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Autore: Eliatheas    18/08/2010    5 recensioni
Pensò a quella sera e pensò a tutte le sere trascorse in Sala Comune e tutte le mattine passate a discutere, a tutti i guai in cui si erano cacciati, a tutte le giornate in cui Ron ed Hermione erano stati al suo fianco. Pensò a quando il pensiero di rivederli l’aveva salvato dalle tremende estati dai Dursley, pensò a quando i loro volti, nell’oscurità, l’avevano spinto a lottare contro i Dissennatori, pensò a quando, un anno prima, gli avevano detto che sarebbero stati con lui, qualunque cosa sarebbe successa, qualunque ostacolo avrebbero trovato sulla strada.
Pensò a loro, semplicemente. A Ron ed Hermione.
Genere: Introspettivo | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Il trio protagonista
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Standing in the light of your halo

«Hit me like a ray of sun,
burning through my darkest night.
You’re the only one that I want,
think I’m addicted to your light»

Halo, Beyoncé.

Schiacciato.
Era così che si sentiva, appena uscito da quell’ufficio. Sapeva che era troppo presto, troppo presto per pensare di poter essere felice. Sapeva che il dolore non se ne sarebbe andato immediatamente, che quello che era successo non si poteva cancellare, in quel momento. Che se lo sarebbe trascinato sempre, pur non volendo. Eppure quando il pesante fardello di quella notte cadde sulle sue spalle, si sentì schiacciato, come se l’avessero costretto a terra, contro il pavimento freddo.
Chiuse gli occhi, tentando di respirare a fondo. Aveva freddo e voleva solo dormire. Pensava al letto a baldacchino del suo dormitorio, pensava a quelle poche ore che avrebbe avuto di pace, prima che il peso tornasse a tormentargli il cuore. Faceva freddo. Ma era un freddo che non veniva da fuori; dipendeva da lui.
E poi, poi un improvviso calore che partiva dalle mani gli riscaldò il cuore. Aprì gli occhi, sorpreso, per notare che alle sue mani erano intrecciate quelle di altre due persone.
Ron ed Hermione. Che gli dedicavano un sorriso esitante ed uno sguardo determinato.
Senza neanche spiegarsi perché, la sua mente tornò ad una serata di quasi sette anni prima, quando, stendendo un mostro di montagna – come se fossero cose di tutti i giorni -, Ron ed Hermione gli avevano sorriso in quello stesso modo, gli avevano rivolto lo stesso sguardo.
Pensò a quella sera e pensò a tutte le sere trascorse in Sala Comune e tutte le mattine passate a discutere, a tutti i guai in cui si erano cacciati, a tutte le giornate in cui Ron ed Hermione erano stati al suo fianco. Pensò a quando il pensiero di rivederli l’aveva salvato dalle tremende estati dai Dursley, pensò a quando i loro volti, nell’oscurità, l’avevano spinto a lottare contro i Dissennatori, pensò a quando, un anno prima, gli avevano detto che sarebbero stati con lui, qualunque cosa sarebbe successa, qualunque ostacolo avrebbero trovato sulla strada.
Pensò a loro, semplicemente. A Ron ed Hermione.
E ricambiò la loro stretta, sorridendo anche lui, almeno un po’.
Insieme, senza dire una sola parola, si avviarono verso la Sala Comune dei Grifondoro, le mani ancora intrecciate. Non aveva alcuna intenzione di lasciarle andare.

«Si sentì il cuore leggero all'idea che restava ancora un ultimo giorno dorato di pace da assaporare con Ron e Hermione».
Harry Potter e il Principe Mezzosangue, J.K.Rowling.

 

Angolo Autrice

Se c’è una cosa che ho sempre adorato della Saga, è l’amicizia che lega Harry, Ron ed Hermione. Loro due, per primi, sono il motivo per cui Harry si è sempre spinto oltre. Ginny è arrivata dopo, ma sono sempre stati Ron ed Hermione quelli a cui Harry pensava, quelli per cui si preoccupava. Anche durante l’attacco dei Dissennatori, nel quinto libro, è il pensiero di loro due che dà la forza ad Harry di evocare il Patronus. Perché sono i suoi migliori amici. E alla fine dei Doni della Morte, è loro due che cerca. Perché sono quelli che gli sono rimasti sempre accanto, qualunque cosa sia successa.
Lo so, ne parlo come se fossero persone reali, ormai, ma è come se per me lo fossero XD

Comunque, tornando alla storia, direi che non c’è molto da dire: è ambientata alla fine dei Doni della Morte, prima dell’epilogo. Appena dopo che Harry rinunci alla Bacchetta di Sambuco. Ho immaginato che uscisse da quell’Ufficio e si sentisse sopraffatto da tutto, si sentisse soffocare, schiacciato dal peso che la guerra ha portato. Ma, qualunque cosa succeda, capisce che ci sono sempre Ron ed Hermione accanto a lui.
La citazione iniziale è di Halo, di Beyoncé – ogni volta che sento quella canzone penso a loro, cosa volete da me ù_ù – così come il titolo. Mentre quella finale, è del Principe Mezzosangue. Quella parte mi ha sempre commosso, perché Harry capisce che, per quanto oscuro sia il destino che lo attende, ci saranno sempre Ron ed Hermione accanto a lui. È stupenda <3

Okay, dato che le note sono pure più lunghe della storia, io direi di potermi ritirare ù_ù
a presto, El <3

   
 
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