Lory
passeggiava tra le nebbiose vie di Tokyo, le luci colorate della strada si
intravvedevano a fatica quella sera.
Sospirava
e si stringeva per il freddo nel suo corto cappotto marrone, mentre il
cappuccio le copriva quasi completamente gli occhi.
Che
freddo faceva quell' inverno! Era un freddo pungente, che ti entrava nelle ossa
e ti stava dentro per giorni, finchè un lieve spruzzo
di sole
non riusciva a scaldarti quanto bastava.
Lory
sospirava e continuava a camminare senza una meta precisa, come in
trance.Pensava al suo amore, al suo cuore inutilmente palpitante,
verso una
persona che , ne era certa, mai l'avrebbe calcolata.
Non si
era mai sentita bella, la sua pettinatura non la soddisfava e si vedeva grassa,
certamente più delle altre sue amiche Mew Mew
...e poi
gli occhiali!
cosa
poteva esserci di peggio degli occhiali per rovinare un volto già brutto di
suo!
Scosse la
testa e alzò lo sguardo, un po' per far riscivolare dentro le lacrime, un po'
per cercare una luce di un lampione che la confortasse,
che la
guidasse verso nemmeno lei sapeva dove.
Sapeva
che i suoi genitori non avrebbero preso bene questa sua fuga, si sarebbero
infuriati come non mai e forse le avrebbero proibito di
tornare
al caffè Mew Mew, ma tutto sommato questa possibilità non la spaventava più di
tanto, non lo avrebbe visto più..forse era meglio.
Dal
giorno in cui l'aveva salvata lei non riusciva a pensare ad altro, solo a lui,
ai suoi morbidi capelli bagnati che ricadevano dolci verso
le sue
labbra, e ai suoi intensi occhi azzurri, un cielo in cui perdersi.
E più e
più volte aveva provato ad avvicinarsi a lui , a parlargli, ma era sempre di
fretta, sempre pronto ad andare a salvare Strawberry,
a
traformarsi per seguirla anche quando si trasformava in gatto, e a baciarla.
Il suo
cuore si fermava ogni volta al ricordo del giorno in cui Strawberry
imbarazzatissima aveva raccontanto alle amiche di quel bacio che Ryan le aveva
rubato.
Di certo
non se la sentiva di competere con Strawberry, e nemmeno di raccontarle la
verità, del resto non era sua la colpa, lei amava Mark da sempre, era
stato
Ryan a prendere l'iniziativa...ed era questo che più la tormentava.
Ma adesso
non voleva più pensarci! Aveva deciso che non poteva farsi così male.Non aveva
neanche più voglia di fare la paladina della giustizia..ma che giustizia?
Dove era,
se lei doveva soffrire così, mentre Strawberry nemmeno si accorgeva della sua
fortuna!
Non
poteva nascere diversa? Senza tutti questi difetti, senza tutti questa
timidezza?
Non era
giusto, non lo era per niente.
Pam era
sicuramente la più bella delle ragazze, agile come un lupo ed elegantissima.Se
la si guardava recitare al cinema era come vedere una dea.
Mina era
raffinata e graziosa nella sua presunzione, sembrava una fatina un po'
iperattiva, ma era tanto dolce.
Paddy era
forte e determinata, e non si faceva grandi problemi per la sua altezza, si
sentiva a suo agio e riusciva a essere veloce come una scheggia,
inoltre
era molto altruista e affezionata come nessuno alla sua famiglia.
Strawberry?
cosa dire di lei, il loro capo a cui tutti gli uomini cadevano ai piedi, non
solo Mark, corteggiato da tantissime ragazze, ma anche Quiche sembrava molto
interessato a lei e si curava della sua sicurezza più di quanto un normale
nemico farebbe. Tutti la adoravano, perchè era una piccola pasticciona combina
guai, non si poteva volerle male? E per questo anche Ryan si era preso una
cotta per lei.
E lei,
Lory? lei era così impacciata, così inadatta al ruolo di combattente, così
inutile, così brutta.Così si sentiva, e sapeva che solo l'amore di Ryan avrebbe
potuto sollevarla dalla tristezza in cui stava precipitando. Ma lui mai
l'avrebbe amata.Lo sapeva.
Ad un
certo punto un suono.Lory si riprese dai suoi pensieri..quella voce? Una voce
lontana ma familiare, riconoscibile.Più voci?
Le sue
amiche la stavano cercando, la chiamavano,sgolandosi, per le vie di Tokyo, non
curanti dei passanti che le guardavano in malo modo.
No no no
e poi no, non voleva che le sue amiche la trovassero, non ora che si sentiva
così inferiore, così debole.
Non
voleva essere salvata da nessuno, men che meno da loro. E da Strawberry.
Incominciò
a correre nel senso opposto rispetto quello da cui provenivano le voci, urtando
talvolta altre persone e chiedendo scusa con una voce fievole, quasi
impercettibile.
Correva e
correva senza fermarsi, cercando di allontanarsi il più possibile da loro.Non
voleva vederle, non voleva sentirle, non voleva parlare di Ryan e soprattutto
non voleva vederlo.
"Lory!".
Il suo
cuore smise di battere e le gambe si inchiodarono al suolo come pietrificate.
Alle sue
spalle...non poteva, non doveva essere vero.
"R..Ryan?"
disse lei come se non avesse la forza di dire altro.
"Siamo
tutti preoccupati per te! I tuoi genitori ti stanno cercando da ore e io e
Strawberry eravamo.."
"No!"
lo interruppe Lory. " Non posso farcela.."
"Cosa
non puoi fare?" chiese Ryan avvicinandosi alla schiena di Lory e
appoggiando una mano sulla sua spalla.
Lory
afferrò la sua mano e la gettò via dicendo :" A sopportare tutto questo! A sentire sempre
il suo nome uscire dalla tua bocca!"
Le
lacrime che aveva trattenuto fino a quel momento iniziarono a sgorgare,
copiose, un fiume in piena inarrestabile.
Ryan le
afferrò le spalle e la voltò verso di lui, mentre lei chinava il capo per
evitare il suo sguardo.
"Lory..ascolta.."
continuò lui facendole scivolare il cappuccio del cappotto con una dolce
carezza che la fece tremare.
"Lory
io non lo sapevo, io non lo capivo..sono un cretino lo so" lei annuì,
cercando un fazzoletto nella sua tasca per asciugarsi le lacrime.
Vergogna,
era questo il sentimento che provava ora.
Lui si
accorse di quello che lei stava facendo e decise di prendere il suo
fazzoletto.Con dolcezza infinita le asciugò una lacrima, prima che sfiorasse il
mento.
"Lory,
davvero io.."
"No
Ryan non voglio la tua pietà..mi vergogno tantissimo..io..vorrei poter"
non riusciva a parlare, i singhiozzi le bloccavano la voce.
Ryan la
strinse fra le sue braccia , forte, per farle sentire che lui era davvero li, e
che le voleva bene.
"Io
..ti amo Ryan" singhiozzò Lory sempre più forte, senza più riuscire a
contenere la passione che da tempo le stava lacerando l'animo.
Gli
occhiali erano tutti appannati e non riusciva più a vedere
nulla."Sono..bruttissima lo so."
"Non
potrò mai interessarti io..io so che non sono come Strawberry , che non sono
bella,elegante o tenera,so di non valere molto..non posso chiederti di
ricambiare quello che provo.."
Ryan
scosse la testa e chinò il capo." Sai Lory...e tu solo capissi.."
"Io??
Ho già capito tutto Ryan! So bene di non essere alla tua altezza, so bene che
non potrò mai nemmeno sognare di stare con te, di tenerti per mano, di baciarti, lo so
che.."
Ma non
potè finire quelle parole la piccola Lory.
Ryan
l'aveva stretta ancora più forte tra le sue braccia , e senza che lei potesse
vederlo, la baciò dolcemente, un primo bacio tenero, timido , ma pieno di
sentimento e di calore.
Lory si
sentì improvvisamente cadere, tutte le forze l'avevano abbandonata, ma la forte
stretta di Ryan la sosteneva.
"Se
solo capissi" continuò Ryan " che in realtà io ti trovo bellissima e
infinitamente elegante e dolce e meravigliosa e tenera!"
Lory era
stordita ma si sentiva felice, incredibilmente felice e percepiva il suo cuore
aprirsi diventare sempre più grande e liberarsi dalla morsa che in quei mesi lo
aveva imprigionato.
"E
Strawberry?" chiese lei ancora perplessa.
"
Non lo so sai Lory? Credevo di amarla, credevo che nella mia vita non avrei
voluto nessuno come volevo lei ma.. ma poi ho visto che non avevamo nulla in
comune e che il suo fascino non aveva più effetto su di me... in compenso"
disse baciandola sulla guancia "in compenso vedevo una piccola stella
marina girare timida timida nel mio locale, con fare un po' perplesso e
incredibilmente tenero, e mi sono accorto che avrei passato anche ore intere ad
osservarla servire, perchè era così speciale, così dolce in tutto quello che
faceva."
Lory
arrossì e accolse il nuovo bacio di Ryan.
"Mi
piaci tantissimo Lory" concluse Ryan. " Non voglio perderti."
Lory sorrise
tra le lacrime "Io non voglio perderti!" e gli si gettò al collo
piangendo e ridendo insieme.
Una lieve
pioggia incominciò a cadere sulle strade di Tokyo, mentre le altre ragazze
raggiungevano Ryan e Lory.
Che
freddo faceva quell'inverno! Ma non per Lory, lei ora riusciva di nuovo a
sentire il calore.