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Autore: Amy89    20/08/2010    3 recensioni
"Gocce gelide di pioggia cadono leggere e gentili come ad accarezzarti il viso…Rendono onore alla vita sfiorente del loro guardiano." Ci sono scelte che non si ha possibilità di aggirare e Superbi Squalo ne è dolorosamente conscio. "Il mondo va come vuole, non come tu vorresti che andasse!" Scritta di getto, non uccidetemi! Spero vi incuriosisca e infine vi piaccia almeno un pochino!
Genere: Drammatico, Introspettivo, Malinconico | Stato: completa
Tipo di coppia: Shonen-ai | Personaggi: Superbi Squalo
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno
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I Personaggi non mi appartengono e la storia non è a fini di lucro. Vorrei anche sottolineare che la fanfiction NON contiene spoiler.






The death of the loved one


Gocce gelide di pioggia cadono leggere e gentili
come ad accarezzarti il viso…
Rendono onore alla vita sfiorente del loro guardiano.



Vicino all’ultimo respiro mantieni la tua dignità...non ti abbandoni alla paura che attanaglierebbe il cuore di qualunque uomo… perché tu non sei un uomo qualunque.
Guardi la tua affilata spada giacere a qualche decina di centimetri da te. Vorresti ma non riesci a raggiungerla ed afferrarla.
A capo chino paghi la tua avventatezza che ti ha portato ad essere a questo punto… in questo stato…

Quella Donna vaga in mezzo a corpi senza vita, ammantata di un nero sudario, circondata da un alone di misterioso fascino, ti fissa negli occhi gelandoti il sangue nelle vene, ma ancora non ti si avvicina.
Solo una tua decisione può farle fare quel passo verso di te o farla sparire da davanti ai tuoi occhi. La guardi e sul suo volto cinereo leggi l’amaro bivio che ti si pone davanti…
E’ giunto il momento della tua decisione…il tuo destino è ora nelle tue stesse mani…
Le Parche aspettano, soltanto, il tuo segnale per recidere il filo o mantenerlo ancora, temporaneamente, intatto.

La vita o la morte…

La maggior parte delle persone urlerebbe “La Vita” se anche fosse nella tua medesima situazione… ma non tu… non così!

Fissi il cielo… la pioggia ti appare quasi di un opaco nero denso…senti scendere su di te il peso della scelta da affrontare.
Ti infastidiscono i capelli che l’acqua ti ha appiccicato alla fronte, li scosti con gesto secco riponendo in quel gesto parte della tua frustrazione…le conseguenze non son, però, calcolate.
Stringi i denti per cercare di sopportare, stoicamente, il dolore lancinante che ti pervade il corpo.
Qualcuno si china su di te, altri ti si fanno vicini, quasi in quello che ti sembra, vagamente, un cerchio… le sue fattezze ti paiono sfocate ma poi lo vedi farsi più vicino, riprendi coscienza di ciò che ti circonda e riconosci colui che sta cercando di prestarti soccorso.
Si rivolge a qualcuno alle sue spalle, da prima ansioso ma con voce ferma, ad un borbottio di risposta lo senti sbottare, la sua voce si alza, quasi urla…
“ E che cazzo… non urlarmi nelle orecchie!”

- Shamal, non fare lo stronzo e parla! –

Scorgi, con la coda dell’occhio, l’uomo a cui quelle parole sono rivolte, scuotere la testa in segno negativo prima di esprimere ciò che ha da dire…

- La spina dorsale è spezzata, purtroppo… se anche riuscissi a salvarlo rimarrebbe paralizzato dalla vita in giù!-

Vedi inorridire praticamente tutti i presenti, il ragazzo compreso. I suoi occhi, come anche quelli di altri, si velano di lacrime che però riesce a trattenere… solo pochi rimangono pressoché impassibili… e tu ringrazi quei pochi, perché non sopporteresti di vedere anche loro in quelle condizioni, sarebbe…assurdo! “ Porca miseria, quanto sono sfigato!” pensi dopo aver sentito quella che per te suona come l’equivalente di una morte già scritta…

- Non è possibile… non… non ci credo… non può… fai qualcosa!- Urla ancora. E questa volta con voce ancora più alta rispetto a prima. Non riesci a trattenerti… Cavolo ti sta spaccando i timpani!
- Non urlarmi nelle orecchie, cazzo!-
- Scusa…- ti risponde contrito.

Sospiri, cercando di non badare le scosse di dolore che ti attraversano metà corpo. Avverti qualcosa di strano, come hai fatto a non accorgertene subito? … non ti senti le gambe.
Allora ha ragione quell’uomo…

Non ci devi pensare neppure per un secondo… la tua decisione è già presa…

- Hey…devi fare una cosa…- Dici perentorio a colui che ti sta davanti.
- Dimmi…quello che vuoi…- Ti risponde lui con la voce intrisa di disperazione, dolore e…pietà!

Senti montare la rabbia… in questo momento avresti voglia di tirargli un pugno! Ti trattieni, anche se con difficoltà… ora come ora non puoi fare altro.

- Prendi la mia spada… - Attendi che l’altro ti risponda e faccia ciò che gli hai chiesto.
- Si…ecco…- risponde dopo qualche secondo, tenendo tra le mani la tua argentea spada.
- Uccidimi… -

Sgrana gli occhi… gli si mozza il fiato… tutto si sarebbe aspettato ma non questo…

- Cosa…cosa stai dicendo?- Ti chiede sconvolto.
- Prendi la spada e mi trafiggi il cuore… Non mi sembra una cosa tanto difficile… Devi uccidermi!- Ripeti chiarendo meglio il concetto.
- N-NO…Non lo farò mai!- Ti urla lui, ancora più inorridito e sconvolto.

E tu per poco non sbuffi… che lo faccia senza troppe storie… l’ultima cosa che vuoi è che si comincino discussioni inutili… Sulla tua decisione non tornerai indietro!

- Senti… sono uno spadaccino, cazzo… come potrei accettare di restare in vita senza poter usare le gambe? Me lo vuoi spiegare? – Affermi con voce alterata dalla rabbia, riuscendo a calmare di un poco il tono solo a frase conclusa. Prendi un respiro e continui – Me lo devi…-

Senti un silenzio quasi inumano intorno a te… sembra quasi che la maggior parte della gente abbia addirittura smesso di respirare. Davanti a te il ragazzo ti fissa ancora incredulo, senza fare il minimo movimento. Tu sospiri e ti abbandoni sulla fredda terra nuda sotto di te, non smettendo di guardarlo.
Attendi… ma nulla… lui ancora non si muove.
Seguiti a fissarlo… ma anche questa volta non il minimo mutamento in lui.
Ed è in questo momento che dal cerchio si fa avanti qualcun altro… la tua attenzione si sposta… il tuo Boss avanza.
Lo vedi arrivare accanto a te… e sfilare la spada dalle mani del ragazzo, che se ne sta li, ancora impietrito.

- Boss…- Cominci tu… ma lui quasi ti ignora… nei suoi occhi scorgi qualcosa che potrebbe essere simile al dolore… ma non ti illudi.

Percepisci la punta della lama contro il tuo torace… le mani del tuo Boss sono sull’estremità opposta della spada, pronte a spingere per far affondare l’arma.

- Sei pronto? – Ti chiede con voce atona, guardandoti fisso negli occhi. Le uniche parole, l’unica premura che ti riserva.

Lanci uno sguardo intorno a te, soffermandoti qualche secondo sulla donna che ti attende, al limitare della radura che vi accoglie, e sul volto tuo capo, che sta accingendosi ad esaudire il tuo ultimo desiderio.

- Si… Grazie, Boss…- Rispondi tu, per l’ultima volta, chiudendo tranquillamente gli occhi.

Sei in pace con te stesso. Al bivio che ti è stato posto d’innanzi hai compiuto la tua ultima, importante, scelta… ti conosci, non avresti potuto scegliere altrimenti. Hai un unico rimorso e comunque decidi di serbare per te stesso: il tuo Boss non ti ha mai chiamato per nome… non gliel’hai mai sentito pronunciare.
Te ne dispiaci profondamente, ma infondo, nella tua vita, hai imparato che non ci si deve aspettare tutto ciò che si desidera… Avresti preferito diversamente, ma infondo, a questo punto, devi fare finta che ti vada bene anche così. Il mondo va come vuole, non come tu vorresti che andasse!


Scende il silenzio e tu ormai sei pronto ad esso, è ciò che hai scelto ed è ciò che nel tuo ultimo attimo ti è stato destinato.
L’oscurità, infine, ti avvolge.
L’ultimo tuo respiro irretisce il dolore.
Non riesci a cogliere gli ultimi addii in lontananza, le parole mormorate dai tuoi compagni e da coloro che una volta reputavi tuoi nemici, i singhiozzi del ragazzo, il tuo “allievo”, che si era chinato su di te per cercare di salvarti… questo è il momento in cui la lama ti recide la vita…
Percepisci una carezza fredda sulla tua guancia e l’oscura Signora ti pende per mano.
Non riesci a sentire il tuo nome, sussurrato, tanto basso che nessuno possa sentirlo, dalla voce di colui che hai anelato per quasi tutta la tua esistenza… Il tuo Boss.








- Addio… Squalo.-






Ed ecco...Fine!
Ora non so bene cosa aspettarmi...probabilmente l'ipotesi più votata sarebbe il linciaggio, ne sono consapevole! Mi sento in dovere di aggiungere che in realta io adoro Squalo (anche se effettivamente da questa storia non si direbbe). Non so come mi sia venuta, credo di averla sognata...credo....spero.
Spero che qualche buon'anima voglia spendere qualche secondo del suo tempo per lasciarmi una piccola, piccolissima recensione...Anche solo qualcosa tipo "Potrei fustigarti per quello che hai scritto...!!"(cosa che, praticamente,anche se con altre parole, mi hanno già detto!XD E non credo che scherzassero fino in fondo!U-U)
Ringrazio infinitamente chi ha letto.



Amy89^^
   
 
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