PROLOGO

Un normale sabato pomeriggio a fare shopping al centro commerciale. Due sorelle si stanno dirigendo verso il parcheggio sotterraneo per andare ai loro motorini,quando vengono fermate da un tizio incappucciato che senza dire nulla consegna loro due biscotti della fortuna. Le due sorprese da tale gesto, osservano confuse per un istante i biscotti, e quando rialzano lo sguardo il tizio misterioso non c’è già più. Le due mettono i biscotti nelle loro borse e raggiungono i loro motorini.

Quella stessa sera…

«Che facciamo? Li apriamo o no?» chiese la maggiore.

«Mmm non lo so! E se sono delle bombe che esplodono quando le apri?» disse la minore leggermente preoccupata.

«Eddai Alis, cosa vuoi che succeda? Se quel tizio voleva farci saltare in aria l’avrebbe fatto laggiù al centro commerciale no? Così avrebbe fatto anche più vittime…» disse la maggiore.

«Hai ragione…allora cosa stiamo aspettando?».

Le due sorelle aprirono i biscotti e quando lessero le frasi contenute in essi rimasero ammutolite.

«Ehi Alis…nel tuo cosa c’è scritto? Sai nel mio c’è scritto qualcosa di veramente assurdo…» disse la maggiore.

«Anche nel mio…» e cadde il silenzio.

«Yuna leggimi il tuo» chiese Alis.

«Ok. Nel mio c’è scritto: ‘Al di là della Realtà incontrerai colui che nel tuo profondo sai di amare’. Ma cosa intende dire con “colui che nel tuo profondo sai di amare? Che io sappia al momento non c’è nessuno che mi piaccia!» disse sconcertata Yunalesca «Ora tocca a te Alis. Leggi il tuo».

«Il mio credimi o no, è quasi identico al tuo, infatti dice: ‘Al di là dell’ Irrealtà incontrerai colui che nel tuo profondo hai sempre cercato’. Ma cosa vogliono dire?».

«Non lo so proprio…comunque non c’è da stupirsi se non sono molto comprensibili…devono predire la fortuna, mica dirti il tuo futuro!» disse Yunalesca cercando di far andar via quell’ atmosfera pesante che si era creata.  

«Ahah! Hai ragione…è inutile preoccuparsi per qualcosa che è scritto in un foglietto contenuto in un biscotto!» disse Alis ridendo.

Le due ragazze misero i bigliettini sopra la loro scrivania e andarono a dormire.

Tre minuti a mezzanotte...

YUNALESCA’s ILLUSION

«Nonno aspetta! Non te ne andare!» gridai con tutta me stessa.

Tentai di inseguire l’immagine del mio caro nonno che era morto quando avevo 6 anni, ma più io correvo e più lui sembrava sempre più distante da me…ma non mi arresi: continuai a correre fino a quando non mi ritrovai davanti una porta fatta di corallo ed onice nera. Spinta da non so quale forza misteriosa, mi avvicinai, misi le mani sulle maniglie e l’ aprii. Un bagliore intenso fuoriuscì dalla porta e quando scomparve davanti a me c’era un foglietto.

Lo presi e lo aprii. Non potevo credere ai miei occhi! Nel foglietto, con la stessa scrittura di quella del biscottino c’era scritto: ‘Né ieri, né oggi, né domani incontrerai colui la cui anima di un crimine non voluto macchiata è’.

Poi spinta dalla stessa forza misteriosa di prima attraversai la porta. Al di là della porta c’era una vastissima foresta che sembrava quella che vedevo nell’ anime di Naruto!

Mi voltai nella direzione da cui ero arrivata per riattraversare la porta, ma con mia tristezza notai che era scomparsa ed al suo posto c’era un altro foglietto. Lo presi senza indugio e lessi ciò che c’era scritto: ‘Un nero corvo il suo simbolo è. Se il buio del suo nero sguardo illuminar saprai, ciò che sempre nascosto hai, fuori verrà’.

«Rieccoci con questa storia del nascondere! Non ho proprio un bel niente da nascondere io! Sì, è vero non ho mai detto a nessuno che mi sono innamorata di un personaggio di un anime, e con questo? Qualche problema?!» urlai ai quattro venti.

«Chi sei?» disse una voce alle mie spalle.

ALIS’s ILLUSION

«Alis?Alis?» chi mi chiama?

Aprii gli occhi e mi guardai intorno: nella stanza non c’era nessuno, nemmeno mia sorella. Molto probabilmente era lei che mi chiamava per dirmi che andava in bagno oppure a bere…

Mi alzai per andare a vedere dove fosse Yuna, visto che l’ultima volta che si era alzata di notte era per tentare di buttarsi di sotto dal terrazzo...

Controllai immediatamente sopra e sotto il terrazzo, ma per mia fortuna non ce la trovai. Andai in cucina ma niente; allora andai in bagno, ma non era nemmeno lì.

Poi ad un tratto sentii una voce chiamarmi e mi sembrò che provenisse dalla mansarda. Salii le scale della mansarda e vidi un’ombra dirigersi in mezzo agli scatoloni più grossi. La seguii, ma quando arrivai lì trovai una porta di zaffiro ed onice nera. Qualcosa mi fece camminare verso quella porta e me la fece aprire. Un’immensa luce uscì dalla porta e quando fui in grado di riaprire gli occhi, davanti a me trovai un foglietto  arrotolato che raccolsi. Quando lo lessi pensai che fosse uno scherzo dovuto al sonno, perché c’era scritta una frase esattamente dello stesso tipo di quella del biscottino che diceva: ‘Né ieri, né oggi, né domani incontrerai colui la cui anima dall’odio corrotta è’.

Poi spinta dalla stessa forza di prima attraversai la porta. Al di là di essa c’era una vastissima foresta ed un fiume che sembrava proprio quella dell’ anime di Naruto!

Mi voltai verso la porta per tornarmene a casa,ma con mia tristezza notai che era scomparsa ed al suo posto c’era un altro foglietto. Lo presi senza indugio e lessi ciò che c’era scritto: ‘Un nero gatto il suo simbolo è. Se l’odio dal suo nero sguardo estinguer saprai, ciò che sempre cercato hai, tuo sarà’.

«Ma cosa vuol dire? Io non ci capisco più nulla! Perché mia sorella non c’è mai quando ho bisogno di lei?!» gridai esasperata.

«Chi sei?» disse una voce alle mie spalle. 

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Direi che anche questa ha un'inizio incomprensibile...-.-" Evidentemente devo essere tarata...pazienza!

A chi apparterranno quelle voci?? La risposta al prossimo capitolo!