Ciao a tutti, sono Lyla, e ho tradotto
questa fanfiction dell’autore drake220 (con il suo permesso, ovviamente J)...se volete, lasciate un
commento per farmi sapere cosa ne pensate!
Eulogy
Sedevano entrambi sui vecchi divani che avevano visto
troppo e pensavano agli ultimi avvenimenti che erano accaduti troppo in fretta
per essere compresi.
Con un sospiro e un lieve sibilo del meccanismo nel suo
braccio, Jet si alzò e si stiracchiò. “Meglio muoversi,” dichiarò alla fine.
Faye non si mosse. “Non dovremmo andare a vedere?” chiese
a voce bassa. “Non dovremmo assicurarcene? E’ sopravvissuto così tante volte,
perchè non ora?”
Jet fissò la ragazza che aveva appena capito di essersi
creata inconsciamente una famiglia.
“E’ morto, Faye. Lo sappiamo tutti e due, non c’è niente
che possiamo fare.”
“Dobbiamo assicurarcene!” gridò Faye, saltanto in piedi
in una furia impotente.
“No, non dobbiamo,” la contraddisse Jet con delicatezza.
“Ci ha detto addio. Voleva andarsene, e se non è morto, andrà per la sua strada.”
Faye battè un piede sul pavimento di alluminio, le mani
strette. “Voglio solo sapere!” gridò con rabbia. “Voglio una dannata
conclusione, per una volta!”
Jet prese una
sigaretta. “Non è un suo problema se non sei felice. Devi renderti felice da
te, Faye. Lui non può piu’ aiutarti.”
“Prima Ed e adesso lui…Fa male,” sussurrò Faye,
portandosi una mano al petto.
Il silenzio rispose alla sua supplica per compassione, un
pò di compassione e una simile visione della situazione.
Faye si rese conto che stava sorridendo. “Non è facile
riprendersi da ogni perdita, vero, Jet?”
“Non ci pensare,” fu la risposta.
“Forse piu’ ci si pensa, piu’ fa male. Pensi che sia
così?” Faye lanciò un’occhiata all’ex poliziotto. Aveva gli occhi lucidi.
“Pensi che sia così?”
“Potrebbe essere. Ma sai cosa faccio adesso?”
“Che cosa?”
“Ho trovato una taglia di 35 milioni di huron. Il tipo è
feccia, ma promette bene. Vuoi venire? Divideremo il denaro in parti uguali.”
Faye riflettè un momento e si stirò. “Trentacinque, eh?
Credo che potrei aiutare una vecchia canaglia come te, dopotutto” rispose lei
in tono leggero.
“Sei troppo gentile,” disse Jet ironicamente. “Ricorda
alla vecchia canaglia di commentare, la prossima volta che la tua idiozia ti
farà sbattere in prigione con una guardia davvero amichevole.”
“Mi stai spezzando il cuore, Jet, me lo stai spezzando.”
Si rilassò, Faye si preparò per gli affari. “Allora, dove andiamo?”
Jet le fece cenno di guardare lo schermo del computer.
Non nominarono mai piu’ Spike un’altra volta.
L’odore delle sue sigarette svanì dall’aria riciclata, la
sua porzione di cibo e acqua venne consumata e la sua cabina divenne un
ripostiglio e una prigione temporanea per quelli che avrebbero consegnato alle
forze dell’ordine.
Il suo nome non fu mai piu’ pronunciato, ma il vuoto che
aveva lasciato nell’hangar non venne mai riempito.