Poi riuscii ad indirizzare l'aria alle corde vocali che vibrarono emettendo i giusti suoni. -Hai il nome di una pianta.- Rise e mi prese per il braccio tirandomi verso la sua stanza.
-Tu? Come ti chiami?-
-Io...Sonne...no... Schein.- Respirai a fondo strizzando forte gli occhi per concentrarmi. -Palma.-
-Hai il nome di una pianta!- Lo ripetè dopo essersi avvicinato a me. Rise e posò le mani sui miei fianchi.