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Flessuosa ed elegante,
la ragazza si dondolava sull’altalena, nel parco
della loro infanzia.
Severus, appoggiato ad
un alto Platano, l’immancabile Camel accesa tra le dita,
la contemplava estasiato.
Era bellissima la sua Lily, mentre i lunghi boccoli rossi brillavano nel sole pomeridiano, riflettendone i raggi.
Per l’ennesima volta considerò che, il nome che portava, non le rendeva giustizia:
il giglio era simbolo di purezza d'animo, ma era l’Orchidea il fiore della bellezza, della passione e della sensualità.
Ripensò con un brivido a ciò che era accaduto qualche ora prima.
"Grazie Lily per avermi reso il tuo schiavo d’amore", pensò sorridendo