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Autore: striklash    23/08/2010    6 recensioni
Tu continui imperterrito con la tua fede e cerchi in continuazione di convincermi che è stato tutto un disegno di Dio. Io invece rimango dell’idea che la conta è stata decisiva quando mi ha detto di andare a destra, perché la conta non sbaglia mai.
Genere: Sentimentale, Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Matt, Mello
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Uhm.. questa è un’idea molto vecchia che ho cercato di sviluppare in una shot corta corta u.u Come già detto non sono esattamente dell’umore per cose felici ma si fa quel che si può u.u forse la prossima sarà di nuovo triste e drammatica.
Matty: Scommetto che a morire sarò sempre io .-.
Probabile, ma ti amo lo stesso^^
Matty: .-.
Comunque, come sempre i ringraziamenti per la shot precedente sono alla fine.
Su questa pretendo consigli perché mi rendo conto da sola che ha bisogno di critiche utili >.< e ovviamente pareri :)
Un bacione
Matt





Ci sono poche cose che ricordo con chiarezza nella vita.
Ok non è vero, in realtà è una sola. Ma era un inizio promettente rispetto a qualcos’altro.
Dovrebbero essere molte di più, ma non credo di averle vissute.
Il mio primo trenino giocattolo, la prima volta che sono andato in bicicletta, la mia prima parola, il sorriso di mia madre quando tornavo tutto fiero dalla prima elementare.
No… questo decisamente non posso ricordarlo.
La mamma è morta quando avevo cinque anni.
Va bene, ammettiamo pure che la mia infanzia sia stata uno schifo.
Cos’è che potrei ricordare con chiarezza in diciannove anni di vita?
L’orfanotrofio in cui mi buttarono prima di spedirmi alla Wammy’s House?
Non ci arrivi proprio eh?
Va bene, devo fare sempre tutto io.

Scappavo, come al solito. Odiavo l’orfanotrofio in cui mi avevano messo dopo la morte di mia madre. Avevo da poco sei anni e mi sentivo troppo grande per sentirmi dire stupide idiozie come “tua madre è sempre con te”. Non credo di essere mai stato un tipo spirituale, non potevano dirmi che era li se io non potevo toccarla. A volte mi sarebbe piaciuto crederci, anche solo per non sentirmi più così maledettamente solo.
Quel giorno pioveva, la mia solita sfiga. Nemmeno a sei anni riuscivo a fare pena alla fortuna. Giravo per le strade della città senza sapere dove andavo, magari un barbone mi avrebbe accolto sotto il suo ponte.
Sempre meglio che impazzire seduto su un letto grigio, con le coperte grigie, in una stanza grigia.
Spostai una ciocca rossa di capelli dal viso e mi guardai intorno, feci la conta per scegliere la direzione, alla fine andai a destra.
Non credo nel destino, forse fu una coincidenza. Mi ritrovai davanti un vicolo cieco. C’erano dei ragazzi che avranno avuto dodici anni, tutti accerchiati intorno ad un bambino più piccolo, dai capelli biondi e dai grandi occhi azzurri.
-Ma guarda chi c’è!- disse uno dei ragazzi. Il bambino lo guardò con uno sguardo glaciale.
-Che succede Mihael? Ti sei perso?- chiese un altro scompigliandogli i capelli in un gesto decisamente non affettuoso. Mihael non si degnò di rispondere, cercò di passare ma lo spingevano continuamente al centro del cerchio.
-Cos’hai Mihael? Ti manca la mamma?- Il bambino vacillò.
-Non parlare di mia madre Tom.- Disse con una voce fredda quanto i suoi occhi.
-Oh. Perdonami. Non vorrei infangare la memoria di quella schifosa tossicodipendente.-
Mihael distolse lo sguardo.
-Tom, smettila.- Disse tra le risate degli altri.
-Sennò che fai? Chiami papà?- chiese Tom. Poi mise una mano sulla bocca fingendosi stupito. –Oh..dimenticavo…è schioppato anche lui!-
Tom non fece in tempo a ridere, nello stesso momento io e Mihael ci buttammo addosso a Tom accecati dalla rabbia. Non so cosa mi spinse a picchiarlo, o meglio a provarci, so solo che mentre Tom parlava rivedevo mia madre che moriva sotto i miei occhi e pensavo a mio padre che non avevo nemmeno conosciuto. In più sentivo qualcosa che mi legava a quel bambino dall’aria angelica e non rimpiansi mai di essermi fatto pestare a sangue fino a svenire.
Rinvenni dopo quelle che parvero ore, avevo la testa sulle gambe di Mihael, lui stava con la schiena appoggiata al muro e guardava in alto. Quando si accorse che ero sveglio fissò lo sguardo su di me. Gli colava il sangue dal labbro ed aveva un occhio gonfio. Io me la cavai con un sopracciglio spaccato ed un grosso livido sulla guancia.
-Grazie.-
Fu la prima cosa che mi disse prima di sorridere.
Mi misi seduto appoggiando la schiena al muro come lui e sorrisi anche io con aria un po’ perplessa.
-Come ti chiami?- Mi chiese continuando a guardarmi.
Mi veniva spontaneo rispondere Mail, ma non lo feci.
-Matt. E tu?-
Mi guardò come se mi stesse leggendo dentro.
-Mello.-
Fu una coincidenza anche quella, non poteva aver capito che mentivo.
Quello stesso giorno Watari ci trovò bagnati ed addormentati uno addosso all’altro, come se ci fossimo aggrappati uno alla disperazione dell’altro. Ci portò alla Wammy’s House e diventammo inseparabili.

Sbuffi divertito e mi viene da ridere.
-Matt, non serviva tutta la storia per dirmi che senza di me non vivi.-
Alzo le spalle facendo una smorfia. –Sai com’è biondina, si fa quel che si può.-
Ridi ancora e mi salti sulla schiena aggrappandoti con le braccia intorno al mio collo.
Sono tredici anni ormai che ci conosciamo.
Tredici anni in cui abbiamo legato, litigato, riso, pianto, urlato.
Sono tredici anni che siamo indivisibili, ed io non riesco ancora ad accettare il fatto che sia stato il destino a farci incontrare.
Tu continui imperterrito con la tua fede e cerchi in continuazione di convincermi che è stato tutto un disegno di Dio.
Io invece rimango dell’idea che la conta è stata decisiva quando mi ha detto di andare a destra, perché la conta non sbaglia mai.
Sei il mio migliore amico da quando mi sono fatto pestare per te.
Sei l’unico a cui affiderei la mia vita in ogni momento.
Sei il mio angelo da quando sono nato.
Forse perché, come dici tu, Dio già sapeva che io sarei stato solo, e chissà che macelli avrei combinato se non avesse mandato te a tenermi d’occhio.





Ringraziamenti per “Bugiardo”:

Hel Warlock: Ciau cara *-* Ebbene sono tornata con una cagata colossale forse solo per ringraziarti ancora, perché mi fai felice ogni volta che commenti! Ok lo ammetto, ho tentato di fare qualcosa di felice ma come puoi notare c’è sempre in mezzo un fattaccio triste. E sta volta non è Yaoi ma non importa, il loro legame di amicizia è comunque qualcosa di strepitoso per me *-* Per quando riguarda MelloxNear… No, non vedrai mai il mio nome su una storia del genere a meno che non mi venga in mente di fare una pazzia stile “triangolo MelloxMattxNear” in cui ovviamente vincerà sempre MattxMello u.u Detto questo, sto lavorando ad una fic da un po’. Ci sto sbattendo la testa perché ci sto mettendo l’anima, intanto posto queste cose che partorisce la mia testolina bacata quando sto al mare e non ho nulla da fare U.U grazie dei bellissimi commenti che mi lasci Hel, sei fantastica *-* Ti prego, scrivi un “fa schifo” anche qui xD un bacione! Matt

Silly_Lawliet: Silly ho risposto alla tua recensione commentando una tua storia ma ringraziarti anche qui mi sembra il minimo. Ti ringrazio tanto tanto tanto tanto tanto tanto tanto tanto tanto […] tanto tanto tanto! *-* spero che continuerai a seguirmi quando uscirò da questo periodaccio e riuscirò a scrivere ancora cose decenti.
Un bacione, Matt

_alice cullenzina_: Dolcissima tu *-* Non importa se non hai letto l’altra sono davvero felice che ti sia piaciuta questa, e se vorrai leggere anche l’altra spero mi farai sapere che ne pensi :) ho tanta voglia di crescere *-* me si mette in posizione eroica stile Hercules u.u crescerò!! Oke basta.. il sole in testa a me fa male >.<
Un bacione tesoro e grazie ancora! Matt
   
 
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