Finalmente ce l’ho fatta. Dopo
anni e anni di tentavi andati a vuoto, anche a causa di quei due idioti dei
miei tirapiedi, finalmente sono riuscito nel mio intento.
I suoi occhi castani mi guardano
spalancati mentre la tengo ferma al muro con il mio corpo e le punto la mia
bacchetta alla gola.
Non sembra spaventata, piuttosto
stupefatta e arrabbiata. Non abbassa mai lo sguardo dal mio come a volermi
sfidare, probabilmente una reazione dovuta all’orgoglio e al coraggio, i
requisiti grazie ai quali è diventata la regina indiscussa di Griffondoro.
< Dunque ce l’ho fatta. > ghigno fiero di me stesso.
Lei non risponde e mi fissa con odio e disprezzo, quasi pari al mio nei suoi
confronti. Mi fa schifo il solo pensiero che il mio corpo Purosangue sia a
contatto con il suo: il corpo di una lurida Mezzosangue, ma è un sacrificio che
sono pronto a fare pur di vedere la ragazza più intelligente e dotata della
scuola presa nel sacco come un’idiota.
< Cosa vuoi fare? Uccidermi?
Lanciarmi una maledizione senza perdono? > mi chiede scocciata come se
pensasse che non ne sarei in grado. Sento la rabbia ribollirmi nelle vene. Come
osa sfidarmi con quel suo sguardo odioso?
< Pensi che non lo farei? >
il mio sguardo non perde un attimo i suoi occhi. Sto cercando di leggere la sua
anima, sto sperando che in quelle iridi scure appaia la paura ma niente. Le mie
speranze sono vane.
< No, non sei un assassino. Al
massimo uno stupido, odioso, idiota, viziato e presuntuoso, ma non un
assassino. > sembra sicura delle sue parole. Come può essere sicura che non
sono un assassino se non ne sono certo nemmeno io? < Allora cosa vuoi? >
continuano quelle labbra con tono di sfida e io vorrei farla tacere. Impedire a
quelle labbra di muoversi un'altra volta perché stanno minando il mio
autocontrollo.
< Ma non vedi, Mezzosangue? Ho
appena incastrato la strega più intelligente di Hogwarts! > ghigno di nuovo.
A lei non sembra far effetto.
< Allora è vero che sei un
idiota, Malfoy. > questa volta è lei a ghignare mentre con disprezzo guarda
in basso e io mi accorgo di cosa vuole dire. Non l’ho affatto incastrata.
La sua bacchetta è puntata sul mio petto all’altezza del cuore. Com’è
possibile che non me ne sia accorto?
< Andiamo credevi davvero che non mi
fossi accorta di tutti i tuoi tentativi? Sul serio, Malfoy, pensavo fossi più
intelligente di così. Ora, però, vorrei sapere il perché di tutto questo tuo
interesse nei miei confronti. > trattengo una risata. Interesse? Crede che
io sia davvero interessato a una lurida mezzosangue? < Andiamo, perché
tanto impegno? > nessuno dei due allontana la bacchetta. Nessuno dei due è
pronto a darla vinta all’altro.
< Volevo dimostrare che anche
una come te, sempre preparata in tutto, può cadere in trappola. > le sussurro
come farebbe un serpente.
< Bene, ora che ti sei accorto
che non è possibile mi lasceresti andare? >
< NO! > già mentre lo dico mi
chiedo cosa diavolo mi sia preso. Vedo lo stesso sbigottimento dei miei occhi
riflesso nei suoi e per la prima volta mi fermo ad osservarla. Un vero
peccato che sia una mezzosangue, una griffondoro e soprattutto un’amica di
Potter, perché è davvero bella. Schifato da me stesso per il fatto che quel
pensiero abbia potuto attraversarmi la testa mi scanso. Pronto a lasciarla
andare. Pronto ad arrendermi.
< Malfoy, sul serio, credo che
tu abbia bisogno di uno psicanalista. Uno bravo. > la guardo. Cos’è uno
psicanalista? Ma mentre lo penso lei si è già allontanata voltandomi le
spalle.
Mi appoggio al muro con le braccia e la testa. Ho
perso. Di nuovo. La rabbia mi assale. Il pugno parte e va a colpire la
superficie di pietra antica. Con passo svelto mi dirigo verso la mia camera.
Gioisco vedendo i colori verde e argento ovunque. Il
rosso-oro della cravatta della Mezzosangue mi aveva quasi fatto venire la
nausea.
Levo il maglione grigio e un
profumo non mio mi invade le narici. Sa di sandalo, sandalo e qualcos’altro.
Ambra forse, si sembra ambra bianca. Lo inspiro un'altra volta. È buono.
Ma non è mio. E se non è mio può essere solo della maledetta Mezzosangue. Possibile
che possa avere un profumo così inebriante? Improvvisamente un pensiero mi
assale. Un pensiero che mi disgusta ma che non riesco a mandar via. Mi martella
nella testa sempre più forte, come se volesse imprimersi, lasciare il segno. Io
non voglio. È contro tutto quello in cui credo. È contro la mia natura ma lui è
sempre più forte.
A ora di pranzo la Sala Grande è
piena come sempre. Gli schiamazzi sono insopportabili e mentre tento di non
ascoltarli il mio occhio cade sul tavolo dei Griffondoro. Sul posto occupato
dalla banda di Potter. I posti sono ancora vuoti. Sempre in ritardo. Sempre a
macchinare qualcosa di nuovo quei tre.
Le porte della Sala si aprono di
nuovo ed eccoli che arrivano. Potter al centro e il Rosso per mano alla
Mezzosangue dietro. Qualcosa dentro di me scatta. Non so cosa ma mi sento
irritato.
Lei sorride ai suoi amici e mi
lancia uno sguardo di sfida. Sicuramente gli avrà già raccontato il nostro
incontro di questa mattina. Come pensavo lo sguardo accusatore dei due ragazzi
non si fa attendere. Come se me ne importasse qualcosa delle loro minacce.
Come se quello sguardo potesse impedirmi di prendere di nuovo la Mezzosangue da
parte, soli io e lei. Merlino,
l’ho pensato davvero? Deve essere la stanchezza dovuta allo studio.
Li osservo mentre si siedono. Il
Rosso come sempre accanto a lei. Parlottano tra di loro e la mano di lei si
appoggia sul braccio di Weasley. La stessa mano che ha impugnato la
bacchetta con cui mi ha minacciato questa mattina. La stessa sensazione di
fastidio di poco prima mi assale. Ripenso al suo profumo così buono e invidio
Weasley perché in questo momento può sentirlo. Potrebbe affondare la testa nei
suoi ricci per avvicinarsi al suo orecchio e sussurrarle qualcosa. E infatti
ecco che lo fa. Il fastidio dentro di me aumenta. Voglio essere io a sentire
così bene il suo profumo. Voglio essere io a sfiorare con le mie labbra la
pelle del suo orecchio. La stessa pelle che fino a qualche ora fa trovavo
ripugnante. Mi accorgo che qualcosa è appena cambiato.
Con il piatto ancora pieno mi
allontano dalla Sala. Devo pensare. Ho bisogno di capire come è potuto
succedere. Quando la mia repulsione è diventata attrazione. Può essere stato
solo questa mattina. Può essere stato solo mentre i nostri corpi si toccavano,
mentre il suo profumo mi invadeva le narici, mentre i suoi occhi catturavano i
miei, mentre i suoi ricci sfioravano la mia mano che impugnava la bacchetta.
Combatto tutto il giorno e la
notte contro quella maledetta attrazione ma niente. Nessun risultato. Non se ne
vuole andare, a lei si unisce il fastidio quando vedo Weasley che la sfiora,
che si inebria del suo profumo mentre io non posso farlo. Mentre a me resta
solo il ricordo. Sandalo e ambra bianca.
Un mese dopo sono ancora nelle
stesse condizioni. Il fatto che Weasley la tocchi mi infastidisce non poco e
vorrei schiantarlo ogni volta che anche solo le si avvicina. La notte dormo
poco. Cerco di combattere il pensiero di lei che diventa sempre più forte e
prepotente.
Ho deciso che così non può andare
avanti. Ho deciso che devo capire.
Proprio come l’altra volta
attendo in un cunicolo buio che lei passi da sola. L’afferro per un braccio e
la tiro verso di me. Blocco il suo corpo al muro. Questa volta non impugno la
bacchetta. Mi limito ad appoggiare le mie mani sulla pietra ai lati del suo
viso. Lei mi guarda esterrefatta.
< Di nuovo, Malfoy? > chiede
scocciata. Chiudo gli occhi e inspiro il suo profumo finalmente. Mi sento bene.
Come un fumatore che ha riavuto le sue sigarette dopo un mese senza poter
fumare. Affondo il mio viso tra i suoi capelli e mentre i suoi soffici ricci mi
avvolgono il volto la sento irrigidirsi. Sposto la mia mano sinistra e la
appoggio sul suo fianco. Trattiene il fiato. Ha paura. Per la prima
volta in sette anni Hermione ha paura di me. E mi accorgo di aver pensato
al suo nome. Non all’epiteto che ho usato fino ad adesso, non al suo cognome.
< Ma..Malfoy? > chiede con
tono preoccupato.
< Hermione… > sussurro il suo
nome con il viso ancora affondato sulla sua spalla, nei suoi capelli.
La sento muovere la mano,
portarla alla bacchetta. Non mi interessa.
Muovo il viso, lo porto più
vicino al suo. Le sue labbra sono così vicine. Cedo. Cedo all’istinto, cedo
alla voglia che ho di lei. La bacio. È rigida, non capisce ma io insisto. La
bacio con delicatezza, con paura, la sto assaggiando, sto cercando di
memorizzare tutto di lei.
Sento le sue labbra schiudersi
sotto le mie. Abbandonarsi. Rispondere al bacio. Immergo l’altra mano nella sua
chioma, avvicino ancora di più il suo volto. La delicatezza diventa passione.
Sento le sue mani muoversi. Una si intrufola nei miei capelli, l’altra si
aggrappa alla mia schiena.
Rilascio un gemito quando si
stringe a me. La morbidezza del suo corpo a contatto con il mio mi sconvolge e
vorrei non lasciarla andare. Cancellare anni di odio e schermaglie con quel
momento ma dobbiamo respirare e mentre mi allontano i miei occhi si incatenano
ai suoi. Abbiamo il fiato corto. Siamo storditi e stupefatti ma nelle sue iridi
leggo lo stesso desiderio che sicuramente è impresso nelle mie e quando mi tira
di nuovo a sé per baciarmi desidero che il mondo sparisca. Che restassimo solo
noi due. Niente differenze di sangue, di casa, di ricchezza. La stringo a me
più forte perché non voglio che torni da Weasley, perché ho dato un nome al
fastidio: gelosia. Sono geloso marcio e so che dopo oggi lo sarò ancora di più.
< E adesso? > la sento chiedere sulle mie labbra.
< E adesso siamo tu ed io.
Hermione e Draco. > le dico senza allontanarmi perché il distacco mi sarebbe
insopportabile.
< E dopo? > vedo una lacrima
scenderle a rigarle una guancia e la raccolgo con un bacio.
< Non so cosa succederà, so per
certo, però, che non posso più fare a meno di te, e che se qualcun altro ti si
avvicina lo schianto. > la sento sorridere. Mi bacia di nuovo. Sandalo e
ambra bianca.
Io e lei, il resto può andare
a farsi fottere!
Eccomi di nuovo qui con un'altra storia...questa volta sulla coppia Draco-Hermione di cui sono una grandissima sostenitrice...
Ringrazio tutti coloro che hanno letto la mia prima Fan Fiction
pubblicata e le tre ragazze che l'hanno recensita (purtroppo non so
come inserire i nomi, quindi vogliate scusarmi per non avervi
citato).
Vorrei anche aggiungere che essendo anche questa una short, ho dovuto
spiegare le cose in fretta e dare più importanza a certe
emozioni che ad altre, penso e spero, di aver fatta capire come la
penso su questi due personaggi. Volevo far vedere l'attrazione tra di
loro e il senso di possesso che Draco comincia a dimostrare da subito
nei confronti di Hermione...
Se avete letto fin qui significa che deve esservi piaciuta almeno un poco...se così non fosse grazie comunque per aver letto e grazie a chi recensirà!!