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Autore: _Pan_    24/08/2010    6 recensioni
Yuka è finita in punizione per essere sgattaiolata in sala insegnanti in cerca di certe informazioni su un certo qualcuno. Chissà XD. E se per caso si nascondesse in una sezione della biblioteca del tutto sconosciuta, ma non fosse stata l'unica ad averla pensata così?
«Sensei...» mormora, stringendo ancora più forte al petto il libro di fiabe. Sapere che l'ha scelto lui, in qualche modo glielo fa adorare, senza neanche averlo letto. «puoi anche non rispondere, ma...» ha proprio un grande desiderio di saperlo. «che nome daresti... a tuo figlio?» non sa come un nome possa dimostrare il suo amore per i bambini, ma vuole davvero conoscere la risposta. Vuole conoscerlo.
«Mikan.» anche questa è una risposta del tutto spontanea.

Buona lettura!
Parole: 1073
[ Personaggi: Yuka Azumi, Izumi Yukihira, e un po' anche Jinno (XD) ]
Genere: Generale | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno
- Questa storia fa parte della serie 'Pensieri e Parole'
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Titolo: I Wanna Know You
Fandom: Gakuen Alice
Personaggio/Coppia: Serie Generale
Pairing: Yuka/Izumi
Prompt: 028. Figli
Rating: G
Conteggio Parole: 1069
Riassunto: Yuka è finita in punizione per essere sgattaiolata in sala insegnanti in cerca di certe informazioni su un certo qualcuno. Chissà XD. E se per caso si nascondesse in una sezione della biblioteca del tutto sconosciuta, ma non fosse stata l'unica ad averla pensata così?
Spoiler: Nessuno
Tabella: Pensieri e parole

I Wanna now You

When i saw you over there
I didn't mean to stare
But my mind was everywhere
I wanna know you

[David Archuleta – I Wanna Know You]


028 - Figli


Una tredicenne Yuka corre tra i primi scaffali che trova, con le braccia piene di libri ancora da sistemare, in un estremo tentativo di nascondersi dal professor Jinno, appena entrato nella biblioteca, di corsa. Non appena lo vede passare oltre la sezione in cui si era rintanata, si concede un po' di respiro, lasciando cadere a terra tutti i tomi che poco prima stava scarrozzando da un lato all'altro della biblioteca.
Quel tipo ha la strana abitudine di sgridarla e metterla in punizione. Non solo! Le incute un certo terrore dalla primissima volta che l'ha visto. Le vengono i brividi al solo ricordo del suo sguardo arrabbiato, anche per una cosa da nulla! Cosa c'è di male, in fondo, nell'entrare in sala professori senza permesso e rovistare tra le carte di Izumi-sensei per ottenere qualche informazione in più sulla sua vita privata? Purtroppo, però, non aveva trovato niente: era furbo, non teneva le cose personali nei cassetti della propria scrivania. E lei si era beccata sei mesi come aiuto-bibliotecaria. Un vero strazio! Insomma, oltre al danno, la beffa.
Si appoggia alla libreria alle proprie spalle, tirando un sospiro di sollievo. Anche se sta cercando lei, Yuka è sicura di non poter essere trovata, specialmente nella sezione di libri per bambini! Sono favole, però non si spiega come mai ci sia una cosa simile all'interno della scuola.
Ne prende uno, curiosa. Non ha mai avuto occasione di leggere una cosa del genere; era troppo piccola quando i suoi genitori l'avevano portata – abbandonata – in Accademia per riuscire a ricordarsene qualcuna. Apre il libricino, esitante, chiedendosi perché dovrebbe essere interessata a una qualcosa di simile, ora che è abbastanza grande per capire che sono solo storielle destinate a far addormentare i bambini che, altrimenti, resterebbero svegli fino a tardi.
«Che ci fai qui, Azumi?» Yuka sussulta: è la voce del suo amato professore, Izumi-sensei. Prende un bel respiro profondo e manda giù della saliva, in un disperato tentativo di calmarsi, di calmare il troppo rumoroso battito del proprio cuore. «Ti nascondi anche tu, eh?» Yuka si gira e rimane a fissarlo a lungo: è davvero molto bello. Stringe a sé il libro, mordendosi un labbro, prima di capire che cos'ha detto il professore.
Confusa, aggrotta la fronte. Lei si sta nascondendo da un presunto inseguitore, ma lui? «No!» si affretta a negare, arrossendo. «E... e tu, sensei?»
Izumi si gratta la testa, in tremendo imbarazzo. «Veramente...» ridacchia, nervoso. «temo che JinJin mi stia cercando per dare una giusta vendetta al suo povero fermacarte. Credo di averlo rotto.» Yuka scoppia a ridere, non riesce davvero a trattenersi: Izumi-sensei è sempre il solito pasticcione, anche a venticinque anni suonati. «È stato un incidente!» rettifica, fingendosi offeso dalla reazione della ragazzina. «Dico davvero, smetti subito di ridere!» ma la verità è che scappa da ridere anche a lui, solo che Jinno li avrebbe sicuramente sentiti, oppure l'avrebbe fatto la bibliotecaria, e il suo nascondiglio sarebbe saltato in ogni caso. «Che cosa stai leggendo?» urge un cambio di argomento.
Yuka arrossisce di nuovo: non vuole che Izumi-sensei continui a vederla come una bambina, ma come può nascondere quel libro di favole senza suscitare altra curiosità? «Ecco... io...» cerca di temporeggiare, in cerca di una via di fuga decorosa, ma è davvero in difficoltà. Lui allunga il collo, per avere una migliore visuale su ciò che lei tiene tra le braccia così gelosamente. Rimane sorpreso.
«Non credevo davvero che anche gli studenti più grandi trovassero utile la sezione che ho suggerito per i bambini.» commenta, con leggerezza. Non ci trova assolutamente niente di male, anzi è più che contento che serva a qualcuno.
«L'hai chiesta tu?» Yuka sembra molto stupita. Non avrebbe mai creduto che tenesse così tanto ai bambini. Guarda il libro che sta tenendo in mano: Pollicino. Storce il muso un attimo: che razza di nome è Pollicino?
«Sai, qui li obbligano a crescere troppo in fretta.» spiega lui, ma Yuka non presta molta attenzione a quelle parole, convinta che sia un discorso da professore. «Perché credi che mi vogliano così bene? Io li tratto da bambini, cerco di comprenderli non di caricarli di inutili responsabilità.» Izumi si copre il volto con una mano. È la prima volta che parla di questo con qualcuno, neanche con suo fratello, e si sente molto in imbarazzo, teme che Yuka possa scoppiare ancora a ridere e farlo sentire un completo idiota. Ma lei, a dispetto di tutto, è rimasta colpita dalle sue parole.
«Sensei...» mormora, stringendo ancora più forte al petto il libro di fiabe. Sapere che l'ha scelto lui, in qualche modo glielo fa adorare, senza neanche averlo letto. «puoi anche non rispondere, ma...» ha proprio un grande desiderio di saperlo. «che nome daresti... a tuo figlio?» non sa come un nome possa dimostrare il suo amore per i bambini, ma vuole davvero conoscere la risposta. Vuole conoscerlo.
Lui sorride, benevolo. Una domanda davvero, davvero sorprendente. Non c'è da stupirsi più di tanto, dopotutto è con Yuka che sta parlando. «Maschio o femmina?»
Yuka ci pensa un attimo, corrugando la fronte. «Tu come lo vorresti?»
Izumi preme le labbra le une contro le altre, veramente concentrato. Non ci ha mai pensato seriamente, deve ammettere. «Femmina.» risponde, ancora prima di aver elaborato anche solo l'ombra di un pensiero coerente. «Mikan.» anche questa è una risposta del tutto spontanea.
«Mikan?» domanda la ragazza, non capendo assolutamente il motivo di quella scelta. «Mandarino?» le viene da ridere, ma lo trova davvero un nome bellissimo. Se non altro, è sempre meglio di Pollicino.
Il professore si rilassa, rendendosi improvvisamente conto di quanto le sue precedenti preoccupazioni sembrino stupide, ora. Sì, Mikan sarebbe perfetto per una bambina. «A me piacciono i mandarini!» quasi si giustifica, alzando le spalle.
Yuka sorride, intenerita: Izumi-sensei non sarebbe mai cambiato, sarebbe rimasto sempre un eterno bambino. «Mi piace.» afferma lei, con convinzione. Posa il libro: ora non ha più molta voglia di leggerlo, anche se ancora non ha il coraggio di chiedergli di raccontarle quella storia, le piace molto il suono della sua voce. Ma presto glielo chiederà, deve farlo perché pare sia l'unico modo per scoprire qualcosa di più su di lui. E, in fondo, è questo il suo desiderio, no?

*****

Perché ho scritto questa cosa ancora prima di finire capitolo 16? Non lo so XD. Ma mi è venuta in mente e non ho potuto fare a meno di scriverla e di pubblicarla. Ora ce l'ho con le flashfic eccetera, perché ho fatto richiesta per avere una Big Damn Table su Gakuen Alice. Se me l'approveranno, intaserò la sezione di queste cose, preparatevi, gente! XD.
La coppia Izumi/Yuka mi piace troppo e siccome non avrò occasione di scrivere dei pezzi nell'altra fic ho pensato: perché non dedicare loro uno spazio, seppur minuscolo? Spero che vi sia piaciuta, perché io l'adoro XD.
Fatemi sapere!

  
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