Dangerous
Games
«Forza
Rose! Giochi
o non giochi?» esclamò il suo ragazzo, Albus.
«Ne va del tuo
orgoglio, Weasley!» continuò il migliore amico di
entrambi,
Scorpius.
«Dai Rosie! Non
puoi lasciarmi sola!» concluse la più piccola del
gruppo, Lily.
«Oh, d'accordo!
Gioco!» sbuffò la riccia, abbandonando il prezioso
tomo, regalatole
dalla sua nonna materna, accanto alle borse lasciate sotto il salice.
«Quando la
smetterai di leggere quelle inutili favole Babbane?»
sbuffò
teatralmente il giovane Malfoy, alzando i bellissimi occhi grigi al
cielo e ridacchiando tra sé.
«Quando avrà
intenzione di farlo» rispose Albus, al posto della sua
ragazza; poi
le cinse la vita sottile, attirandola a sé e baciandola
dolcemente
prima su una tempia, e poi lentamente e con trasporto sulle labbra
carnose.
«Come siete dolci
ragazzi» sospirò Lily con aria sognante,
congiungendo le mani sotto
il seno, in una perfetta imitazione delle ragazzine dei cartoni
animati giapponesi che, ogni tanto, guardava con il cugino Hugo.
Albus e Rose si
separarono con un sorrisino maliziosamente dolce ad illuminare i
volti di entrambi, e poi scoccarono un'occhiata piuttosto eloquente a
Scorpius.
Il
giovane Malfoy sospirò – odiava fare certe
cose in pubblico – avvicinandosi ulteriormente alla minore e
cingendole i fianchi in un abbraccio piuttosto possessivo; Lily
ridacchiò, prima di stupire tutti e baciarlo in un modo
tutt'altro
che casto sulle labbra rosee e sottili. La risposta di Scorpius non
tardò, ovviamente, ad arrivare; mentre insinuava la lingua
tra le
labbra dell'altra alla ricerca della sua, le sue mani scivolarono
dalla schiena ai fianchi, prima di posarsi saldamente sulle sue
natiche.
Rose e Albus li
osservavano come pietrificati ma, all'ultimo gesto del biondo, il
ragazzo digrignò i denti. Non appena i due si separarono
fulminò
l'amico con un'occhiataccia raggelante, poi sciolse l'abbraccio con
Rose e cominciò ad arrotolarsi le maniche della divisa.
«Cambiamo
gioco, che dici Malfoy? Niente Gobbiglie, uhm? Preferisco picchia
il porco che casualmente è il tuo migliore amico e fidanzato
di tua
sorella minore»
sorrise maligno, e continuò a scrutarlo con lo sguardo di
chi userà
la maledizione Cruciatus da un momento all'altro; il biondo gli
restituì la stessa espressione, con un bagliore divertito
negli
occhi e un ghigno disegnato sulle labbra.
Poi, a sorpresa,
scattò per primo contro l'amico, assestandogli un pugno in
piena
pancia e scatenando una delle zuffe quotidiane che li vedevano
protagonisti.
Le due ragazze li
osservarono picchiarsi, mentre intorno ai due si formava un
capannello di studenti curiosi, e si scambiarono un'occhiata
perplessa. Poi sospirarono, contemporaneamente, e scoppiarono a
ridere.
«Non riesco a
credere che Al se la sia presa così» fece Lily tra
le risa.
«N-nemmeno io»
balbettò l'altra, con le lacrime agli occhi «Fa
cose ben peggiori,
lui» aggiunse maliziosamente alla fine.
Le risate dell'altra
crebbero d'intensità.
«Non voglio
immaginare cosa gli farebbe se ci trovasse insieme in un letto,
allora» sghignazzò, facendo l'occhiolino alla
cugina.
Quando
riuscirono a smettere di ridere, si diressero mano nella mano sotto
il salice e, insieme, ricominciarono a leggere il libro di favole
Babbane di Rose.
C'era
una volta un biondo principe, che aveva come migliori amici i figli
degli acerrimi nemici di suo padre, e come fidanzata la sorella di
uno. I due si amavano molto, ma ogni cosa che facevano poteva causare
problemi a molte persone; il loro, era un gioco
pericoloso.
C'era
una volta la figlia degli amici del Salvatore del Mondo Magico, che
aveva come confidenti la figlia degli zii e il rampollo della
famiglia nemica dei suoi genitori, e come fidanzato il cugino. Lo
amava con tutto il cuore, e lui la ricambiava, ma non tutti
approvavano quella relazione incestuosa.
Il
loro, era un gioco
pericoloso.
A
nessuno dei due, però, interessava.
E
vissero per sempre felici e contenti.
The end.