Anime & Manga > Tokyo Mew Mew
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Autore: Marty_Angel    25/08/2010    1 recensioni
Una strana ragazza arriva a Tokyo e sconvolgerà la vita alle cinque Mew Mew. Si perchè lei, Sophie Fire, non è la ragazzina docile e simpatica che tutti credeno, ma si dimostrerà essere ribelle ed indomabile. NB: ci saranno varie coppie dentro la storia ma non voglio anticiparvi niente!
Genere: Romantico, Sentimentale, Triste | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Un po' tutti
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno
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imprevisto

- Ehi Sophie alzati- qualcuno mi chiamò dolcemente. Aprii di malavoglia gli occhi e mi ritrovai davanti mia zia tutta sorridente, incredibile quanto lei e mia madre si assomigliassero.

- Uh?- mugugnai spaesata

- E' ora di andare a scuola- mi informò. Scuola? Dove avevo già sentito quella parola?

- Scuola?- ripetei ancora mezza addormentata

- Si tesoro, forza vieni giù che la colazione è pronta- detto questo uscì. Imprecai mentalmente e mi alzai dal mio caldo ed accogliente letto. Mi tolsi il pigiama e mi diressi in bagno per farmi la doccia. Appena fuori trovai mia cugina seduta sopra la sedia della scrivania, già con la divisa scolastica.

- Che vuoi?- chiesi sgarbata come sempre. Lei continuò a sorridermi

- Ti ho portato ciò che dovrai indossare- io strabuzzai gli occhi. Io quella cosa non l'avrei mai e poi mai messa! Odiavo le gonne con tutto il mio cuore! A 5 anni presi le forbici e ne tagliai una appena regalatami, finii in punizione ma almeno non ne vidi più...

- Mi spiace cuginetta, quella roba io non la metto. Ora devo convincere gli zii a non farmi andare, non so quasi un cazzo sul giapponese- sbottai riprendendomi ad asciugare i capelli.

- Mi spiace ma non credo sia possibile convincere i miei genitori su una cosa del genere- be se è per questo non ero riuscita neanche con i miei... però proprio di rendermi ridicola davanti ad un intera classe di terza superiore non ne avevo voglia*. Sbuffai e mi vestii velocemente. Miseria! La gonna era cortissima e la camicetta bianca risaltava anche troppo le mie forme, non piatte come la gente di qui! Merda!

- Senti non è che portate qualcosa sopra?- chiesi cercando coprire più che potevo

- D'inverno il giubbotto se hai freddo, ma poi si toglie quando arrivi in classe- mi spiegò. Altra bestemmia mentale. Ecco ora dovevo anche fare la figura della nuova che si presentava come sgualdrinella. Peggio di così non poteva andare...

- Stai benissimo!- esclamò Retasu

- Quanto una spina nel fianco, dai andiamo giù- e scesi dirigendomi in sala dove mi aspettava un abbondante colazione.

- Cavoli Sophie, stai veramente bene!- esclamò la zia. Io non risposi, finii ed in silenzio e mi diressi insieme a Retasu a scuola. Appena arrivati lei mi annunciò:

- Ti accompagno in presidenza, li ti spiegheranno tutto- non risposi e la seguii. Gli sguardi non mancarono ovviamente.

-Ma si può sapere che cazzo hanno da guardare?- chiese infastidita

- Be sei una novità qua da noi. Attiri l'attenzione- mi rispose semplicemente. Ecco, come se non bastasse tutto quello che avevo già passato. Arrivati davanti all'ufficio, mia cugina si congedò e si diresse in aula. Io entrai senza bussare.

- Buon giorno. Tu devi essere l'alunna nuova giusto?- mi accolse un uomo sulla cinquantina porgendomi la mano. Fortuna che mi ero concentrata su ciò che aveva detto così spolverai le mie conoscenze sul giapponese e dissi:

- Si piacere Sophie Fire-

- Si sente che non è di qua. Ma non si preoccupi si troverà benissimo nella nostra scuola. I suoi genitori hanno già provveduto a mandarmi il suo excursus scolastico. Veramente eccellente fino a qualche mese fa poi ovviamente è calato dovuto a...- lo interruppì volontariamente e per sbaglio risposi in inglese:

- Sorry but... emh... volevo dire preferirei non parlarne. Mi dica dov'è la mia classe, ci andrò da sola- tagliai corto

- Assolutamente no! Verrà il prof. Conota a prenderla- e detto questo mi congedò. Uscii fuori e davanti a me c'era un altro uomo, questa volta più giovane e con folte basette.

- Signorina Fire?- mi chiese

- Yeah...-risposi noncurante, quello non ci badò e mi condusse al secondo piano nell'ala nord. Per tutto il tragitto aveva continuato a parlare ma io avevo smesso di sentirlo da subito.

Aprì la porta e mi fece entrare. Perfetto, avevo circa 30 sguardi assassini che mi scrutavano come se fossi un oggetto in vendita. Sbuffai contrariata come non mai e il prof cominciò a presentarmi:

- Ragazze questa è la vostra nuova compagna Sophie Fire. Viene da New York ed ha origini francesi...- e continuò a parlare di tutta la mia vita, saltando ovviamente il fatto più importante fortunatamente,  ma avevano mandato csi per sapere tutte queste cose su di me?? - Spero che ti troverai bene nella nostra classe. Siediti pure vicino a tua cugina- finalmente! Ignorando gli sguardi perlustratori che mi stavano lanciando ogni singola persona mi sedetti vicino a Retasu. La lezione iniziò e io cominciai come al mio solito ad isolarmi dal mondo.

- Non fai l'esercizio?- mi chiese Retasu vedendomi impegnata a cazzeggiare.

- No- risposi secca

- Fire, Midorikawa! Qualche problema?- ci richiamò il prof

- Assolutamente- rispose la mia compagna. Ripresi a guardare fuori e a malapena sentii il professore chiamarmi

- Signorina Fire perché non ci mostra come ha risolto la disequazione?- io mi voltai. Tutti mi stavano, come al solito, fissando. E che rottura di palle però! Mi alzai e andai verso la cattedra. Il prof mi sfidava con lo sguardo, evidentemente si era accorto che non avevo svolto il compito e si aspettava una bella figuraccia.

- Può dettarmi il testo?- chiesi. Lui mi guardò sorpreso e mi accontentò. Dopo pochi minuti ritornai a posto.

- Come hai fatto? E' di settimo grado!- esclamò Retasu

- Matematica non si deve studiare, si sa e basta- risposi

- Non è una risposta!-

- Avevo già affrontato questo argomento. C'ero ancora quando lo spiegavano-

- Ma perché dopo...-

- Non ci andavo più- tagliai corto. Finalmente la campanella dell'intervallo suonò

- Ti aspettò in giardino- mi comunicò io annuì e rimasi a scrutare fuori. Un gruppo di cinque ragazzi si avvicinò a me. Li squadrai dall'alto in basso

- Piacere siamo...- cinque nomi insulsi che non ricordo

- Sophie- dissi piano. Quello più alto mi chiese

- Ti andrebbe di fare un giro con noi?-

- Riprova tra qualche decina di anni- risposi alzandomi. Quelli rimasero allibiti dalla mia risposta, che si aspettavano? La nuova arrivata simpatica e coccolosa? Be si sbagliavano di grosso. Uscii da quel posto così lugubre e mi ritrovai all'aria aperta. C'era qualche alberello sparso qua e la tanto per rendere l'ambiento più floreale (sono ironica), gruppi di ragazzi e ragazze, qualche coppietta e ancora qualcuno che studiava. Trovai mia cugina sotto un albero con intorno 3 ragazze. Mi avvicinai, sbaglio o la stavano tormentando?

- Ehi Reta qualche problema?- chiesi. Le tre oche giulive si voltarono.

- E tu chi saresti?- mi chiese quella bionda ossigenata

- Il mio nome non è affare tuo- le risposi molto garbatamente (ho già detto che sono ironica?)

- Oh ma abbassa la cresta gallina- sbottò ridendo isterica quella, con un balzo felino, la presi per il colletto della camicetta e la sovrastai. Dopo tutto essere 1 e 75 era vantaggioso alle volte!

- Se non vuoi diventare una pollo allo spiedo ti consiglio vivamente di lasciarla in pace- replicai fredda. Quella mi guardò bianca come uno straccio

- Hai capito? O giuro che non riconoscerai più il tuo aspetto quando avrò finito con te! Non sono una giapponesina perfettina come voi! Quindi non fatemi incazzare- quella annuì vigorosamente con la testa. La lasciai andare e quelle si volatilizzarono. Ovviamente la scena non passò inosservata, quasi tutto il cortile ci stava osservando. Inaspettatamente i ragazzi esplosero in urla di incoraggiamento

- Tosta la tipa!-

- Miseria se ha fegato!-

- Dobbiamo stare attenti!-

- Mazza che carina!- e via dicendo, o bella questa! Non me la sarei mai aspettata!

- Grazie Sophie- disse mia cugina sorridendomi.

- Eh? Ah si prego prego- risposi soprappensiero. La campanella suonò e noi ritornammo dentro.

Dopo pranzo mia zia disse:

- Ehi tesoro perché non porti tua cugina al caffè Mew Mew?Sono sicura che le farebbe piacere conoscere le tue amiche!- certo non si vede dal mio sorriso da colica? Degne di Melman in Madagascar...

-Giusto! Che ne pensi Sophie?- io annuì a malapena, preparandomi al peggio...

L'edificio dove ci fermammo era veramente strano!

- Guarda che è ancora chiuso- osservai

- Io lavoro qui, non te l'ho detto? Quindi forza, possiamo entrare- mi informò aprendo la porta. Entrai titubante guardandomi attorno circospetta.

- Ehi Reta - chan sei arrivata!- esclamò vivace qualcuno. Davanti a noi c'erano quattro ragazze. Quella che aveva parlato aveva pressoché la nostra stessa età, gli occhi marrone scuro e i capelli rossi raccolti in due codini.

- Ehi chi è quella tizia dietro di te?- chiese un altra. Questa mi stava già sul culo! Ma mica avevo la faccia da delinquente! Era una ragazzina bassina con due palline sulla testa dove aveva raccolto i capelli e se la tirava più di Jessica Alba...

- Vi presento mia cugina Sophie- mi presentò Retasu.

- Piacere! Io sono Purin!- urlò la più piccola del gruppo saltellandomi intorno.

- Ed io Zakuro- mi rispose la più grande porgendomi la mano. La strinsi, era alta quanto me, con un fisico da modella, i capelli lunghi e viola e gli occhi blu.

- Che è tutto questo bacano? come mai non...- un ragazzo biondo si fermò sulla soglia guardandomi. Incrociai il suo sguardo, il mio stomaco fece una capriola proprio come...

Flashback

- Ehi attento dove vai!- sbottai cadendo a terra. Un tizio mi era appena venuto addosso facendomi ruzzolare!

- Io semmai...- si bloccò a guardarmi. Cavoli era veramente carino! Si formarono le farfalle nello stomaco...

- Emh.. scusa piacere sono Thomas!- si presentò lui porgendomi la mano, io la presi e mi rialzai rossa in viso

- Piacere mio, Sophie!-

Fine Flashback

Mi ricomposi più che in fretta, visto che il dolore cominciò ad assillarmi, subito non pensai più a niente e per distrarmi commentai ironica:

- Hai un accento molto strano- 

- Potrei dire lo stesso del tuo- ribattè quello sorridendomi

- Americano?-

- Si, Los Angeles, tu?-

- New York- e rimanemmo a fronteggiarci con lo sguardo, sotto lo sguardo allibito delle cinque.

* Le ragazze sono più grandi di qualche anno

Spazio autrice: per Siretta tranquilla Sophie alias io non si mett con Kisshu! E' tutto tuo XD! Probabilmente ci sarà Ichigo, mentre Sophie ancora non so che farne sinceramente... si vedrà! Un grazie a Mew Cherry, Siretta ed Akly! Un bacione anche a chi legge!
  
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