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Autore: Elpis Aldebaran    25/08/2010    3 recensioni
«Sei uno splendore» le disse Kunzite con un sorriso.
«Piantala, sono ancora arrabbiata.» lo riprese, alzandosi dalla panchina e sistemandosi i capelli. Lui la imitò, mettendosi le mani in tasca e aspettando che si fosse ricomposta.
«E quando non sarai più arrabbiata con me?»
Minako non si diede pena di rispondergli, incamminandosi per la strada da dove era venuta, allungando il passo come a voler rimarcare il suo cattivo umore.
Genere: Generale, Sentimentale, Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Minako/Marta, Shitennou/Generali
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Contesto generale/vago
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Lets make peace, do you?

 

[Minako/Kunzite]

 

 

 

 

 

Una folata di vento freddo fece danzare alcune foglie al suolo, contorcendole e mischiandole alla polvere.

Minako Aino le calpestò incurante, mentre si poggiava ansante alle ginocchia per riprendere fiato; i capelli le ricaddero scomposti sulle spalle e sul viso, il fiocco rosso che sempre portava si era allentato con la corsa, rischiando quasi di cadere.

A quell’ora di sera il parco era praticamente deserto.

Si sedette su una panchina di legno, tenendo lo sguardo fisso sulle scarpe da ginnastica. Rivide nella sua mente la serata appena trascorsa, concentrandosi in particolar modo sui dettagli, che non sulla scena in generale. Ripercorse i gesti, le espressioni, gli sguardi, senza prestare attenzione alle parole che le erano state rivolte: era come guardare un film muto.

Senza andare oltre a quella revisione interna, scoppiò a piangere in mille singhiozzi, piegando le gambe al petto e nascondendo il viso tra le ginocchia. Non le importava di essere rumorosa, non le importava di attirare gli sguardi di qualche curioso. Voleva piangere e lo avrebbe fatto per bene, senza risparmiarsi niente.

«Minako…» il suo nome fu detto con un sospiro, con un tono caldo e pacato, di chi era preoccupato. Non alzò nemmeno la testa, fece finta di non aver sentito niente.

«Minako» si sentì ripetere ancora, e questa volta il suo nome fu accompagnato da un tocco gentile della mano, sulla sua spalla.

«Non mi rompere, va via!» urlò arrabbiata, spalancando le sue pozze azzurre su un viso familiare.

Kunzite la guardava rassegnato, inginocchiato davanti a lei per essere alla sua stessa altezza. Ritrasse la mano, sospirando.

«Torniamo a casa, dai.»

«No! Lasciami in pace!» urlò ancora lei battagliera, lasciando che il flusso di lacrime le bagnasse ancora di più le guance e i pantaloni.

Il ragazzo rimase per un secondo imbambolato a fissare la catasta di capelli biondi di Minako, che nascondeva le spalle e il viso; non gli piaceva sentire i suoi singhiozzi. Non gli piaceva sentire le persone piangere in generale, e quando lo faceva lei non provava fastidio, ma solo dolore e una gran rabbia contro se stesso, perché sapeva che era colpa sua.

«Minako, mi dispiace. Non avrei dovuto alzare la voce prima. Scusa.» le disse sincero.

«Sei solo un idiota!» urlò in risposta Minako, con ancora il volto nascosto.

«Lo so.»

Per qualche minuto la ragazza restò nella medesima posizione, aspettando che i singhiozzi diminuissero. Poi, lentamente, alzò la testa, facendo mostra di una bella candela al naso e due occhi gonfi e rossi.

«Sei uno splendore» le disse Kunzite con un sorriso.

«Piantala, sono ancora arrabbiata.» lo riprese, alzandosi dalla panchina e sistemandosi i capelli. Lui la imitò, mettendosi le mani in tasca e aspettando che si fosse ricomposta.

«E quando non sarai più arrabbiata con me?»

Minako non si diede pena di rispondergli, incamminandosi per la strada da dove era venuta, allungando il passo come a voler rimarcare il suo cattivo umore.

Kunzite si mise a ridere, vedendo quella sua andatura goffa e che non le apparteneva, raggiungendola in due falcate.

Il tempo di un bacio ed era già pace fatta.

 

 

 

 

 

[496 parole]

 

Note autrice:

E’ una cosuccia piccola piccola, scritta senza pretese e col sorriso. Ho sempre amato gli Shitennou e inserirli nella vita quotidiana delle Sailor mi fa sbrilluccicare gli occhi. *O*

Spero che apprezziate <3

 

Lee

 

   
 
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