Nick Autore: Simphony
Titolo: Enjoy... I'm Smoking!
Pairing/Personaggi: Draco Malfoy – Harry Potter
Genere: One Shot
Raiting: Verde
Avvertimenti: /
Intro/Note: Dato che volevo staccarmi un attimo dalle mie angst strappa lacrime e strappa vene, ho deciso di lasciarmi andare sul leggero. Quindi, spero che vi piaccia e, mi raccomando, ve lo dice una fumatrice, iniziate a fumare XD
A.D.C.C.C. Scelti: 3. Platano Picchiatore 24. “ La tua completa assenza di coscienza mi ha sempre affascinato, dopo tutto. ”

*°*

Enjoy... I'm Smoking!

*°*

« Potter, non sai quanto ti sto odiando in questo momento. » ringhiò il più alto, mentre la sua sciarpa verde – argento sventolava contro il volto di Harry.

« Draco... » sbuffò il diretto interessato togliendosi per l'ennesima volta la lana dal volto.

« No. Decisamente no! » esplose lo Slytherin agitando le braccia come bandiere al vento.

« Draco... » tentò nuovamente l'altro.

« Taci, per favore, taci. Perché, mi chiedo, mi sono fidato di un Gryffindor... » borbottò il biondo allontanandosi e continuando a bofonchiare fra sé e sé.

« Perché era l'unico modo, Malfoy. » ringhiò stanco l'altro, stringendosi la propria sciarpa intorno al collo.

Faceva un freddo bestiale quell'inverno ad Hogwarts. Il minimo consentito per uscire dal letto era di indossare almeno due maglioni, i calzini pesanti e, perché no, tenere il pantalone del pigiama sotto quello della divisa.

E loro due dove si trovavano?

Ovviamente nel bel mezzo del parco di Hogwarts, con la neve che gli arrivava fino alle caviglie e il freddo che gli attanagliava le ossa.

E tutto quello perché?
Perché il suo adorato fidanzato, che dopo la guerra contro Voldemort aveva visto la Resistenza come vincitrice, aveva finito la sua annuale scorta di sigarette, in due mesi causa troppo studio per gli esami imminenti.

E loro dove erano?

Harry si diede nuovamente una risposta da solo.

Invece di stare al caldo della Sala Comune, con una coperta di lana sulle ginocchia a ripassare, erano fuori, impalati come statue davanti un Platano Picchiatore ormai in disuso.

E in tutta questa vicenda, che Harry trovava disperatamente drammatico – comica, Draco aveva anche il coraggio di lamentarsi.

Se gli piaceva così tanto infrangere le regole, perché non si era semplicemente Smaterializzato a Hogsmade, invece di trascinarlo fuori dal letto a quell'ora improponibile di notte?

« Senti. » riprese il Gryffindor « Questo è uno dei pochi passaggi rimasti. La McGranitt ha fatto chiudere tutti i passaggi dopo la sconfitta di Voldemort. Non poteva di certo estirpare il Platano Picchiatore, no? » chiese, a mo' di domanda retorica.

Draco mimò il Gryffindor, facendogli il verso. Harry sospirò.

“ Sono solo ragazzate. ” si disse cercando di non perdere la pazienza “ Sono.Solo.Ragazzate. ” si ripeté ancora una volta.
Contò fino a dieci e poi riaprì gli occhi. Draco era sempre lì, che tremava dal freddo e sbatteva i denti.

« Tu e le tue dannate sigarette. » borbottò ancora Harry fra sé mentre lo superava « La prossima volta ci vai da solo, invece di svegliarmi nel cuore della notte. »

Azionò il passaggio e si trovarono nel giro di poco tempo ad Hogsmade.

Si diressero con il passo più veloce che potevano sostenere davanti Mielandia. Là c'era un elfo domestico di Casa Malfoy che li aspettava tremante, al riparo dalla neve che aveva iniziato a cadere leggera.

Draco si prese il pacco che l'elfo teneva fra le mani e subito quest'ultimo si dissolse.

Lo Slytherin scartò quasi febbrilmente il pacco e subito dopo fra le mani si ritrovò quattro lunghe stecche di sigarette.

Era tanta la commozione che Harry vedeva negli occhi di Draco, che pensava si potesse mettere a piangere da un momento all'altro.

Draco iniziò subito a fumarne una. Il resto delle sigarette finì nella borsa insieme a tutto il resto che si portava sempre dietro. Harry era convinto che là dentro potesse trovarsi l'intera stanza. La gente a volte non aveva idea di quanto viziato poteva risultare un Malfoy.

Harry si sedette al suo fianco.

L'odore del fumo gli piaceva, se era associato a Draco.

Gli piaceva vedere come le sue lunghe dita diafane stringevano il filtrino della sigaretta.

Gli piaceva sentirlo aspirare leggermente il fumo e poi ributtarlo fuori dal naso.

E mentre pensava che erano soli, fuori da Hogwarts, immersi nella neve fino ai polpacci, Harry si disse che non c'era altro luogo dove volesse stare in quel momento.

Appoggiò la testa sulla spalla del ragazzo, in uno slancio di romanticismo.

« La tua completa assenza di coscienza mi ha sempre affascinato, dopo tutto. » mormorò il Gryffindor.

Draco lo guardò storto, non avendo logicamente seguito il corso dei pensieri dell'altro.

Ma ad Harry non importava. Era là.
E tutto andava bene.

« Forza, andiamo. » commentò lo Slytherin finita la sigaretta « Non vedo l'ora di mettere i piedi in una bacinella d'acqua bollente. »

« Nel frattempo fumerai? » lo prese in giro Harry.

Di nuovo si beccò un'occhiataccia, ma poi accennò un sorriso mentre s'infilavano nello stretto corridoio che avrebbe portato di nuovo al Platano Picchiatore.

« Perché no? Mi piace fumare. » commentò.

« Drogato. » lo riprese Harry.

E continuarono così, fino all'arrivo al castello, punzecchiandosi a vicenda.

Alla fine Harry aveva ragione. Draco fumò anche mentre i suoi piedi si scioglievano nell'acqua calda, ma in fondo, non gli importava.

Era al suo fianco, no?

E allora tutto il resto poteva anche non essere preso in considerazione.

Fine.