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Autore: LaDy M    26/08/2010    1 recensioni
Una poeta! Figuriamoci! Poi proprio lei, Maka! Maka una poeta! È ridicolo! Semplicemente ridicolo!
[piccola one-shot senza pretese, ispirata dall’ episodio 26.]
P.s: anche se il titolo può far pensare a qualcosa di ... ehm ... spinto, non c'è niente di tutto ciò ^_^"""
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Maka Albarn, Soul Eater Evans
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Soul era scoppiato a ridere senza ritegno quando l’ aveva sentito.

“Tu … una poeta!” continuava a ripetere, indicando Maka che, offesa, lo colpiva con il suo classico Maka-chop.

“E allora? A te cosa interessa?”

“Una poeta!” continuava a ripetere, ridendo come un pazzo.

“Beh, io adesso devo uscire,  vado con Tsubaki a fare compere!” disse, sbattendo la porta.

“Eh?” disse Soul, prima di tornare serio per un attimo “Una poeta …” aveva mormorato, sorridendo.

“Beh, se lei scrive poesie, vuol dire che le troverò, così potrò prenderla ancora di più in giro!”

Entrò in camera della sua Shokunin, poi si chiuse la porta alle spalle.

“Quello che ci si può spettare da una secchiona come lei! Ordine e pulizia!” pensò, aprendo il cassetto della sua scrivania.

“Libri, libri, libri … possibile che non ci sia altro? Toh, e questo cos’è?”

Soul estrasse il quaderno rosso che aveva trovato ben nascosto tra i libri.

“Se si è prodigata a nasconderlo così bene , deve essere qualcosa di interessante!” pensò, esultante, aprendolo.

“Il suo diario segreto … di bene in meglio!” si disse, iniziando a leggere.

All’ inizio, quasi come presagi, una scritta: Soul, ricordati che sbirciare nel mio diario non è affatto cool!

Scoppiò a ridere, ma decise di continuare la lettura .Trovando la lettura delle prime pagine noiosa , dove descriveva minuziosamente tutta la Shibusen, passò avanti.

“Una foto …” Soul sorrise al ricordo di quella giornata che Shinigami-sama aveva donato loro per riposarsi.

Avevano scattato quella foto sulla spiaggia. Fu Kid a scattare quella foto, considerando le espressioni di tutti.

“Ah … adesso ricordo!”

Era una giornata fantastica per andare al mare, e Shinigami-sama aveva dato loro quella meravigliosa spiaggia per divertirsi.

Dopo interminabili tornei a basket (gioco di cui Maka non conosceva ancora le regole), calcio e beach tennis, tutti si erano andati a riposare sotto l’ ombrellone.

Ragnarok  aveva fatto i soliti commenti sull’ abbigliamento di Maka, mentre Chrona cercava di farlo tacere, inutilmente.

Black*Star stava urlando ai quattro venti di quanto fosse “big” e del fatto che aveva superato Dio, sì insomma le solite cose, mentre la povera Tsubaki cercava di non farlo linciare dagli altri.

Kid era impegnato a rendere ogni centimetro di quella spiaggia simmetrico, seguito costantemente da Liz che cercava di farlo ragionare, mentre Patty, che sembrava instancabile, stava facendo delle piccole immersioni.

“Adesso è tutto pronto!” disse Kid, destando l’ attenzione di tutti.

“Pronto per cosa?”

Per tutta risposta Kid estrasse una macchinetta fotografica.

“No, Maka, devi spostarti di tre millimetri e mezzo verso Tsubaki!”

“Black*Star, finiscila di litigare con Ragnarok! E tu, Soul allontanati di tre centimetri e ventuno millimetri da Patty!”

“Ohi, Kid, perché non scatti questa foto e basta?” chiese Soul scocciato.

“Nono scatterò finchè non sarà tutto perfetto!”

Tutti sospirarono, preparandosi ad una lunga messa in posa.

“Ecco fatto! Pronti? Dite tutti ‘simmetria’ …”

“Ci rifiutiamo di dirlo” disse Maka, stizzita.

“Allora  dite quello che volete in fretta, perché avete solo un secondo!”aveva detto tutto d’ un fiato, e ovviamente nessuno riuscì a mettersi in posa decentemente.

Sou lscoppiò  a ridere, poi inziò a leggere.


“Caro diario,

questa foto è stata scattata un paio di giorni fa. L’ ha scattata Kid, si vede no?

Ma come, non te ne ho parlato?

Kid è il figlio di Shinigami-sama, un patito della perfezione e della simmetria … ecco perché abbiamo quelle facce nella foto!

Ma in fondo … quel ragazzo ha anche un cuore. Ovviamente simmetrico!”

 

“Kid un cuore? Beh, può darsi … ma perché tutti questi complimenti?”

Soulscacciò un piccolo fremito di gelosia (gelosia? E perché?) verso Kid, e riprese a leggere.

 

“Beh, visto che non ti ho parlato di Kid, non ti devo aver parlato neanche degli altri!

Ecco, partendo da destra, quello è Black*Star, il ragazzo più egocentrico e insopportabile che abbia mai conosciuto! È il “big” del gruppo (o, per lo meno, lui vuole essere considerato così, guai a chi lo contraddice!)

Lui è il classico tipo che la serietà l’ ha dimenticata a casa da tanto tempo.

Però, in fondo, è molto simpatico.

È una fortuna che lui abbia trovato una come Tsubaki come buki.

Tsubaki è la persona più gentile e calma di questa terra. Non l’ ho mai vista arrabbiata, figuriamoci che riesce a sopportare Black*Star!

Poi … ah, c’ è Chrona. Sinceramente non so che dirti, anche se non voglio ammetterlo non ho ancora capito se è un ragazzo o una ragazza, figuriamoci che è venuto (venuta?) al mare vestito!

È un ragazzo (o per lo meno, lo spero) che in fondo è molto sensibile, e soprattutto è molto, molto timido! Figurati che ha paura anche solo quando si pronuncia il nome “Sid”!

Ah, sopra di lui c’ è Ragnarok … un esserino insignificante che non fa altro che rendermi la vita un inferno …

 E poi … c’è lui.

Soul Eater Evans.

La mia buki.

È un ragazzo ribelle e sprezzante, e spesso litighiamo per un nonnulla, ma … alla fine è un ragazzo d’ oro. Non posso sbilanciarmi molto, perché so che prima o poi leggerà queste pagine, anche se gliel’ ho scritto chiaramente: sbirciare il mio diario non è cool!

Eheh … sono sicura che quando leggerà queste righe starà sorridendo. Lui sorride sempre. Anche nei momenti meno opportuni.

È strano, ma il suo sorriso mi rende sicura, mi fa sentire protetta …

È buffo, avevo detto che non mi sarei sbilanciata, ma quando parlo di lui … è come se … non riesco a spiegarlo a parole, è complicato … è come se partisse una luce, da dentro di me.

Ecco, l’ ho detto.

Lui sa accendere la luce che è in me.

Ogni volta che sono giù penso al suo sorriso,  e subito mi torna il buon umore.

Chi lo sa, magari queste cose lui non le saprà mai, o magari un giorno riuscirò a dirgliele a voce.

Naaa! In fondo queste cose lui dovrebbe saperle già, no?”

 

“Che cosa? Che cosa dovrei sapere già? Oh, andiamo, deve averlo scritto!”

Cominciò a sfogliare le pagine, ma dopo la descrizione delle due sorelle Thompson sembrava non ci fosse scritto più niente.

“Oh, dannazione!” disse poi, scaraventando il squadernino per terra.

Subito dopo lo raccolse e lo nascose dove lo aveva trovato.

Uscì dalla stanza, giusto in tempo per il rientro di Maka.

“Soul! Sono a casa!”

Soul si diresse in cucina, la guardò a lungo pensoso, e poi le sorrise.

“Sì, hai ragione Maka, riesco a vedere la luce. Si vede chiaramente tra i tuoi occhi verdi.” Pensò, allargando il sorriso.

“Soul, stai bene?” chiese Maka, insospettita dal suo comportamento.

“E adesso che so che i miei sorrisi ti fanno così bene, ti giuro che sorriderò. Sempre. Solo per te” concluse, sedendosi a tavola

Dopo cena, Maka si rifugiò in camera, per confermare il dubbio che le era sorto appena rientrata a casa.

Prese il suo diario, e lo annusò.

Sorrise.

“Soul … non sai che qualunque cosa tu tocchi si impregna del tuo profumo?”

 

*** spazio autrice ***

Gyah, questa cosa non ha molto senso, però … l’ ho buttata giù senza pensare , spero vi piaccia!

  
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