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Autore: Ruby Snow White    27/08/2010    1 recensioni
Il tempo sembra essersi fermato, cristallizzato in questa specie di abbraccio un po' storto in cui ci troviamo, ultima azione che riesco a compiere di mia spontanea volontà. I ragionamenti e i pensieri di Allen durante gli avvenimenti del capitolo 197 [Attenzione, SPOILER capitolo 197!][leggermente nonsense]
Genere: Introspettivo, Malinconico, Triste | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Allen Walker | Coppie: Kanda/Allen
Note: nessuna | Avvertimenti: Spoiler!
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tse
Note dell'autrice:
Ho scritto di getto i primi appunti per questa one-shot subito dopo aver letto il capitolo 197. Considerata l'affinità con i personaggi mi sono ritrovata a gestire il POV di Allen: ho provato a tirarci fuori qualcosa di coerente ma ovviamente le cose non vanno mai come si vuole, ed è uscito un mezzo papiro leggermente nonsense.
Rileggendola credo comunque ci possa stare, vista la situazione... ditemi cosa ne pensate. Soprattutto spero di non essere finita OOC, nel caso segnalatemi pure che aggiungo l'avvertimento.

Ah, dedico questa one-shot al mio ba-Kanda personale, che nei giorni in cui non ci siamo visti mi è mancato più di quanto possa immaginare.
Sperando che a ogni 'Goodnight' segua sempre un 'see you later' anche nella vita reale... che dire, il mio essere 'moyashi' mi impedisce di smettere di sperare e avere fiducia!
tvb <3


*Goodnight... see you later*



Il tempo sembra essersi fermato, cristallizzato in questa specie di abbraccio un po' storto in cui ci troviamo, ultima azione che riesco a compiere di mia spontanea volontà.
Il tempo, che finora è scivolato rapido, forse troppo, in un accavallarsi continuo e disordinato di eventi, sembra quasi volermi concedere un pugno di istanti per lasciarti un ultimo messaggio.
Mentre Mugen ancora mi trapassa da parte a parte, tenendomi vicino a te più di quanto potrei immaginare, stringo la destra sulla tua spalla. Teoricamente non dovrei esserne in grado, dopo i tuoi ultimi attacchi, ma la stringo comunque e riesco finalmente ad avere la tua attenzione, mentre la tensione ti lascia lentamente, con il fiato mozzo e la testa confusa.  

"Guarda... attentamente il viso di Alma"

Ora che vedi di nuovo, gli occhi non più annebbiati dalla rabbia, guardalo bene. Osservalo. Non noti niente?

"Perchè... sta facendo quella faccia?"

L'ho visto, poco fa, quando mi sono girato per un istante verso di lui. Non sembra esserci più nulla dell'essere folle che ti ha assalito, che ti voleva distruggere, quel che rimane è solo un bambino. Un bimbo disperato, pieno di dubbi, che non sa più cosa fare. Lo vedi anche tu, Kanda?

"Io... non ne ho assolutamente idea"

E tossendo rido quasi alla mia stessa bugia sussurrata, il controllo di ogni parte di me che mi sfugge sempre più rapidamente come sabbia tra le dita, la presa sulla tua spalla che si fa più debole.
Odio mentire, ma non posso certo rispondere per te alla domanda che ti ho posto, no?
So perchè ti sta guardando in quel modo. In questo momento è davanti a un bivio, non sa cosa fare o dire o pensare, l'unica cosa che gli è chiara è che forse... ha fatto un errore. Tanti anni fa, più di quanti lui riesca a immaginare, ha pensato di farla finita e di trascinarti con lui. Credo che ora, però, si stia rendendo pienamente conto dell'orrore delle sue azioni. So perfettamente cos'è quella sensazione che gli sta stravolgendo i lineamenti, disegnando la disperazione nel suo sguardo. Lo so perfettamente. Dopotutto, anch'io ho vissuto e sto vivendo con quello stesso peso che vi siete portati dietro finora - lui e io a ragione, tu per l'inganno ordito da chi ci muove come pedine in questa guerra.
Diversamente da noi, però, tu puoi finalmente liberarti del senso di colpa che ti ha intrappolato fino ad oggi... te ne sei reso conto, vero? Devi arrivarci da solo, eh. Concentrati, lasciati andare, e capirai cosa devi fare. Apri gli occhi, apri il cuore. Interrompi questo circolo vizioso di odio e disperazione. E non per l'Ordine, per il Conte, per l'Innocence... Non per me, per Alma, per i tuoi amici, per chicchessia. Devi farlo per te stesso. Basta rabbia, basta odio...
...ok?

Un respiro e il tempo ricomincia a scorrere, rapido e implacabile, e con lui l'altro dentro me che prende sempre più velocemente il sopravvento. Non sento più la confortante presenza della mia innocence e anche la destra, non più sotto al mio controllo, scivola giù dalla tua spalla. Riesco a sollevarla solo un'ultima volta, per spingermi all'indietro e liberarmi dal metallo di Mugen, e anche quel dolore sordo che pulsava dove la tua Innocence era conficcata, unica conseguenza dovuta alla mia progressiva 'trasformazione' di cui potrò aver coscienza, svanisce nel nulla. Di completamente mio restano solo i pensieri, scollegati e rimescolati in un vociare senza senso, che vorticano tutti assieme confondendomi sempre di più. Sto perdendo il contatto con la realtà, me ne rendo conto, e non ho idea di cosa ne sarà di me.

La paura mi coglie, improvvisa, bloccandomi il respiro. Arretrando cado all'indietro, incerto sulle gambe che non sento più mie, e l'ultima cosa che intravedo oltre la frangia che mi copre il viso sono i tuoi occhi che mi guardano, spalancati, colmi di stupore come li ho visti solo nelle scene della tua perduta infanzia. Mi concentro sui tuoi occhi, riuscendo per un attimo a riordinare il caos nel quale sono immerso. E' così strano vedere su di te uno sguardo così pieno di sconcerto, e... paura? Hai paura anche tu, Kanda? Come me?
Basta questa consapevolezza per calmarmi, anche se subito dopo tutto diventa buio.
Allora me li incido nella mente, i tuoi occhi, talmente carichi di emozioni che in questo momento mi sembra quasi di esser davanti a un miracolo. Da quando ti conosco non hanno mai espresso nulla più che insofferenza, indifferenza, forse e solo raramente puro odio e dolore... ma in una maniera tale da risultare opachi, privi della vera forza, come se finora tu non avessi mai odiato, provato, sentito veramente.
Ho come l'impressione di averti guardato negli occhi per la prima volta, poco fa.

Nel buio l'ultima cosa che sento, prima che intorno a me cada improvviso e implacabile il silenzio, è la tua voce. Ridotta a un sussurro, pronuncia a stento quel soprannome che tanto ho odiato ma al quale, col tempo, ho imparato ad attribuire un significato diverso. Non so come io sia riuscito a sentirlo nella confusione di grida che ha seguito i miei ultimi gesti, ma l'ho sentito chiaramente uscire dalle tue labbra, come un sospiro. Se potessi, se la mia bocca seguisse ancora i miei pensieri, sorriderei di nuovo tanto mi risulta assurda l'idea di affiancare il verbo 'sussurrare' a te, eppure... Certo di solito sibili, più che mormorare. Più spesso sbraiti: sono talmente abituato a sentirti urlare, e a risponderti a tono, in una gara di parole dove volume corrisponde a volontà! E, la sai una cosa? Non ho mai capito chi vinceva, ogni volta. Probabilmente nessuno dei due, o forse entrambi, chissà. Intanto me lo incido nel cuore, quel sussurro, quel nomignolo assurdo che ormai è parte di me. Me lo incido nel cuore, come un disco che gira e suona in continuazione, ripetitivo e rassicurante.

Cieco e sordo al mondo esterno, anche la coscienza pian piano mi abbandona del tutto.
Non so cosa succederà la fuori, adesso che il Quattordicesimo ha piena libertà di movimento.
So solo che ho sonno. Tanto, tanto sonno. Sono stanco di lottare, stanco di dover dimostrare a tutti chi sono, come sono e soprattutto perchè sono chi sono e perchè sono come sono. Sono stufo. Anche se so che è quello che devo fare. Perchè è quello che faccio che fa di me quel che sono. Mh, andiamo bene, sto iniziando a confondermi e a sparlare. Cos'ho detto, finora? Sicuramente delle assurdità, ci scommetto. Bah. Non so nemmeno perchè ci sto pensando, tanto non serve a nulla. Non mi puoi certo sentire. Forse mi ascolteresti, potessi parlare, ma non posso. Non ce la faccio.
Mh, penso proprio che mi riposerò un po', giusto per riprendere le forze. Si sta così bene qui...
Uffa, sì, sì, lo so cosa stai pensando, baKanda. Lo so - anche se tu non sai cosa sto pensando io - lo capisco anche se tu non puoi dirmelo in faccia: dovrei svegliarmi, tornare a combattere. Sono io quello cocciuto, rompiscatole, fissato con la storia del 'distruttore che salva', no? Non posso certo farmi mettere i piedi in testa dal primo che passa.
Oh, e infatti sono intenzionato a tornare e a combattere, stanne certo! E sai perchè? Per tutte le anime perdute. Per tutti i miei amici. Ma soprattutto, ora che la tua maschera è infranta, per tornare a guardarti negli occhi e sorriderti di nuovo, ripetendoti per l'ennesima volta che il mio nome è Allen... e vedere, questa volta per davvero, l'effetto che fa. Non vedo l'ora, baKanda.
Ma per ora, buonanotte.
Ci vediamo più tardi.
  
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