Corri sapendo che non ti servirà.
Lui ti blocca senza sforzo in una morsa ghiacciata. Resti immobile: un semplice abbraccio potrebbe spezzarti in due come la creaturina fragile che ora sai di essere.
Dov'è ora quel viso dal fascino impossibile? In questa maschera irriconoscibile non vedi più la sua strana saggezza triste: c'è solo la furia di un animale, una fame selvaggia, primordiale, senza limiti.
Vorresti urlare, ma sarebbe inutile. Lui vuole te, e non si fermerà davanti alle tue suppliche.
Rabbrividisci sentendo il suo respiro sulla pelle, e quel brivido preannuncia la fine.
Il dolore esplode.
Lame affilate affondano, lacerano, recidono, sottili strumenti di morte già usati tante, troppe volte. C'è un'incontenibile violenza nel suo gesto, ma anche l'inesorabile freddezza di un esperto.
Avide labbra di ghiaccio cercano e prendono quello che desiderano, in un bacio letale che sembra infinito.
Le forze ti abbandonano mentre cedi la tua linfa vitale al più seducente degli assassini.
E come una ninnananna che ti invita al sonno eterno, un sussurro ti accompagna dolcemente verso la tua fine: «Ora lo sai... sono un vampiro. Mi perdonerai mai per essermi comportato come tale?»

Note:
Una flashfic senza pretese, scritta tanto, troppo tempo fa ma che non avevo mai pubblicato per pura pigrizia.
L'ho piazzata tra gli "Originali" perché non sento di essermi ispirata a uno dei moltissimi esponenti del "filone vampiresco" in particolare. Niente nomi, né di personaggi né di autori: solo un vampiro "come tanti", se così si può dire (e visto il boom, mi sa che si può XD).
Ammetto che ce ne sono già a bizzeffe su questo tono, ma avevo sempre sognato di provarci!
Altra cosa: io non capisco il rating. Infatti alla fin fine l'ho alzato e mi sento la coscienza un po' più a posto, grazie infinite a __Claire__ per il consiglio...