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Autore: Midnight Sun_    27/08/2010    13 recensioni
Seguito di "My best friend..". Edward e Bella si ritrovano catapultati all'università e si ritrovano a fare altre esperienze...resisterà il loro amore a tutti gli avvenimenti?
Dal capitolo 10: "Edward, quella ragazza ti ama come è impossibile fare per qualsiasi altro. Ti ha dato tutta se stessa lasciando una minima parte per gli altri. Sta conoscendo altre persone ma lei sarà sempre con te. [...] Perchè lei vuole solo te, perchè lei piange per te, lei sorride per te, lei è felice per te, lei respira per te, vive per te, e io non ho nessuna speranza", disse Tom.
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Nuovo personaggio, Un po' tutti | Coppie: Bella/Edward
Note: AU, Lime | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Nessun libro/film
Capitoli:
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Per sempre...
Chi è che ha inventato questo tempo? Chi per primo ha pronunciato la frase per sempre? Chi ha detto ti amerò per sempre, ci sarò sempre?
Chiunque esso sia sarebbe da chiudere in una stanza con le pareti bianche imbottite, legato e sotto la sorveglianza di gente esperta.
Per sempre non dovrebbe essere mai detto quando si è ancora vivi, lo si dovrebbe dire sul letto di morte, quando si può essere sicuri che quel per sempre è stato davvero per sempre.
Ti amerò sempre è un'altra cosa che non dovrebbe essere mai detta. Che cosa significa? Ti amo ma ti tradisco lo stesso? Ma cara non preoccuparti tanto è per sempre!
Cosa è realmente per sempre? Solo la paura è per sempre.
La sofferenza.
Ma l'amore...l'amore non è per sempre.
E chi crede ancora nell'amore è solo un povero illuso.
Cos'è l'amore? Perché tutti lo cercano se fa soffrire così tanto?
Perché non si può evitare?
Perché non si può dimenticare?
Il mio primo anno all'università è passato molto, molto lentamente. Non posso lamentarmi dei risultati, ma non me la sono spassata poi granché.
In meno di un anno sono cresciuta e tante cose sono cambiate.
Sono a casa per le vacanze estive da due mesi, tra non molto tornerò a Cambridge, nel mio dormitorio, con una nuova compagna di stanza, tornerò da sola da sola, con la mia valigia.
A differenza dello scorso anno Edward non ci sarà mentre varco la soglia dell'enorme cancello, senza la sorpresa della prima volta.
Non mi farà compagnia alle lezioni, non pranzeremo insieme e non infrangeremo le regole se uno dei due resta a dormire nella stanza dell'altro.
Edward non sarà più con me. Lo vedrò, ma solo da lontano.
Da quando ci siamo lasciati è sempre così.
Ecco perché il per sempre è una stupidaggine bella e buona.
Sono seduta nella mia camera con un foglio e una penna, per l'ennesima volta cerco di scrivere una lettera che non verrà mai letta. Il destinatario, sempre lo stesso. Le parole, sempre le stesse.
Mi manchi Edward!
Ecco come inizia la lettera che scrivo in questo momento.
Edward mi manca, eccome se mi manca. Soffro in silenzio, dovo farlo per forza.
La cosa che mi fa stare male è che tutto quello che si è creato non è altro che colpa mia, in parte, anzi in maggior parte.
Lascio cadere la penna sulla scrivania e mi alzo di scatto provocando il rumore insopportabile della sedia che striscia. Mi affaccio alla finestra, c'è il sole, siamo a fine agosto ma qui a Forks sembra appena inizio giugno, l'aria è piacevole, tutt'altro che afosa, si sentono le cicale che si sentono spesso il pomeriggio presto, sono appena le tre, il sole splende ma senza la stessa luminosità di sempre, è spento e non dà la solita energia, almeno non a me.
Decido di scendere in giardino e sedermi un po' a godermi la giornata per quel che posso. Attraverso la casa vuota, esito a sedermi sulla sedia di vimini ma lo feccio. Rimango poco più di due minuti immobile poi mi alzo e mi avvio verso la mia destra dove c'è la villetta che prima era dei Cullen.
Dove sto andando? Non lo so, so che il mio giardino in questo momento non è il mio posto, dovo andare da un'altra parte.
Mi soffermo un attimo davanti l'ex casa Cullen e tiro un sospiro malinconico.
Quasi vedo la Volvo di Edward parcheggiata nel vialetto, o sento le nostre voci dalla sua camera.
Forks mi fa male. Ricordi, troppi ricordi, belli soprattutto.
I ricordi belli in momenti come questi sono come lame affilate, tagliano tutto il corpo con troppa facilità, appena ti avvicini. I ricordi belli mi lacerano ancora di più l'anima perché so che di momenti così non ne rivivrò più.
Abbasso la testa e continuo a camminare. Mi ritrovo improvvisamente nel parchetto di fronte al negozio dei Newton, dove quasi ogni sabato venivo col mio amico Edward.
Mi seiedo sulla panchina che dà le spalle al piccolo negozietto e mi appoggio con i gomiti sulle gambe, guardo la strada vuota, a quell'ora, solo qualche macchina che passa di tanto in tanto.
Sono qui da un po' e...niente. Forse nemmeno questo è il posto giusto. Mentre sto per alzarmi una macchina scura si parcheggia dietro di me. Non riconosco l'autista per via dei vetri scuri ma di sicuro non deve essere di Forks, nessuno qui ha macchine così vistose, solo qualcuno ma quel qualcuno per quanto ne posso sapere non è a Forks in questo periodo.
Non mi importa chi ci sia in quella bellissima macchina di cui non conosco la marca, quindi sto per andarmene via, ma qualcosa mi fermo.
Quando il ragazzo che ha aperto lo sportello inizia a parlare mi blocco e resto di spalle mentre scende. Conosco quella voce più della mia, non è cambiata affatto.
Il cuore inizia a battere all'impazzata, le mani a sudare e il resto del colpo a tremare.
Quel qualcuno è tornato in città e ha una macchina nuova.
Mi giro e vedo Edward che si stiracchia vicino allo sportello aperto e continua a parlare con qualcuno che ancora non posso vedere. Bello come sempre. I soliti capelli, i soliti movimenti, il solito Edward.
Ancora non mi ha vista, volta un attimo la testa mentre dice << la solita Forks >> , non mi ha vista bene perché torna con la testa nella macchina, dopo un secondo la rivolta verso di me sorpreso, io sono immobilizzata.
<< B-bella! >>, dice balbettando.
Vado verso di lui veloce, << Oh Edward, non immagini quanto ti ho cercato, ti ho inviato mille messaggi e vedevo che tu non mi rispondevi! Ma dove sei stato? Mi sei mancato tanto! >>, sto dicendo tutto così di fretta che nemmeno mi accorgo di quello che dico, per evitare che il discorso si fermasse all'ultima affermazione cambio discorso iniziando a parlare di nuovo veloce, << Come hai passato l'estate? Tutto ok? Esme, Carlisle, Rose e Jane stanno bene? >>, mi blocco con l'interrogatorio quando vedo una ragazza alta e bella avvicinarsi a lui e cingergli la vita. Ha i capelli rossi e la pelle divinamente abbronzata, fisico da invidiare e portamento e stile poco comuni.
<< Bella lei è Victoria >>, dice Edward.
<< La sua ragazza! Non è un dettaglio amore! Così tu sei Bella?! Edward mi ha parlato molto di te! >>, ha anche una bella voce!
<< Ah sì, e cosa ti ha detto? >>, fatico a parlare dopo l'ultima affermazione. Edward si è fidanzato con una ragazza che sta anche per portare a casa. Dovevo aspettarmelo d'altronde... Dovevo aspettarmelo.
<< Mi ha detto che sei stata la sua migliore amica per molto tempo e che insieme vi siete divertiti tanto >>.
E' chiaro che non le ha detto tutto visto che la ragazza mi parla con quel sorriso. << Ah, sì la sua migliore amica! >>
<< Comunque non ho visto i tuoi messaggi, ero in Italia e il mio cellulare era spento >>.
<< In Italia? >>. In Italia?? Questo è un vero colpo al cuore. In Italia, dove per due anni abbiamo passato le nostre vacanze!
<< Sì, siamo stati a Roma, Napoli, Firenze, Venezia, Verona! Uno spettacolo! >>, Victoria forse vuole dirmi molti dettagli che non voglio sapere. Edward sembra imbarazzato, non mi guarda, tiene la testa bassa, io sto per avere una crisi isterica.
<< Bene ora è meglio che vada, sarete stanchi quindi vi lascio riposare >>, concludo, non vedo l'ora di allontanarmi da loro.
<< Veramente stavamo per andare a prendere un gelato, vuoi unirti a noi? >>, mi chiede Victoria.
<< No, grazie, sarei di troppo. Ci si vede >>, mi giro velocemente e cammino veloce, non voglio che Edward veda le lacrime che scivolano sulle guance, mi giro solo un attimo giusto per curiosità, Victoria trascina Edward che è bloccato nello stesso punto in cui li ho lasciati, a fissare la mia figura che si allontan. Mi fermo a fissarlo, le lacrime da questa distanza non si possono vedere.
Spero solo, guardandolo, che lui sia felice, o e sempre.
Mi rigiro e riprendo a camminare con lo stesso passo veloce di prima.
L'amore è una gran fregatura.
La vita è una grandissima fregatura.


Salve, eccomi tornata!
Spero che voi mie vecchie "seguaci" seguiate anche il seguito di "My best friend...", sarà completamente diverso dal primo.
L'inizio è in medias res, quindi dal prossimo capitolo inizierò a raccontare la storia dall'inizio.
A questo punto della storia Ed e Bella si sino lasciati, per quale motivo?
Vi avverto che questa storia sarà molto più lunga dell'altra e che ci saranno molti più avvenimenti.
Spero di non avervi deluse con questo primo triste capitolo.
Spero di ritrovarvi!
Ah, prima che mi dimentichi, come avete passato l'estate, ve la siete spassata come me? c:
Al prossimo capitolo, baciiii!


   
 
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