Da quando era emerso sulla superficie, Drizzt Do’Urden si poneva molte domande.
Su chi lui fosse e su cosa potesse rappresentare per un mondo tanto diverso.
Su come rapportarsi con gli umani, la cui vita non era che un sussurro per la lunga esistenza drow.
Uomini e donne avevano solo pochi decenni per emozionarsi, costruire, crescere, amare.
Drizzt capiva l’assurdità di paragonare i propri trascorsi a quelli di un uomo: le scale temporali erano differenti, alla sua giovane età un umano sarebbe stato quasi anziano.
Ciò non bastava, però, a negare una grande verità: a cinquant’anni, Drizzt era ancora vergine.