Titolo: Macbeth secondo Aiolos

 Autrice: Diana924

Presentazione: Dopo aver letto metà di " Macbeth " Aiolos fa un sogno, il giorno dopo...

 Personaggi: Aiolos, Un po' tutti

Rating: Giallo

Disclaimer: I personaggi sono del Kuru. Gli altri di Shakespeare, che speriamo non torni in vita per suonarmele. Come al solito le parti in corsivo sono quelle che ho trovato sulla mai copia del libro

Il sogno era stranissimo, troppo strano per uno come lui. Lui, insomma, lui era Aiolos, non un tipo qualunque, ma Aiolos. Sapeva a chi dare la colpa, solo la suo cuore di panna, che gli aveva fatto accettare quel libro.

Quando Aiolia si era presentato con uno dei suoi tascabili lui aveva voluto leggerne uno, e così il fratello gli aveva prestato “ Macbeth” di Shakespeare. E doveva anche ridare " Amleto " a Saga, che gliel'aveva chiesto già tre volte, e parola di Saint, l'avrebbe avuto.

La storia era interessante, ma chissà perché gli sembrava di averla già sentita. Era quasi a metà e contava di terminarla per il giorno dopo.

Chissà perché il protagonista, che poi era il cattivo, era Saga, che aveva ucciso il re di Scozia, Duncan, che aveva la stessa faccia di Sion. E ora, dopo aver ascoltato le profezie di tre streghe si era deciso, anche grazie a sua moglie, lady Macbeth, che per un motivo che non capiva assomigliava a Kanon, a uccidere sia Sion/Duncan che lui, che chissà perché doveva interpretare Banquo. Era uscito a cavallo con suo figlio, Fleance, che aveva lo stesso viso di Seya!

E ora il suo spettro era giunto nel salone del palazzo, dove si stava svolgendo un banchetto, e si era seduto al suo posto!

“Tu non puoi dire che sono stato io: non mi scuotere in faccia le tue chiome insanguinate “ diceva Saga/Macbeth, terrorizzato dalla sua apparizione.

“Sedete, nobili amici. Il signor mio spesso sta così, e ciò gli accade fin dalla sua gioventù: vi prego, riprendete il vostro posto; l'accesso è momentaneo; in un attimo egli starà bene di nuovo. Se fate molto caso a lui, l'offenderete, e prolungherete il suo accesso di delirio; mangiate, e non vi occupate di lui. Siete un uomo?” Kanon/Lady Macbeth tentava di salvare la situazione, eppure saga/Macbeth era terrorizzato. “ Sì, e un uomo così audace, che oso guardare ciò che potrebbe atterrire il diavolo” si difendeva Saga/Macbeth. “Oh, bella roba! Questo non è se non ciò che vi dipinge la vostra paura: è come il pugnale campato in aria, che, a sentir voi, vi condusse da Duncan. Oh! questi parossismi, e questi sussulti, impostori della paura vera, starebbero bene nel racconto fatto d'inverno, accanto al fuoco, da una donnicciola, sulla garanzia della nonna. Vera vergogna! Perché fate quelle smorfie? Dopo tutto, voi non guardate che uno sgabello” lo aggrediva Kanon/lady Macbeth, che era voleva andare fino in fondo a quella faccenda, per ambizione era sufficiente la sua, per entrambi. “Ti prego, vedi là! guarda! osserva! ecco!... Che dici? Ah, che cosa mi turba? Se tu puoi far cenni col capo, oh, parla anche! Se i carnai e le tombe debbono rimandarci indietro quelli che noi seppelliamo, i nostri sepolcri, d'ora innanzi, saranno gli stomaci degli avvoltoi” diceva l’altro, e lui era sicuro che si stesse pentendo del male che stava facendo. E poi …

Il giorno dopo:

Sion si chiese se l’aver passato tredici anni morto avesse per caso leso i neuroni ad Aiolos. Passi l’anello di Aphrodite, passi la collana di lady Saori, passi Aphrodite che voleva farsi fare un ritratto, passi Death Mask che diventava un bersaglio mobile, passi anche Aiola che dava di matto, ma Aiolos che recitava mezzo Macbeth! Quello era il massimo. E pensare che un tempo il Grande Tempio era un luogo rispettabile!