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Autore: Aqua    27/08/2010    3 recensioni
Un uomo corroso dall'ira e dalla gelosia,un ponte in fiamme,quel ponte di legno sotto il cui molti senzatetto trovano rifugio la notte,per scappare alle insidie della vita.
E lei.. l'amore più intenso della sua vita.
Premetto che questa storia non è scritta divinamente,ma ho seguito l'ispirazione del momento e l'immagine che si era creata di questa breve storia nella mia mente.
Buona lettura.
Genere: Drammatico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Time to burn.
Fumo.
Urla.
Un ponte brucia sotto il cielo stellato di una cittadina senza nome.
Brucia insieme a pezzi di carta e legno,insieme alle speranze oramai polvere al vento,cenere alla cenere.
Solo un uomo assiste a quella scena di disperata agonia,paura e desolazione dipinta sul volto delle persone che sotto quel ponte hanno costruito la loro unica casa,unico rifugio alla vita.
Brucia la carne dei vecchi troppo stanchi di muovere altri passi incontro alla vita e la pelle delicata dei neonati,ancora incoscienti di essere al mondo.
Fumo nero si alza dalla struttura,avvolgendo tutto ciò che incontra nel suo cammino,urla disperate seguono la scia di fumo che s’innalza verso il cielo,bocche deformate che urlano il nome di qualcuno che probabilmente quel giorno non arriverà a salvarli.
Le cose che differenziano l’uomo dall’animale in alcune circostanze sono del tutto minime,in altre invece l’animale è degno quanto o più dell’uomo di vivere.
L’animale agisce per istinto,l’uomo per ira,chi dei due è condannabile allora? Chi,come l’uomo è incapace di frenare i suoi istinti nati dall’ira,forse?
Inclina il capo di lato e getta un accendino d’argento per terra,non smette di fissare sotto il ponte e mentre sta per girarsi i suoi occhi incontrano gli occhi di lei,smeraldo puro.
I suoi occhi,disperazione e dolore eppure,mentre sta bruciando tra le fiamme di quello che le pare l’inferno vero e proprio non scolla lo sguardo da quello di lui, i capelli bruni scompigliati e la pelle diafana macchiata di cenere e polvere,e sulla guancia una piccola lacrima che scivola lenta verso il collo scoperto.
Sa che presto correrà verso la morte,provocata dall’uomo stesso che ama,ma non ha il coraggio di lasciarsi avvolgere dal nulla e dimenticare quel volto.
Allunga una mano lei,come per afferrare l’essenza dell’amato iniziando a percepire il calore crescente sul corpo,odore di carne bruciata,e le stesse urla,che bruciano insieme al fuoco. E’ in trappola,perduta,spacciata,schiacciata contro assi di legno franate,ma il suo volto sporge attraverso la legna e riesce a guardare in alto,riesce ad essere sua ancora una volta prima di diventare solo cenere.
Lo sente crescere quel calore e arrivare a farle male,sente le fiamme così vicine al suo viso da farla urlare di dolore,e urla,urla al mondo le ultime parole che avrebbe voluto dire a chi aveva tanto amato,urla perché solo lei sa che in quegli attimi che hanno preceduto la sua morte è riuscita a sentirsi più viva che in una vita intera,urla perché quel grido disperato rimarrà nell’anima di chi,con crudeltà assassina ha ucciso.
E lui rimane lì,incapace di schiodarsi da quella visione sconcertante e devastante,schiacciato dal senso di colpa.
Ha ucciso decine di persone,l’ha uccisa senza nemmeno sapere che l’avrebbe fatto,solo per gelosia,rabbia e odio,ha ucciso l’unica parte di sé che sa rimarrà sempre inalterata nel tempo;l’amore.
Ricordi.. il ricordo del suo dolce profumo sulla pelle,della sua voce e dei suoi capelli scompigliati dal vento,ricordo delle sue urla straziate nell’istante in cui le fiamme hanno intrappolato il suo corpo esile e l’hanno corroso lentamente lasciandone solo una scia.
Un urlo si leva dalla sua bocca deformata mentre cade a terra,le braccia strette al petto,urla animalesche,inumane,colme di qualcosa che non è definibile a parole.
Un urlo che è capace di penetrarti totalmente e farti piegare rabbrividendo sotto il peso dell’angoscia che porta con sé.
Sa che il suo cuore non riuscirà ad andare avanti,non dal momento in cui il palpitare del cuore di lei non sarà solo che un ricordo,si muove,inizia una corsa disperata verso le fiamme,nel punto esatto in cui il corpo della donna giace a terra,metà bruciato.
Ed entra in quel cerchio infernale,sfiorando il suo viso con le dita,cercando di portare il suo corpo lontano dalle travi che la bloccavano,ignaro del fatto che il cuore di lei ha già smesso di battere nell’istante stesso in cui le sue dita hanno sfiorato il suo volto bruciato.
Sfiora il suo collo fragile,per percepire il battito del cuore che frantumato ha smesso di pompare sangue per quella piccola figura,e si getta con lei tra le fiamme,stringendola a sé.
E la sente,più vicina che mai,mentre i loro corpi danzano tra l’ardente calore di un fuoco appiccato per pazzia,e sa che lei sarà sempre salva nel suo cuore.
Fumo.
Urla.
Chiude gli occhi,e si lascia scivolare completamente a terra,perché adesso sa che questo è il tempo di bruciare.
 
 

Just a picture in my mind.
E' curioso pensare come da un'immagine che arriva istantaneamente nella nostra mente ci siano centinaia di parole perfette per rievocarla nella mente di un altro.
Hope you like it.
Aquamarine
 
  
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