Film > E venne il giorno
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Autore: angkor    28/08/2010    2 recensioni
L'incubo che ha terrorizzato gli Stati Uniti è tornato. Ispirato a "E venne il giorno"
Genere: Horror | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Era una giornata serena a Londra … molto sole (talmente tanto che il termometro segnava 42° C), mitigato da una leggera brezza, e un cielo talmente limpido che ognuno avrebbe potuto perdercisi dentro.
“Allora, che abbiamo qui? Panini al prosciutto, formaggio molle- forse anche troppo-, cola e aranciata … un ben di Dio, insomma” cominciò a parlare Erik tirando fuori il cibo per il pic-nic: era proprio tutto perfetto, e per questo stavo cercando di imprimermi ogni suo movimento nella memoria, dato che tra una settimana sarebbe partito per Hong Kong.
“Ehi, che mi guardi a fare, pelandrona?” disse sorridendomi: io mi riscossi e decisi di rispondergli a tono. “Ah ah, non credo che possa ucciderti fare il galantuomo per una volta!”
Lui si avvicinò e abbracciandomi sussurrò al mio orecchio: “Come fa una come te a stare con me?”, “Forse perché ti amo” risposi felice. Lui era stato l’unico ad aiutarmi quando avevo avuto quell’incidente e avevo perso la sensibilità alle gambe: era stato in quel momento che mi ero innamorata perdutamente di lui.
Erik si riscosse e cominciò a tagliare il pane con un coltellino a serramanico: mi andava giù che usasse quegli oggetti pericolosi e per questo cercai di trascinarmi verso di lui contrariata.
“Oh, andiamo, non mi suiciderò davanti a te, tranquilla” A quanto pare il suo voleva essere uno scherzo, ma dopo aver visto la mia espressione e il mio viso sbiancato divenne serio e cercò di giustificarsi: “Aspetta, Jasmin, non dicevo sul serio … anche perché, come farei in Paradiso poi senza di te?”
La sua battuta mi rincuorò, per questo mi misi a ridere: lui adorava il suono della mia voce, e così si mise a ridere anche lui; cominciò a tagliare il pane, mentre io tirai fuori una rivista, leggendola.
“A quanto pare Brad Pitt e Angelina Jolie si vogliono separare” cominciai interessata; “era ora, ormai stavano rompendo …”
Improvvisamente si bloccò: non so perché ma mi agitai subito, la sua espressione si era fatta improvvisamente vuota.
“Amore, che succede?”
“Ormai stavano rompend … stavano romp … ano ro …”
Voltai lo sguardo verso il coltellino: lo stava avvicinando al collo.
“NOOOOOO! ERIK, NON FARLO!”
Cercai di trascinarmi verso di lui: le lacrime mi scendevano lungo le guancie, maledette gambe!
Il coltello si fermò all’altezza dell’incavo della gola: la tensione era a mille.
Fu allora che emisi un urlo: l’unica cosa che avevo visto era lo spruzzo di sangue che mi colpì il viso.
Possibile che nessuno venisse ad aiutare?Mi guardai intorno: un’ uomo impiccato, e i figli sgozzati.
Che stava succedendo?
Cominciai a perdere anch’io i sensi. Un pensiero insano cominciò ad attraversarmi la mente: come suicidarmi?
Allora vidi il coltello che - come si chiamava?- aveva usato per uccidersi.
Chiusi gli occhi, e tutto finì.
  
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