Come l'onda si scaglia con foga sullo scoglio, lui finisce steso sull'altro con un fragore, con un lamento simile al sibilo della schiuma provocata da tanta veemenza.
I suoi baci sono gocce salate, al contempo necessarie, vitali.
Gli viene in mente la sabbia.
Si divertiva, da piccolo, a stare seduto sul suo telo e ad afferrare una manciata di sabbia per poi aprire il palmo e vedere quanti granelli rimanessero. Parecchi di essi fuggivano rapidi dalle dita o rotolavano lungo il polso per rituffarsi coi loro infiniti gemelli.
Questo momento è un granello di sabbia. Durerà poco, giusto il tempo di schiudere la mano, e scapperà velocemente. Non sarà possibile recuperarlo.
Continuano le violente ondate di piacere alternate a un morbido cullare della brezza marina, questa carezza sul viso e i coralli labili, i capelli soffici che sfiorano il suo volto.
La tempesta, il maremoto che li travolge senza la minima speranza di sottrarsi è esattamente l'onda anomala che nessuno riesce a prevedere. E' un vortice in cui entrambi vogliono perdersi.
Le mani dell'uno sono il canto della sirena dell'altro, i baci sono l'aria di salsedine che con piacevole arroganza solletica le narici.

Si addormenta. Un'altra immagine percorre la sua mente. Il paesaggio di un mare color smeraldo, perfetto nei suoi angoli più scuri, e della sabbia lieve come borotalco su una cartolina e il cielo limpido e splendente. Il viso di colui che sta rannicchiato contro il suo petto è più bello di quell'illustrazione. Stenta a credere che tanta armonia sia racchiusa in un volto di pallida e fragile porcellana.
Sa perfettamente che quando solleverà le palpebre, i suoi occhi neri lo trasporteranno negli abissi più bui, in cui nessuna creatura può sopravvivere. In quegli abissi irraggiungibili ci saranno solo loro.
L ha Light e Light ha L.
Il suo respiro tiepido è come una conchiglia profumata di sole e appoggiata delicatamente sull'orecchio.
Gli bacia la fronte e lui si muove nel sonno sorridendo. La vista del suo sorriso raro come una perla nascosta sotto le rocce è il faro tra la nebbia di cui le navi non possono fare a meno per attraccare.
Si china sulla figura dormiente e indifesa, sfiora con le labbra la guancia d'avorio prezioso.
Lo abbraccia e si rilassa sul cuscino, chiudendo gli occhi, come un naufrago rassegnato sulla sua isola deserta.
Light, però, non è solo. L è il suo compagno.
Mai si sarebbe aspettato una virata simile, nella sua vita, un incontro del genere.
Prima di cedere al sonno, continua ad accarezzargli la chioma tanto morbida e sfuggevole.
Vuole con prepotenza che questo granello di sabbia rimanga incollato sulla sua pelle. La mano stanca si abbandona e anche Light sorride, avvertendo le onde melodiose.
Non c'è pericolo. L è entrato sotto la sua pelle e non lo perderà mai.