Titolo: Hetalia Genderbend Series
Personaggi: Fem!Allied Forces, Fem!Axis Powers, Fem!Prussia, Fem!Austria, Male!Ungheria, Narratrice, piccola apparizione dell'autrice
Genere: demenziale
Rating: verde
Avvertimenti: One shot
Note: - Ok, questa penso sia la cosa più stupida scritta fin' ora XD
Ovviamente mi son divertita un casino a scriverla e la pubblico anche se forse non è il caso XD
L'ispirazione mi è venuta mentre andavo a fare la spesa e per non scordarmi nulla ho scritto tutto sul cellulare per tutto il tempo XD
Ogni due minuti mi fermavo XD

Comunque non ha assolutamente alcun senso. Non è nulla di ché. Spero solo sia una piccola lettura piacevole XD





- Ehi, come mai questo titolo? La serie non aveva cambiato nome in 'World Series'? - chiese Inghilterra fissando la scritta con aria curiosa.

Guardati un po' attorno...

Inghilterra obbedì d'istinto alla voce che aveva sentito e si trovò in una stanza con quattro ragazze.

- Ehi, ma chi sono queste? - si chiese.

Non le riconosci? Sono le tue compagne d'avventura, le Forze Alleate.

- Cos..? Scherzi? - però ora che le guardava bene somigliavano in modo impressionante a loro... - Che diavolo è successo? - esclamò.

Bhè, sei stato tu...

- Io? Cos'ho fatto io? - chiese ancora alla voce

Non ricordi? Volevi fare un incantesimo per far stare buoni i tuoi compagni ma hai sbagliato le dosi e tutti hanno cambiato sesso. Guardati, anche tu ora sei una donna.

- Eh? - si guardò e notò che stava indossando una gonna. Guardando bene, ora aveva anche i capelli lunghi, legati in due code - Eeeeh? Ma come? Quando è successo? -

Prima. Ma ora dai, stanno aspettando te per iniziare la riunione.

- Ma come diavolo ho fatto? - continuò a lamentarsi - Me tapino... -

Tapina, Inghilterra. Tapina. Sei una signorina ora.

- Ma vai a quel paese! - sbottò - Piuttosto, tu chi diavolo sei? -

Come chi sono? Io sono la narratrice! Colei che vi segue, vi osserva e racconta le vostre gesta al mondo! Certo che l'incantesimo ti ha proprio rincretinita, eh...

- Come ti permetti! E non osare rivolgerti a me come donna! Sono un uomo, io! Capito? Un uomo! -

- Ehi, Inghilterra! Che fai, litighi con la narratrice? - si intromise finalmente qualcun'altro, ovvero America che, anche in versione femminile, addentava famelica un hamburger e parlava con la bocca piena.
- Bhè, ovvio lei... ma aspetta... riesci a sentire la sua voce? -
- Certo che sì, lei esiste, mica come i tuoi amici immaginari! - rise la giovane americana.
- Esistono anche loro, deficiente! - sbottò immediatamente l'inglese, sensibile su quell'argomento.
- Come no! Bhè, che hai a discutere con colei che narra le nostre eroiche gesta? -
- Eeeh? - anche l'altissima ragazza russa fece sentire la propria suoave voce - Litiga con la narratrice? Ma Inghilterra, non si può litigare con la narratrice... - le disse, imbracciando pericolosamente la sua fida pala
- Infatti. - le fece eco la piccola ma saggia Cina - La narratrice è la narratrice. Senza di lei la serie non va avanti.-
- È così isterica che litiga pure con la nostra narratrice.. con un elemento simile tra noi non mi sento affatto tranquilla... - commentò invece Francia che, con un movimento elegante, si scostò una ciocca di capelli dal viso.
- Ehi, si può sapere che vi prende? - urlò nervosamente Inghilterra, non comprendendo tanto rispetto per la narratrice

Ah, qualcuno mi vuole bene. Sono commossa. Grazie ragazze.

- Non ti ci mettere anche tu! - Inghilterra si voltò, anche se verso il nulla perchè la narratrice non è una persona fisica. - Piuttosto ma se è così perchè tu non sei diventata uomo? -

Ma io mica sono un personaggio...

- Come no? - le rispose sempre più nervosa, puntando con la mano la tabella in alto alla fiction - Sei segnata come personaggio, vedi? -

Solo perchè l'autrice ha voluto gentilmente nominarmi. In fondo io ci sono sempre e nessuno mi dà importanza.... è dura la vita della narratrice, sai?

- Poverina, avrà battuto la testa per diventare così? - ipotizzo la francese, portandosi una mano sulla guancia, guardando con preoccupazione l'amica/nemica inglese discutere ancora con la narratrice, agitando le braccia in aria.
- La testa? Allora ci penso io! - esclamò America brandendo una mazza e prendendo la ricorsa, colpendo in testa la povera isola europea.
- Mi hai fatto male, cretina! Mi vuoi uccidere, forse? -

Ma come risposta ricevette solo una rumorosa risata americana.

Cina, vedendo che Inghilterra aveva cominciato a rincorrere America per la stanza, si sedette, abituata a certe scene - Anche oggi nulla di fatto... - commentò con un sospiro.
- E dire che dovremmo affrettarci... - aggiunse Francia
- Affettare? Se c'è qualcuno da affettare lo faccio io! - le rispose con un sorriso entusiasta la cinese, impugnando il suo fido coltello.
- Ah, a sotterrare il cadavere ci penso io! - cantilenò invece Russia, seduta vicino a Cina, prendendo la sua pala.
- Trovo oltremodo incredibile la vostra capacità di far comparire oggetti pericolosi dal nulla... - si limitò a rispondere la francese.

- Basta, eravate più gestibili prima! - urlò Inghilterra ormai spazientita.
- Prima? - chiesero le altre quattro, non capendo.

Ah com'è tardi! Io vado a fare il mio lavoro da un altra parte, ci vediamo ragazze!


Intanto, in un altro luogo...

- Vee... ho la sensazione che ci sia qualcosa di diverso... - mormorò una ragazza dai lunghi capelli castani legati in una coda prima di portarsi alla bocca un pezzo di pizza.
- Diverso? Che intendi, Italia? - le chiese una formosa ragazza bionda, seduta accanto a lei.
- Non lo so... qualcosa... - le rispose l'italiana.
- Probabilmente è perchè è una giornata particolarmente tranquilla. - mormorò pacatamente una sorridente ragazza asiatica prima di dare un piccolo morso al proprio onigiri.
- Già... è proprio una bella giornata... - commentò Germania.


Infine, in un altro luogo ancora, una fragorosa risata riecheggiava per tutte le stanze di una casa austriaca...

- Ahahah, prima o poi verrà anche il momento della somma, magnifica e imbattibile, nonché futura dominatrice del mondo, Prussia! - esclamò un'albina.
- Che ragazza rumorosa... Ungheria, mi porti un' altra tazza di the? -
- Certo! - esclamò tutto contento l'uomo - Oggi mi sento proprio bene. Ho come l'impressione che un mio desiderio sia stato realizzato senza che io me ne accorgessi... - spiegò versando la bevanda all'amata Austria - Se solo non ci fosse quella strega di Prussia qui sarebbe tutto perfetto. -
- Che ci vuoi fare, la vita non è mai perfetta... - le rispose la donna tornando a sorseggiare il the, senza perdere il suo portamento nobile.

E così finisce quest' avventura...

- Ehi! Cosa hai detto? - domandò una Inghilterra visibilmente arrabbiata, comparsa dal nulla sulla scena.

Ancora tu? Che hai questa volta?

- Non c'è un secondo capitolo dove faccio tornare tutto come prima? -

No, non è in programma, l'autrice sta lavorando a un'altra fan fiction.

- Cosa? Ma non è giusto! C'è scritto 'serie'! Una serie è composta da più episodi! Mi stai ascoltando? -

Mi dispiace. Non ci posso fare nulla. Ora vai, devo fare il mio lavoro.

Inghilterra guardò male il vuoto, incrociò le braccia e se ne andò meditando di lanciare una maledizione all'autrice.

- Aspettate! Una maledizione? Chi le ha detto di pensare a lanciarmi una maledizione? Non ci deve nemmeno provare! - si lamentò l'autrice, chiudendo il documento.

Eh, quando si dice che i personaggi sfuggono al controllo degli scrittori...

- Niente ironia, narratrice. Ok? - le rispose l'autrice un po' spaventata, spegnendo per sicurezza anche il pc.