Serie TV > White Collar
Ricorda la storia  |      
Autore: Night Sins    29/08/2010    3 recensioni
Il federale alzò gli occhi al cielo e sbuffò; quella scena avveniva così di frequente che poteva dire di conoscere ogni sfumatura che poteva assumere il cielo della sua città in qualsiasi periodo dell'anno.
Genere: Fluff | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Neal Caffrey, Nuovo Personaggio, Peter Burke
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
- Questa storia fa parte della serie 'Love is more than just a game for two'
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
Titolo: Rose rosse e mezze verità
Fandom: White Collar
Personaggi:  Charlie Dennell (OC), Neal Caffrey, Peter Burke, Stephen Wright (OC)
Pairing: Peter/Neal, Stephen/Charlie (Peter/El... a discrezione Peter/Neal/El *non abbiamo discusso questo punto* XD)
Rating: G
Genere:  fluff
Avvertimenti: flashfic, slash
Timeline post-serie, un paio d'anni dopo
Spoiler nessuno
Conteggio Parole:  604 (FDP)
Prompt: fiori @ bingo_italia 
Betareader: nessie_sun  ♥ ♥ & ioio10 (per l'IC, è una mano santa ♥)
Disclaimer: "Io scherzo... forse." (cit. A.Costa) // I personaggi non sono miei, ma degli autori e di chiunque ne abbia diritto; tanto meno sono utilizzati a fini di lucro, ma solo per mero piacere personale. 
Note: Chi sono Stephen e Charlie? Sono due OC che appaiono nella fic che sto scrivendo con ioio10. Non erano destinati ad avere un grande ruolo (non Charlie, doveva solo essere un cameriere di passaggio XD), ma scrivendone me ne sono innamorata *O* e ho deciso che era il ragazzo di Stephen! XD
Non dico molto di più perché vi spoilererei la storia (anche se molto dico già in questa fic), ma volevo scrivere ancora su di loro e quindi ecco qui! *___* (E lo rifarò, sicuro! *O*)



Peter e Neal stavano camminando per le strade di New York discutendo del loro ultimo caso, era stato rubato un prezioso quadro da una galleria lì vicina, anche se sembrava un lavoro abbastanza noioso, o almeno niente che Neal avesse voglia di affrontare.
"Non puoi fare solo quello che ti diverte!" sbottò Peter.
"E perché?" domandò lui, provocatorio, andando a bere un sorso del caffé che aveva in mano.
Il federale alzò gli occhi al cielo e sbuffò; quella scena avveniva così di frequente che poteva dire di conoscere ogni sfumatura che poteva assumere il cielo della sua città in qualsiasi periodo dell'anno.
"Su, dai, non litigate", li interruppe una voce divertita alle loro spalle.
I due uomini si voltarono stupiti e impiegarono alcuni istanti prima di sorridere al ragazzo che avevano di fronte. In fondo, era pur sempre passato quasi un anno dall'ultima volta che lo avevano visto, anche se non era cambiato molto da allora, forse appena i capelli un po' più lunghi. Portava con sé un mazzo di fiori, rose rosse per l'esattezza.
"Ciao, Charlie", salutarono.
"Non è il caso di esser sempre nervosi, Thomas. Ops, Peter, giusto?" chiese il giovane, mentre estraeva una rosa dal mazzo.
"Glielo lo dico sempre anche io, ma non mi dà retta", si lamentò Neal facendolo ridere.
"Bisogna essere pazienti," sospirò, "e gentili. Prova a fargli un regalo ogni tanto", continuò passandogli il fiore che aveva in mano sotto lo sguardo serio del federale.
"Non essere geloso", riprese, rivolto a Peter, sorridendogli come aveva già fatto la prima volta che si erano parlati.
L'uomo non tentò nemmeno di fingere di non capire, mentre scuoteva il capo rassegnato, quel ragazzino era più testardo di un mulo, forse addirittura anche più di Neal. Poi all'improvviso si ricordò. "Oh, Stephen..."
Charlie annuì, "Esce oggi, per questo le rose."
"Ecco, questo sì che è un gesto carino", approvò Neal, ma stava guardando Peter che lo osservò male.
"Infatti ho sempre regalato dei fiori a mia moglie", gli rispose a tono.
"Cosa?" domandò il ragazzo, stupito, e Peter gli sorrise indulgente, mostrando la mano sinistra su cui faceva bella figura la vera d'oro.
"Da quasi tredici anni", anticipò ogni sua eventuale domanda.
"Oh", disse soltanto rimanendo ad osservare entrambi per alcuni istanti. "Capisco..." tentò ancora, dopo altri attimi di silenzio e tenne per sé il 'credo' che avrebbe continuato bene la frase. Sapeva che quando li aveva conosciuti stavano lavorando sotto copertura per l'FBI, eppure era convinto seriamente che tra i due ci fosse qualcosa di più del semplice rapporto di lavoro.
"Beh," si riprese scuotendo la testa, "allora una rosa anche per la signora Burke", disse prendendone un'altra e consegnandola al federale.
"Pari porta male", spiegò subito dopo, senza nessuna apparente logica. "E ora devo proprio andare. Spero di incontrarvi ancora, ragazzi. Ciao."
"Ciao."
"Alla prossima!" salutò Neal divertito, mentre Charlie si allontanava, voltandosi poi verso Peter, "Sei stato un po' cattivo con quel ragazzo."
"Gli ho detto la verità, e poi è colpa tua."
"Hai detto mezza verità-"
"Ho imparato da te."
"- e nemmeno in modo gentile", continuò, ignorando la sua interruzione.
Neal sapeva come era fatto e non ci faceva più caso, ma ogni tanto non poteva non rimanerci comunque un po' male.
Peter si fermò di colpo, tanto che il truffatore dovette tornare indietro di un paio di passi per essergli nuovamente accanto; "Cosa c'è?" domandò.
"Scusa", disse serio prima di porgergli la propria rosa.
Neal gli sorrise e poi allungò una mano, che Peter bloccò con la propria prima di attirarlo a sé per baciarlo.


***

Quando Stephen uscì dal carcere, sorrise nel vedere ad accoglierlo il proprio ragazzo e quasi ghignò quando notò i fiori.
"Non ero io quello che li portava a casa?" domandò raggiungendolo.
"Questa volta è un'eccezione", rispose Charlie prima di lasciarsi baciare.



Risposte ai commenti, qui sotto,
   
 
Leggi le 3 recensioni
Ricorda la storia  |       |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Torna indietro / Vai alla categoria: Serie TV > White Collar / Vai alla pagina dell'autore: Night Sins