La carriera

TRAMA:Bella è una ragazza di venticinque anni e dopo tre anni di università e due di specialistica in giornalismo chiede un colloquio alla migliore rivista per adolescenti a New York.
Il suo capo è un ragazzo di trent'anni che ha ereditato la sua fortuna dal padre e si diverte con le segretarie...ma quando vede Bella la assume...sarà per le sue capacità?Oppure sarà una delle tante?
Lei starà ai suoi voleri?Lui la ricatterà?Vi basta solo leggere la fan fiction per scoprirlo...

La felicità è come la sigaretta che hai fra le mani,

 dura solo dieci minuti o anche meno.

Bella's Pov

Non ero nervosa. No...d'altronde fra dieci minuti avrei solo avuto l'incontro più importante della mia vita.
Ero appena uscita a pieni voti dall'università di Seattle e ora avevo lasciato tutti i miei cari sperando di trovare lavoro a New York come giornalista.
Mi sarebbe molto piaciuto avere una rubrica.
Mi piaceva dare consigli....
Indossavo un completo elegante, gonna nera fino al ginocchio con spacco e camicetta bianca poco sbottonata, un trucco molto leggero e i capelli castani raccolti in un ordinato chignon.
Volevo sembrare bella, ma non la solita segretaria da portarsi a letto.
Inoltre non ero nemmeno il genere di persona che mischiava la vita sentimentale con la vita privata.
Mentre bevevo al bar un caffè decaffeinato fissavo continuamente l'orologio.
Non volevo arrivare né in anticipo né in ritardo.
Mancavano ancora venti minuti e per provare a tranquillizzarmi uscii a fumare una sigaretta.
I soliti pensieri le solite paure.
E se non mi prendono? E se non dovessi piacergli? E se il mio curriculum non fosse abbastanza?
Mi torturavo da sola ponendomi domande su domande.
Avevo bisogno di parlare con qualcuno, quindi chiamai mia sorella Jessica.
Trovai immediatamente il numero, era uno di quelli urgenti.
Rispose dopo cinque squilli.
"Pronto?"rispose dall'altra parte la voce assonnata di mia sorella.
"Jess sono agitata..."
"Bella...ma che ore sono?"chiese leggermente infastidita.
"Jess...sono le otto... quasi...stamattina ho il colloquio ricordi?"
"Ah già...dai stai tranquilla tanto lo sai che ti prendono..."
"E se invece non lo fanno?"
"Al massimo andrai in un altro posto...è tanto male come alternativa?"
"No...però.."
"Niente però e niente ma...stai tranquilla...e ora lasciami dormire"
"Okay"dissi ridendo"Buon pisolino"
"Grazie ciao, auguri."
Chiusi il telefono e controllai l'orario.Era ora.
Presi un respiro profondo ed entrai nel grande edificio.
Appena entrai vidi una scrivania con dietro una ragazza vestita in modo elegante, era una dipendente.
Mi avvicinai alla scrivania.
"Mi scusi...avrei un colloquio con il signor Cullen"
"Certamente...lei è la signorina Swan?"
Annuii.
"Mi segua"rispose con un sorriso.
Speravo di essere presa almeno per fare l'assistente poi con gli anni sarei riuscita ad avere il posto che desideravo.
La dipendente mi portò davanti a una grande porta nera con sopra una targhetta con inciso sopra Edward Cullen.
Dopo aver bussato e dopo aver avuto il permesso di entrare la dipendente mi presentò e mi lasciò sola nel grande ufficio con il signor Cullen.
L'ufficio era molto moderno, nessun mobile color legno.
Le pareti erano bianche i mobili erano neri e i due divani che chiudeva a fare una piccola sala d'attesa erano di pelle.
Sopra la scrivania sempre nera, era posizionato un grosso computer dove stava lavorando il mio forse futuro capo.
"Si accomodi pure signorina Swan"
Mi accomodai di fronte al signor Cullen e lo osservai bene.
Era un uomo molto bello, dalla pelle molto chiara e una chioma ramata da perdere il fiato.
Quando sollevò lo sguardo su di me, fu la fine.
Due smeraldi brillanti mi fissarono e rimasi a bocca aperta.
"Allora signorina Swan...mi può dare il curriculum?"
"Certo, mi scusi"
Detto questo gi passai il curriculum che iniziò a sfogliare in silenzio.
Se prima ero agitata ora ero un fascio di nervi.

Edward's Pov

Da quando era entrata avevo già deciso di assumerla, ma non come giornalista...come mia nuova assistente.
Era molto bella, molto fine e soprattutto  molto intelligente da come potevo vedere dal suo curriculum che sfogliavo disinteressato quello che volevo io era totalmente diverso da quello che voleva lei.
Sicuramente essendo una ragazza intelligente, saprà anche cosa dovrà fare per potersi permettere di avere un posto qui...sarebbe stata la solita puttanella.
L'avrei trattenuta per un po' in ufficio giusto per qualche scopata e poi l'avrei licenziata dicendo che non era una brava lavoratrice e soddisfava i bisogni del giornale.
Era da stronzo ma la maggior parte finivano tutte così le assistenti.
Ogni tanto mentre recitavo di avere un serio colloquio con lei lanciavo occhiate maliziose e lei ogni tanto diventava rossa.
Davvero molto bella...
Dopo aver recitato la parte del capo disponibile e pronto ad assumerla terminando il colloquio la lasciai tornare a casa dicendole di farsi dare gli orari dalla segretaria Gianna all'ingresso.
Questo mi ricordava che tra un mese avrei dovuto licenziare Gianna...perchè nonostante fosse bella non riusciva a soddisfare tutti i miei capricci....
Passò una mezz'oretta controllando il procedimento della rivista, quando entrò mia sorella Alice.
Lei lavorava come vice-direttore e si occupava specificamente del reparto moda.
"Hai assunto una nuova assistente?"
"Già...molto bella..."
"Ma non ti fanno pena?"mi chiese con sguardo triste.
"Un po'...mi fa pena quanto siano stupide...ci cascano sempre..."
"A volte mi chiedo se sei davvero mio fratello..."
"Vuoi l'esame del DNA?"chiesi ridendo sotto i baffi.
Mi guardò impaurita aveva il terrore degli aghi.
"No no mi accontento della fiducia..."
Sorrisi"Ci prendiamo un caffè?"
"Va bene"rispose lasciandosi cadere a peso morto sul divano.
Chiamai al telefono della mia segretaria Tanya e le chiesi due caffè.
Tanya si meritava di rimanere non si lamentava, accontentava ogni mio capriccio ed era anche brava nel suo lavoro.
Molto ordinata.
"Allora ragazzi?"
"Quasi quasi mi faccio lesbica...su Edward fammi lesbica!"disse scherzando.
Alice ha ventisei anni è una ragazza un po' strana quindi a volte esce con certe battute che non fanno ridere nessuno...rido solo io perchè mi piace vedere la mia sorellina felice.
Alice è una ragazza che si sente molto sola, ha proprio bisogno di qualcuno che le stia accanto e l'ascolti, per questo parliamo della sua vita privata finchè non arrivano i nostri caffé.
Lascio andare via Tanya dandole una pacca sul sedere, senza nemmeno ringraziarla del caffé.
"Ringraziare no?"
"Cosa la devo ringraziare? E' pagata per farlo!"
"Se è per questo non è nemmeno pagata per venire a letto con te..."
"Bé proprio a letto no..."
"Guarda veramente Edward quando fai queste battute mi cascano le palle..."
"Eh mi dispiace....fratellino"e iniziai a sghignazzare mentre lei sbuffa e si stravacca completamente sul divanetto.
Passai un'altra mezz'ora con Alice a chiaccherare del più e in pomeriggiofinii i soliti lavori le solite rifiniture.
Dopo essere passata anche la domenica stravaccato sul diveno di casa mia
Anche se era sabato sera ero troppo stanco psicologicamente per questa non andai in compagnia di amici per locali.
Passò anche la domenica finchè non arrivò il giorno della nuova assistente...lunedì.
Da oggi cara Isabella inizierà il tuo paradiso in terra.

Eccomiiiiiiiii sono tornata con questa nuova fan fiction!!!Spero vi sia piaciuto come inizio...

Sono aperta a molte idee se volete potete darmi dei consigli...come volete...

Come sono andate le vacanze? tutto bene? ;)

Bé io non costringo nessuno....chi vuole recensisca ...accetto sia commenti negativi che positivi...=)

Buona notte...baci ubRy