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Autore: Christine23_Stella Del Sud    29/08/2010    0 recensioni
Lui annuì in silenzio e poi mi guardò di nuovo.
“Sai che tutto ha un prezzo. Sei sicura che se lui fosse umano le cose cambierebbero? Il vostro rapporto sarebbe perfetto? Lui sarebbe la stessa persona?”
Mi confuse con tutte quelle domande, ma la mia mente pensava solo all’impossibile ipotesi che io e Edward avremmo potuto essere una coppia normale. Non avevo dubbi al riguardo: Edward sarebbe rimasto lo stesso e saremmo stati felici.
“Non capisco queste domande, infondo è impossibile che accada. Comunque sono certa che se io e Edward fossimo una coppia normale non avremmo nessun tipo di problema. Farei di tutto per lui e non tornerei mai indietro nella mia decisione.”
“Faresti di tutto pur di farlo ritornare da te?”
“Certo. Ma questo non è possibile fin quando lui ha la costante paura di uccidermi.”
Mi alzai per andarmene. Era quasi buio e stare a parlare di quelle cose assurde con quel vecchietto era inutile e non avrebbe fatto tornare Edward sui suoi passi.
“Non andartene. Io posso aiutarti a fare quello che vuoi.”
Genere: Commedia, Romantico, Sovrannaturale | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Altro personaggio, Jacob Black, Sorpresa, Un po' tutti | Coppie: Bella/Edward
Note: AU, OOC | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Nessun libro/film
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Prologo

Candele profumate erano poggiate in ogni angolo, decorazioni floreali erano sistemate ad ogni porta o mobile, mentre una musica leggera faceva da sottofondo. Sospirai contrariata, Alice sapeva perfettamente quanto odiassi le feste di compleanno eppure non era riuscita a trattenersi e mi aveva preparato un festeggiamento in grande stile.
Lanciai un occhiataccia all’enorme torta a piani, posta su un piccolo tavolino, attorniato da pacchi di diverse forme e dimensioni, ovvero i miei regali. Quando quella parola si formò nella mia mente, avrei voluto aprire la porta di casa Cullen e scappare, io odiavo i regali, forse ancor di più delle feste! Due braccia forti mi circondarono la vita e io mi appoggiai subito a quel petto di marmo, con un sorriso. Edward era l’unica cosa per cui avrei fatto di tutto, anche subire quel supplizio e ricevere dei regali.
<< E’ davvero tragico per te sopportare tutto questo, vero? >> mi sussurrò in un orecchio.

Annuii ma non dissi una parola. Come al solito la vicinanza del mio vampiro mi stordiva completamente.
<< Bella, vieni qui e cominciamo ad aprire i regali! >>

La famiglia Cullen al completo si era posta dinnanzi a me ed Edward. Io li osservai timidamente, mentre loro in posa, tutti vicini, come in una foto familiare mi osservavano con sorrisi divertiti.
Sospirai di nuovo ed Edward mi sospinse leggermente con un sorriso, per far si che afferrassi la prima scatola che Alice mi porgeva.
Il regalo era da parte di Emmett, ovvero un autoradio, risi a quel dono e presi un altro pacchetto, più piccolo del primo. Feci per scartarlo, ma qualcosa andò storto e mi tagliai un dito.
Cominciai a sudare freddo, non per un misero taglietto, ma per ciò che questo avrebbe comportato. Il tutto successe nell’arco di pochissimi secondi. Feci in tempo ad incrociare gli occhi neri e affamati di Jasper e il suo movimento improvviso per potermi prendere e poi fui sbalzata da Edward di qualche metro, fino a scontrarmi con i piatti posati sul mobile. Il dolore al braccio si fece subito sentire, a causa del più ampio taglio, dovuto ai pezzi rotti dei piatti che avevo colpito, ma la mia più grande necessità era vedere Edward. Lo trovai nella stessa posizione di prima, lo sguardo addolorato e ferito, mentre osservava il lungo taglio al mio braccio, che mi ero inferta quando mi aveva spinto. Sapevo che si sentiva in colpa, ma non era di certo sua e nemmeno mia. Era stato solo un incidente ed ero pronta a catalogare tutto e andare avanti come se niente fosse successo, ma lessi nel suo sguardo una ferrea determinazione che mi fece temere il peggio.
Stavo per dire qualcosa quando Carlisle venne a controllarmi la ferita e fece cenno a Edward di uscire. Ci scambiammo un breve ma intenso sguardo. Sapevo che lui avrebbe voluto rimanere con me, ma non ci sarebbe riuscito. Era già tanto quello che faceva ogni giorno, non potevo chiedergli anche questo.
Andò via distrutto dall’impotenza del momento e io mi abbandonai alle cure di Carlisle, che dopo avermi portato nel suo studio e avermi medicato, mi lasciò alle cure di Edward che mi attendeva fuori.
Lentamente mi avvicinai a lui, ma non mi dette il tempo di dire o fare nulla che entrò nel mio Pick Up e mise in moto. A me non rimase altro che salire in silenzio e aspettare che lui dicesse qualcosa, ma questo non avvenne se non quando ci trovavamo davanti la casa di Charlie.
Non seppi spiegarmi il perché ma sapevo che quello era un addio. Quando se ne andò sentivo che lui si era convinto di qualcosa e temevo che fosse l’idea di lasciarmi definitivamente.
Tutti i miei peggiori propositi si avverarono, quando un giorno mi chiese di seguirlo nel bosco. Dopo avermi detto che andava via con la sua famiglia, mi abbandonò lì e sparii nel fitto dea foresta.
Mi accasciai a terra e mi abbandonai nel mio dolore. Non volevo che mi lasciasse, ma non ero riuscita a convincerlo. Le nostre nature ci dividevano e spesso mi ritrovavo a pensare che avrei voluto conoscerlo e amarlo quando era ancora umano, in modo da non patire tutte quelle sofferenze. Peccato che tutto ciò era impossibile.
<< Ragazzina. >>
Mi sollevai piano nel sentire la voce di un anziano signore, rivolgersi senza ombra di dubbio a me. Appoggiai la schiena all’albero che avevo vicino e guardai confusa un signore anziano, seduto su un tronco d’albero spezzato.
Con la manica del cappotto mi asciugai il viso dalle lacrime e lo osservai in silenzio. Che ci faceva quel vecchietto lì?
<< Soffri per amore? L’hai sempre saputo che quel vampiro ha la testa dura come la roccia. >>
Come faceva a sapere che Edward era un vampiro? Aveva assistito a tutto ciò che era successo? Stavo per parlare ma il vecchietto si alzò, sostenendosi con un bastone e mi si avvicinò.
<< Dimmi a cosa pensi. Cosa vorresti in questo momento. >>
Mi guardò a lungo e io risposi senza pensare.
<< Vorrei che la persona che amo sia della mia stessa natura, in questo modo non mi avrebbe lasciato. >>
Lui annuì in silenzio e poi mi guardò di nuovo.
<< Sai che tutto ha un prezzo. Sei sicura che se lui fosse umano le cose cambierebbero? Il vostro rapporto sarebbe perfetto? Lui sarebbe la stessa persona? >>
Mi confuse con tutte quelle domande, ma la mia mente pensava solo all’impossibile ipotesi che io e Edward avremmo potuto essere una coppia normale. Non avevo dubbi al riguardo: Edward sarebbe rimasto lo stesso e saremmo stati felici.
<< Non capisco queste domande, infondo è impossibile che accada. Comunque sono certa che se io e Edward fossimo una coppia normale non avremmo nessun tipo di problema. Farei di tutto per lui e non tornerei mai indietro nella mia decisione. >>

<< Faresti di tutto pur di farlo ritornare da te? >>

<< Certo. Ma questo non è possibile fin quando lui ha la costante paura di uccidermi. >>
Mi alzai per andarmene. Era quasi buio e stare a parlare di quelle cose assurde con quel vecchietto era inutile e non avrebbe fatto tornare Edward sui suoi passi.
<< Non andartene. Io posso aiutarti a fare quello che vuoi. >>
Sorrisi a quell’uomo e lo salutai con un gesto della mano.
<< E’ impossibile. >> mormorai.
<< Vedremo… i desideri a volte si avverano. Basta esprimerlo con la vera voglia che esso si esaudisca e soprattutto formularlo nel modo corretto. >>
Mi fermai di botto e mi voltai.
<< Ma cosa dice? Per ciò che desidero non basterà un desiderio, ma un incantesimo! >>
<< Appunto! >> disse ridendo e io lo guardai scettica.
Inconsapevolmente formulai il desiderio che costantemente mi ossessionava, ovvero che Edward fosse umano come me, per condividere una vita serena.
All’improvviso cominciò a girarmi la testa e sentii dire qualcosa sotto voce da quell’ambiguo signore. Credetti che mi sarebbe passato a breve e che era solo frutto della mia stanchezza, ma la vista cominciò ad offuscarsi sempre di più, mentre nella mente rimbombava solo il sussurro di quell’anziano. Mi accasciai a terra e in pochi secondi mi ritrovai nel buio più assoluto.

***


<< Kristen, sei pronta? >>
Sbuffai e mi alzai dalla sedia in tela, dove ripassavo la scena che avrei dovuto girare con Taylor. Il tutto doveva venirmi semplice e naturale in quanto era il mio ragazzo nella vita reale, ma non riuscivo proprio a farmi andare giù quella scena.
Mi ritenevo una stupida. Taylor, nei panni di Jacob, mi avrebbe solo dovuto baciare ma io non ne avevo proprio voglia. Che diavolo mi capitava? Era forse perché mi ero stufata del mio fidanzato? No… ero solo stanca. Sicuramente. Le cose con Taylor non andavano più bene, o forse non lo erano mai andate, ma dovevo tenere duro. Era il mio lavoro e fortunatamente stavamo girando Eclipse. Massimo due film e la saga finiva. Sì… ma si suppone che Taylor nella mia vista rimanesse…
Avevo ormai capito che non era più il ragazzo di una volta, simpatico e dolce. Con il successo era del tutto cambiato, si sentiva già un divo di Holliwood e superiore agli altri.
<< Tesoro! >>
Sentii Taylor chiamarmi e mi indisposi ancora di più. Perché diavolo mi chiamava? Non bastava la mia assistente a starmi dietro?
Sbuffai ancora una volta e mentre raggiungevo la troupe per girare la scena, qualcuno mi venne addosso facendomi quasi cadere a terra. Se possibile, mi arrabbiai ancora di più, maledicendo quella giornata che sembrava non voler finire più.
<< Scusami Kris, non ti avevo vista. >>
Robert mi teneva tra le sue braccia e io guardai i suoi occhi azzurri, liberi dalle lentine, di cui tanto si lamentava.
<< Certo che tu e Bella siete proprio uguali! Due sbadate uniche! >>
<< Tu invece hai dei buoni riflessi, proprio come Edward. >>
<< Ci hanno scelto bene, allora! >>
Mi sorrise e andò via. Lo guardai camminare in quel suo strano modo e sorrisi anch’io, per la prima volta in quella giornata. Nonostante tutto quello che si diceva in giro io e Rob eravamo soltanto amici. C’era un bel feeling ma tra noi c’era solo una buona amicizia.
Per un attimo desiderai di essere Bella. Lei era certa del suo amore per Edward, nonostante la presenza di Jacob. Era certa delle sue scelte e andava contro tutto e tutti pur di raggiungere il suo scopo. In qualche modo era molto più forte di me.
Viveva in un mondo tutto suo ed era felice di ciò che aveva. Io invece ero sempre in cerca di qualcosa che nemmeno sapevo e forse non l’avrei mai saputo.
Mentre ero concentrata nel desiderio di essere per davvero Isabella Swan, venni richiamata di nuovo. << Allora Kristen, ti muovi? >>
Stavolta anche il regista mi richiamò e io mi affrettai a raggiungerli. Qualcosa però andò storto, all’improvviso ebbi un capogiro e prima che riuscissi a capire cosa stesse succedendo non vidi né sentii più nulla.






Note Autrici: Salve, popolo di EFP, come avete visto dal nick combinato, siamo Stella Del Sud e Christine23. Abbiamo pensato di fare un account che condividiamo etrambe per poter postare le storie scritte da noi due.
Questa storia è nata dall’idea di Christine23, l’idea mi è subito piaciuta e quindi eccoci qui! Speriamo che la storia vi piaccia, fateci sapere cosa ne pensate, per noi è di vitale importanza!
Un bacio a tutti….
Christine23 e Stella Del Sud.

  
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