Per voi,
amici miei
Sono ormai anni che me lo chiedo: Perché sono così egoista
da voler rimanere qui, anche se metto in pericolo tutti i miei amici?
Vorrei solo essere felice, essere amato e dimenticare
tutto..
Ma non posso..
Già troppi anni ho finto di vivere una vita normale..
Ma ora è arrivato il momento di andarmene.. È da settimane
che ci penso.. e oggi è il giorno giusto..
Scendo dal baldacchino e mi guardo intorno.. ecco i miei
compagni di stanza che dormono.. Neville, Dean, Seamus e.. Ron.. già, Ron.. il
mio miglior amico.. vorrei svegliarlo e dirgli addio ma non posso.. vorrebbe
fermarmi..
Cammino silenzioso nella stanza e mi dirigo verso la porta.
sull’uscio mormoro:-Addio amici miei.. grazie di tutto- ed esco.
Percorro gli scalini e mi ritrovo nella Sala Comune. Nessun
rumore.. questo vuol dire che è vuota.. bene.
Mi avvio verso il Buco del ritratto ma, proprio mentre gli sono di
fronte, una vocina assonnata giunge da una poltrona.
-Harry?- cavolo, è Hermione.. e adesso? Mi volto ma rimango fermo
vicino all’uscita.
-Harry cosa stai facendo? Dove stai andando?- domanda, già più
sveglia, la mia amica mentre si alza.
-Niente Herm.. sto solamente andando a fare un giro..-
non so se è il mio tono o il mio sguardo ma sta di fatto che la
vedo subito preoccuparsi.
-Harry dimmi la verità.. cosa stai per fare?- domanda ancora.
Le sorrido –Sai Herm.. in tutti questi anni tu sei l’unica che mi
ha sempre capito.. anche solo con uno sguardo..-
-Harry.. ma cosa?- domanda Hermione con tono sempre più
preoccupato.
-Mi mancherai.. addio- detto questo esco di fretta
dal Buco del ritratto e corro per i corridoi.
Dietro di me l’urlo di Hermione. Continua a chiamarmi,
mi dice di fermarmi.
Ma io non l’ascolto. Continuo a correre.
Eccolo, li in fondo: il Portone.
Un colpo secco e si spalanca. Lo oltrepasso. Sono fuori. Lo
richiudo dietro di me.
Altre urla..
Hermione deve aver svegliato anche gli altri.
Sono nel parco e osservo Hogwarts. Pian piano si sta illuminando:
segno che si sta risvegliando.
Da sempre è stata la mia casa. Mi ha accettato
quando ero solo un bambino impaurito e mi accolto tra le sue mura. Con
gli anni mi ha visto crescere. Ed ora è testimone di questo mio
atto.
Non sto fuggendo; non sono un vigliacco.
Me ne sto andando dai miei cari per non metterli in pericolo.
Questa è la mia guerra, non la loro. Sono io che devo
crescere e accettare il mio destino, non loro.
Ora le urla mi giungono alle orecchie più forti,
accompagnate da pianti.
Un rumore forte: hanno aperto il Portone.
Una brezza sfiora il viso triste di Harry mentre osserva
l’entrata.
Eccoli lì, i veri amici: Hermione, Ron, Ginny, Neville e Luna. Schierati in un muto
dolore tra le urla degli altri.
Guardo per l’ultima volta l’imponente castello che mi sovrasta e
mi giro ed inizio nuovamente a correre. Non mi volto più indietro.
Non posso vedere l’inutile tentativo dei professori di
inseguirmi per fermarmi.
Sono ai limiti della Foresta, ora.
-Per tutti voi, amici miei. Grazie di tutto quello che avete fatto
per me. Addio- urlo.
L’ultima parola rimbomba nella raduna anche quando giro su me stesso e con un “crack” sparisco.
Piccola ma triste One-shot su Harry Potter.
Stavo pensando al capitolo della mia Long fiction quando mi è
venuta in mente questa storia.
È molto triste, lo so; ma mi è uscita così.
Spero che a voi sia piaciuta..
Mi lasciate un commentino?
Grazie =)