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Autore: Lagunarock_    29/08/2010    2 recensioni
-Posso farti una domanda?- sussurrò il ragazzo. -Certo dimmi pure- Non capiva il senso di quella richiesta così inopportuna in quel momento. -Tu sei innamorata di me, vero?- Il dado era tratto, il cuore gli iniziò a battere all’impazzata. -Cosa..?- Non sapeva cosa dire. -Rispondimi ti prego!- Ron non resisteva più. -Si..- Distolse lo sguardo. –Guardami in faccia e ridillo.- Non sono un'esperta del mondo di Harry Potter ma amo particolarmente la coppia Ron/Hermione. Spero sia di vostro gradimento. Commentino?
Genere: Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Harry Potter, Hermione Granger, Ron Weasley | Coppie: Ron/Hermione
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Sempre mia,sempre tua

Perché? Ancora una volta ti sei dimostrato per quello che sei: uno stupido!

Ronald Wesley sei un emerito imbecille.

Ma qui la vera stupida sono io, che mi sono innamorata di te, che avvampo quando le nostre mani si sfiorano, che sorrido quando ti vedo sbuffare sopra i libri, che ti fisso appena ti volti e che ti punzecchio sempre perché mi piace sentire il suono della tua voce.

Questo non serve a niente però: per te sono solo la tua migliore amica, quella che ti aiuta in pozioni e con cui vai a vedere le partite di Quidditch.

Diamine non riesco nemmeno ad arrabbiarmi con te! Ogni volta finisco per perdonarti, tornare nel mio limbo di solitudine e immaginarti ad amarmi, a starmi vicino in ogni momento e a stringermi nelle notti di pioggia come queste.

Da una piccola discussione siamo arrivati a questo!

 

-Se pensi questo di me allora non dovresti avermi come amico!- Le urla di Ron provenivano dalla sala comune del Grifondoro.

-Ron non fare il bambino! Sai benissimo che ho detto quelle cose perché ero di cattivo umore!-

- Certo, quindi tu saresti andata a cercare Lavanda e le avresti detto quelle cose su di me solo perché avevi bisogno di una vittima su cui sfogarti? Andiamo Herm lo sappiamo benissimo tutti e due che non sei fatta così! L’hai fatto perché quelle cose le pensi davvero,ma non avendo il coraggio di dirmele hai cercato qualcuno che l’avrebbe fatto al posto tuo!-  Il ragazzo fece qualche passo e si ritrovò a due palmi dal volto imbronciato e rabbioso di Hermione.

-Ronald per favore smettila, lo sai benissimo che sei il mio migliore amico! Non potrei mai!- Hermione ormai era esasperata.

- Ah certo quindi per quale motivo avresti dovuto dire a Lavanda che “è uno stupido maghetto da quattro bicci” e che “ presto ti lascerà come ha fatto con tutte le altre” !?- Ormai Ron aveva perso la pazienza.

Hermione si ammutolì poi dopo un breve respiro rispose –Non ha importanza il perché, ero furiosa con Lavanda tutto qui.-

-E perché avresti dovuto essere arrabbiata con Lavanda se neanche vi siete mai parlate prima d’oggi?-

-Motivi personali.-

-Ecco lo stai rifacendo! Ogni volta che ti si chiede qualcosa ti chiudi a riccio! Come si può parlare con te se eviti le domane?!?-

-Basta Ronald,sono stanca voglio andare in camera-
-Ah certo ora la signorina so-tutto-io è stanca perché non riesce a sostenere una conversazione con un sempliciotto come me! Vai pure a riposarti, sai quanto me ne importa di te e del tuo carattere asociale e da prima donna!-

-RONALD WESLEY ORA BASTA!-

-Oh mi perdoni signorina Granger se l’ho offesa! Non era mia intenzione infierire sui suoi nervi già abbastanza tesi! La verità è che sei soltanto una ragazzina viziata,abituata ad avere sempre il massimo, che non ha il coraggio di dire apertamente quello che pensa e che si crede migliore degli altri! Ora sono io che ti chiedo di andartene! Mi sono stufato di te, puoi anche andare dove ti pare e cercarti un altro amico,per quanto riguarda me Lavanda potrà occupare facilmente il tuo posto!- 

Dopo questa ultima affermazione Ron, che ormai aveva le orecchie a fuoco ,e dopo uno sguardo carico di rancore uscì dalla sala comune correndo,lasciando Hermione lì, ferita e con gli occhi lucidi.

 

Dopo la discussione la ragazza si era chiusa in camera, non aveva permesso nemmeno alle sue compagne di stanza di entrare. Si era tolta la divisa, si era sdraiata sul letto e aveva dato sfogo alle sue lacrime, aveva lasciato che le piccole goccioline d’acqua salata uscissero finalmente dai suoi occhi lucidi per tentare di alleggerire il peso che le attanagliava il cuore.

Fuori pioveva e il ticchettio della pioggia sulla finestra creava un ritmo rilassante e continuo.

-Forse ha ragione Ron, sono solo una ragazzina. Non avrei dovuto fare quello che ho fatto.- Hermione era fortemente in contrasto con se stessa: da un lato sapeva di aver sbagliato, ma vedere lui e quella specie di sanguisuga sbaciucchiarsi fino alla nausea e sussurrarsi paroline dolci nel cortile della scuola aveva fatto scattare in lei una molla impossibile da fermare, che l’aveva completamente mandata fuori di testa.

In un attimo si era ritrovata davanti a Lavanda,nel corridoio del secondo piano,a urlare addosso alla povera strega tutta la sua frustrazione e gelosia, si perché oramai Herm lo sapeva: era gelosa marcia, come nessuna donna lo era stata mai prima di lei.

Dopo il pianto liberatorio la ragazza si era addormentata, stremata da quelle emozioni che le spaccavano il cuore. 

 

Intanto nel cortile della scuola gli studenti potevano assistere ad un’altra discussione molto accesa.

I due interlocutori erano Ron ed Harry.

-Diamine Ron stavolta hai esagerato! Pensa a come si sentirà Herm adesso!- Harry difendeva la sua amica a spada tratta.

-Oh Harry non venire a farmi la predica! Non m’importa come si sente miseriaccia! Sai anche tu quello che ha detto di me a Lavanda eppure la difendi!- Ron era rosso di collera.

-Ti sei posto almeno la domanda “perché l’ha fatto?” eh?-  Disse il moro.

- Perché dovrei farmi dei problemi io eh? Lei ha detto quelle cose su di me, non mi serve una spiegazione perché la so! Ha detto quelle cose semplicemente perchè le pensa ma non aveva il coraggio di dirmele!- Sbraitò il rossino.

- Herm ha ragione quando dice che sei veramente ottuso! Non ti è venuto minimamente in mente che l’abbia dette proprio a Lavanda per allontanarla da te?!- Orami l’aria si poteva tagliare con un coltello.

- E perché avrebbe dovuto allontanarla? Cose le importa a lei del mio rapporto con Lavanda?-

- Oh Cristo bisogna spiegarti tutto! Non te ne sei mai accorto mentre amoreggiavi senza ritegno con Lavanda davanti a lei,che Herm era gelosa marcia?-

-E perché mai dovrebbe essere gelosa di Lavanda?- Niente, il rosso non capiva, era come parlare a un muro, l’unica soluzione era dire le cose chiare e tonde.

-Perché è innamorata di te idiota! Di te e solo di te! Perché mai avrebbe dovuto sennò? Devi essere cieco per non essertene accorto finora!-

Ron sgranò gli occhi fino all’inverosimile. Possibile che la sua migliore amica fosse innamorata di lui? Possibile che la sua Herm ricambiasse i sentimenti che lui aveva cercato di sopprimere perché non ricambiati?

-Ora vai da lei e chiarisci, e molla quell’oca di Lavanda Brown!-

Ron non perse tempo: corse,corse su per le scale a rotta di collo, si fiondò oltre la sala comune di Grifondoro e arrivò tremante davanti alla porta della sua fanciulla dagli occhi dorati.

 

 

Si era svegliata da poco. Sentiva ancora le lacrime scivolarle sulle gote. Non era più tempo di piangere, ora doveva alzarsi, ricomporsi e chiedere scusa a Ron per quello che aveva detto..

Si alzo lentamente,quasi meccanicamente. S’infilò la divisa e si avvio per aprire la porta della sua stanza, ma in quel esatto momento la serratura scattò, aperta da qualcun altro.

 

Ron ed Hermione si ritrovarono l’una di fronte all’altra. La ragazza cercò di nascondere il viso e gli occhi arrossati. Il ragazzo aveva il fiatone e le guance rosse per il calore.

Lentamente Ron si riprese, si avvicino ancora di più, chiuse la porta e la scrutò a lungo.

Possibile che fosse vero? Sono nei suoi sogni Herm era innamorata di lui. Non gli restava altro che chiedere ormai.

-Herm, scusami ti prego non avevo il diritto di urlarti contro..non ti meritavi tutto questo..-

-Tranquillo Ron, è anche colpa mia..- la ragazza sollevò lentamente gli occhi verso il suo interlocutore.

-Posso farti una domanda?- sussurrò il ragazzo.

-Certo dimmi pure- Non capiva il senso di quella richiesta cosi inopportuna in quel momento.

-Tu sei innamorata di me, vero?- Il dado era tratto, il cuore gli iniziò a battere all’impazzata.

-Cosa..?- Non sapeva cosa dire.

-Rispondimi ti prego!- Ron non resisteva più-

-Si..- Distolse lo sguardo. –Guardami in faccia e ridillo- Voleva esserne sicuro.

-Si Ronald Wesley sono innamorata di te dal primo giorno che ti ho visto su quel treno!- Aveva il fiato corto per lo sforzo di quella rivelazione. Ancor più stupefacente fu la risposta.

-Anch’io, dal primo giorno, dal primo momento, dal primo istante in cui mi hai guardato, dalla prima parola che mi hai detto, dal primo sorriso che mi hai regalato e dal prima libro che mi hai tirato in testa- Sorrideva, non poteva crederci. Hermione, la sua Hermione, era innamorata di lui!

La ragazza aveva gli occhi sbarrati, lo fissava come se fosse uno squlibrato. Dopo parecchi minuti, nei quali si erano fissati intensamente,la verità si diffuse il lei,un calore sconosciuto si era impossessato di lei. Quello di chi è amato e ricambiato.

-Ron..- sussurrò flebilmente –Sshh non è più il momento di parlare, è bastato il tuo sguardo-

Il ragazzo si avvicinò lentamente, con passi calibrati. Presto si ritrovò a due centimetri dal viso della ragazza. Si sporse su di lei, chiusero contemporaneamente gli occhi. Un bacio, un bacio al sapore di conquista, di vittoria, di passione e d’amore. Uno di quei baci passionali, forti e incredibilmente travolgenti.

Si staccarono dopo molti minuti, non riuscivano più a fare a meno dell’altra.

-Per sempre mia.- Sussurrò Ron mentre la stringeva forte.

-Per sempre tua- Rispose Hermione

Quella piccola promessa scambiata da due cuori puri, un amore appena nato, ma forte perché basato sull’amicizia, un amore da scoprire.

 

Noi immensamente noi
condividiamo tutto sai
anche questa nostra gioia strana
che stranamente noi
ci fa stare insieme...

 Gianluca Grignani,Sei sempre stata mia

  
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