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Autore: Semplicemente G    30/08/2010    2 recensioni
Questa One - Shot è la continuazione di ciò che secondo me è successo dopo Che Charlie ha chiesto ad Amita di sposarlo, alla fine dell'ultimo episodio della quinta stagione. Speri di avervi incuriosito...
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Alan Eppes, Amita Ramanujan, Charlie Eppes, Don Eppes
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Marry Me - Numb3rs

Marry Me

 

“You know I love you so much.”

“I love you too.”

“Amita... will you marry me?”

 

 

- Sai che ti amo tantissimo. - disse Charlie stringendola tra le braccia.  

- Ti amo anch’io. – sussurrò Amita appena Charlie ebbe finito di parlare. Lui si allontanò un po’ da lei e le si inginocchiò di fronte. Dalla tasca della giacca che indossava estrasse una scatolina blu e la aprì rivelando un anello d’oro bianco con un piccolo diamante sulla sommità.   

- Amita Ramanujan... mi vuoi sposare? – chiese Charlie guardando gli occhi lucidi di lacrime della donna che aveva di fronte.

- Io... certo che ti voglio sposare, Charlie Eppes. – lui tirò fuori l’anello e glielo infilò al dito. Quasi non fece tempo ad alzarsi che Amita gli gettò le braccia al collo, con lacrime di gioia che le rigavano il viso. Charlie la strinse a se, inspirando il profumo dei suoi capelli.

- Shh, non piangere. Non piangere. –

- Non ce la faccio. – balbettò lei scossa dai singhiozzi. Si staccò un po’ dal suo abbraccio e lo baciò. Poco dopo si separarono e Amita poggiò la testa sulla sua spalla, chiudendo gli occhi.

- Non sai quanto sono felice che tu mi abbia detto di si. – sussurrò Charlie stringendola un po’ di più.

- E tu non sai quanto sono felice io di averti detto di si. – mormorò Amita in risposta.

- Amita Eppes. Suona bene. –

- È perfetto. – concordò lei.

– Come dirai a tuo padre che ti sposi con me? – chiese curioso Charlie.

- Non ho la più pallida idea. E tu? – domandò Amita.

- Forse non dovrò dirglielo troppo direttamente, ci sono l’ottanta per cento delle possibilità che svenga. – Amita ridacchiò.

- Prima o poi dovremo dirglielo. –

- Meglio prima che poi. Se ti dicessi ora, cosa mi risponderesti? – sorrise Charlie.

- Che forse sarei anche pronta. –

- Allora andiamo? – propose Charlie alla sua fidanzata tendendole il braccio. Amita si appese al suo braccio e intrecciò la sua mano con quella di Charlie.

- Certo. – i due fidanzati camminarono sotto il cielo stellato fino ad arrivare alla macchina. In venti minuti arrivarono a Casa Eppes. Charlie e Amita si fermarono un attimo sulla soglia. L’uomo prese un bel respiro e infilò le chiavi nella toppa, girò e aprì la porta. Alan e Don erano stravaccati sulle poltrone del salotto, con in mano due birre.

- Ehi, Charlie, Amita. Volete una birra? – chiese Don non appena li vide.

- No, grazie Don. Veramente volevamo dirvi una cosa. Io e Amita ci sposiamo. – disse Charlie tutto d’un fiato. Don e Alan di immobilizzarono sul posto.

- E meno male che non dovevi dirglielo troppo direttamente. – gli sussurrò Amita, appesa al suo braccio.

Il primo dei due a riprendersi fu Don.

- Beh, cosa si dice in queste situazioni... Congratulazioni! – Don si alzò andando ad abbracciare sia Charlie che Amita. Intanto Charlie scrutava preoccupato suo padre, che ancora li fissava con la bocca aperta.

- Papà? – provò a chiamarlo Charlie. – Papà? –

- È una notizia... fantastica! Scusate ho avuto un attimo. Ben venuta in famiglia Amita! – disse Alan riprendendosi dal suo stato di semi-shock e alzandosi in piedi. Andò ad abbracciare la futura nuora con calore e poi strinse il figlio. – Oh, sono molto contento per voi! Mamma sarebbe contentissima, Charles. – disse Alan. I suoi occhi si velarono per un attimo di tristezza.

- Lo so. – mormorò lui.

- Chi lo sa a parte noi? –

- Nessuno. – rispose Amita.

- Sarà il caso di dirlo a Larry, Megan, Colby, David, Liz... – disse Don appoggiandosi allo schienale della poltrona.

- Domani potremo fare una cena con tutti quanti qui da noi, no papà? – chiese Charlie al padre che fissava lui e Amita.

- Certo. È perfetto. Mi occupo io di tutto. Non vi preoccupate. Faccio tutto io. – propose Alan.

- Sei sicuro, papà? – chiese Charlie con molti dubbi in testa.

- Al cento per cento. – rispose allegro Alan. – Ti fermi qui, Amita? – lei fissò per un momento Alan ad occhi sbarrati, poi si ricompose e gli sorrise.

- Se non disturbo... –

- Ma figurati, cognatina. Ormai sei di casa! – disse Don tornando a sedersi con la sua birra.

- Ti accompagno a casa per prendere le tue cose. – propose Charlie ad Amita sorridendole dolce.

- Va bene, grazie. Ci vediamo dopo. – aggiunse salutando Don e Alan che risposero con un cenno. Mentre Charlie e Amita uscivano Alan si risedette sulla poltrona davanti alla partita di Basket, che ormai nessuno più guardava.

- Così Charlie si sposa... non me lo sarei mai aspettato da lui. – disse Don mentre sorseggiava la sua birra.

- Per un attimo sono rimasto scioccato. Non pensavo prendesse così la decisione. Sono contento per lui. Si vede lontano un miglio che è innamorato di Amita e anche lei. –

- Beh, sai dopo quello che è successo oggi, il rapimento di Amita. Hai visto com’era distrutto Charlie. Credo che stia facendo la cosa migliore. Per lui è importante. –

- Si, ha sempre avuto un po’ di problemi nel relazionarsi con la gente. Poi ha trovato in Larry e Amita degli amici, poi il suo rapporto con lei si è trasformato. Ora è felice. – rimasero un po’ in silenzio a fingere di guardare la partita, perchè entrambi erano immersi nei loro pensieri.

- Come va con la squadra? – chiese Alan al figlio.

- Bene, molto bene. Siamo veramente uniti. Lavoriamo bene insieme Domani dico a tutti di venire a cena. Ovviamente lascerò a Charlie il piacere di dire a tutti che si sposa. Non vedo l’ora di vedere la faccia di Colby e David quando glielo dirà. – rise Don alzandosi dalla poltrona per andare a prendersi un’altra birra. Charlie e Amita tornarono dopo una mezz’ora armati di valigia e borsone.

- Cos’è, avete prosciugato l’appartamento? – scherzò Don facendo un po’ arrossire Amita di vergogna.

- Ah, ah, ah. Simpatico Don. – disse sarcastico Charlie. – Vieni andiamo a portare le valigie. – sussurrò Charlie alla fidanzata.

- Certo. Aspetta che ti aiuto. – disse la ragazza afferrando la valigetta più piccola e cominciò a salire la scale verso la camera di Charlie. Lui lanciò uno sguardo di disapprovazione al fratello, che rispose con una risata. Charlie seguì Amita nella propria camera, con la finestra sul laghetto. Lei era lì vicino alla finestra, bella come sempre. Charlie le si avvicinò piano, di soppiatto e le cinse da dietro la vita con le braccia. Amita sussultò, ma si ricompose subito, coprendo le mani di Charlie con le sue.

- Amita? Cosa c’è? Lascia stare Don, mi prenderà in giro per tutta la vita. Non devi preoccuparti di lui. – cercò di rassicurarla Charlie poggiandole il mento sulla spalla.

- No, non era per Don. Stavo pensando ai miei genitori. Ho un po’ paura di come la prenderanno. Erano molto contenti del fatto che stessimo insieme, ma hanno già cercato di combinarmi il matrimonio e io non voglio. – sussurrò lei con una profonda preoccupazione. Charlie scosse quasi impercettibilmente il capo.

- Se vuoi uso la teoria dei giochi e cerco di ottenere matematicamente la loro reazione. – scherzò Charlie. – Sto scherzando. Credo che non ci sia bisogno che ti preoccupi così tanto. Credo che saranno felici. –

- Lo pensi veramente Charlie? – disse Amita girandosi verso di lui.

- Certo che lo penso senno non te lo avrei detto, no? – sorrise Charlie poggiando la sua fronte su quella della sua futura moglie.

- A proposito dei miei genitori, mi chiedevo... si, insomma, quando.... – balbettò Amita molto imbarazzata. Charlie le posò un dito sulle labbra per zittirla. 

- Scegli tu la data. Voglio solo che tu sia felice. Dove, quando, come. A me andrà benissimo. – Charlie capì immediatamente cosa volesse dire Amita. Era timida quanto lui e certi discorsi la imbarazzavano.

- No, Charlie. Non sono solo io che mi devo sposare. Siamo io e te. Noi. Decideremo insieme. Comunque volevo chiederti se avevi uno straccio d’idea di quando potevamo... sposarci. –

- Anche domani. – scherzò Charlie facendo impallidire Amita. Poi vide che lui sorrideva e riprese il suo colore normale.

- Non scherzare, Charlie. – lo riprese per finta Amita.

- Ne riparliamo con più calma magari domani, va bene? – disse Charlie dolcemente accarezzandole una guancia. Lei annuì. – Vieni, ti spiace se scendiamo? – chiese lui sciogliendosi dall’abbraccio.

- No, anzi. Le valigie le sistemo domani mattina. – Charlie la prese per mano e tornarono in salotto, dove Don e Alan stavano ancora guardando la partita. Lui si sedette sul divano trascinando Amita con se.

- Sai Charlie, mi sembra ieri che tu e Don correvate nel giardino rincorrendovi per un ennesima litigata. – rise Alan indicando i fratelli Eppes. Don e Charlie ridacchiarono sottovoce. Rimasero tutta la sera a parlare di quando erano piccoli Don e Charlie, facendoli imbarazzare molto.

Era notte fonda quando Charlie, Don, Alan e Amita andarono a dormire.

- Buona notte. – salutò Alan.

- Buona notte. – risposero gli altri.

- Ah, Don. Domani passeremo all’FBI per invitare tutti a cena. – aggiunse Charlie prima di entrare in camera sua.

- Per... fetto. – disse Don tra uno sbadiglio e l’altro. – Non so se ci sarà anche Liz, si è presa un giorno di permesso per andare a trovare i suoi genitori. A Jacksonville, credo. Ricordati di avvertire Larry. –

- Cosa credi che mi dimenticherei del mio migliore amico? - scherzò Charlie.

- Non credo, ma meglio essere previdenti. - Don fece un leggero cenno a mo’ di saluto e aprì la porta. Anche il fratello entrò nella sua stanza. Amita era già sotto il leggero lenzuolo azzurro, profondamente addormentata. Charlie sorrise. Facendo molta attenzione a non fare rumore le si avvicinò. Si chinò su Amita per posarle un leggero bacio sulla testa.

Era sicuro: aveva fatto la scelta giusta.

 

Salve a tutti!!

Allora, ho scritto questa FanFiction su Numb3rs il 19 settembre 2009, dopo aver guardato la quinta serie su Internet in inglese....

Ammetto che non avevo capito quasi niente, ma l'ultima parte.... eccome se l'avevo capita...

Così è nata questa FanFiction... Ho aspettato fino alla fine della quinta serie e ora mi sono decisa di condividerla con voi....

Le prime parole, quelle in corsivo, le hanno dette veramente e in seguito, le ho anche riportate in Italiano all'interno della storia.

Spero che vi piaccia e che lascerete qualche commentino...

Grazie.

 

Vi invito anche a leggere le mie altre FanFiction:

Tutto Tra I Banchi Di Scuola (Originale)

Harry Potter e il Mistero Oscuro (Harry Potter)

Montepulciano (FanFiction su Attori)

Take Five (Originale)

Ragione e Istinto (Twilight - S. Meyer)

 

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'Questi personaggi non mi appartengono, ma sono proprietà di Ridley e Tony Scott; questa storia è stata scritta senza alcuno scopo di lucro'. 

 

  
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