La notte era ancora molto lunga.

Tirava un gelido vento, e i rumori sinistri delle tenebre erano fin troppo udibili.

Fuori tutto era silenzioso e furtivo.

Tutto era immerso nella più totale angoscia.

Il lord oscuro era tornato.

Il male aveva fatto il suo ingresso trionfale.

Terrore. Paura. Agonia. Dolore.

Ecco quello che avrebbe comportato il ritorno di Voldemort.

Ma c'era chi sperava di potersi sottrarre al male.

Sperava, ma non sapeva.

La gente pregava un Dio che forse non esteva.

Piangeva lacrime inutili.

Supplicava il tempo di fermarsi.

Chiedeva una vita migliore.

Nessuno poteva immaginare che niente di tutto questo era addossato su di una sola persona.

Le speranze, i sacrifici, le preghiere erano tutte un fardello per il giovane, ora mai cresciuto, Harry Potter.

Ma neppure una persona aveva pregato per lui.

Per la sua anima.

Lui, solo contro i suoi spettri.

Loro, soli contro Voldemort.

Qualcuno aveva mai pensato a lui come ad un ragazzo che soffriva come tutti?

No, certo che no.

Tutti sperano solo che il_bambino_sopravvissuto sconfigga tu_sa_chi e che la pace torni nel loro mondo.

Bella fregatura.

Bella davvero.

E di lui cosa ne sarebbe stato dopo?

Nessuno si era posto questa domanda.

Ma lui si.

Continuamente.

E l'unica risposta che aveva avuto era "Solo il tempo potrò dirci quello che succederà"

Al diavolo!

Il tempo, che cavolo di risposta era?

Un'altra domanda, ancora.

Ma adesso basta.

Voleva delle risposte e ne avrebbe avute.

Avanzò sul cambo e diede inizio alla battaglia.