L'automobile sfrecciava sulla strada a una velocità abbastanza sostenuta.#....wrong...wrong......# La musica dentro
l'abitacolo poteva quasi trapassare i timpani per quanto era alta.
#...There's something wrong with me chemically, Something wrong with me
inherently...# . La ragazza alla guida guardava davanti a sè
concentrata sulla strada. #...Wrong...I was born with the wrong sign,
In the wrong house, With the wrong ascendancy...#. Le mani si strinsero
sempre più salde al volante e il piede sull'accelleratore si
abbassò ancora di più. Chi avesse visto la
macchina avrebbe potuto pensare tranquillamente che dentro ci fosse
qualcuno che voleva o uccidersi....o scappare da qualcosa...da
qualcuno... Nella realtà delle cose non era nessuna delle
due ipotesi...o forse erano proprio tutte e due insieme. //////////////////////////////////////////// //////////////////////////////////////////// ////////////////////////////////////////////
Sam era andato via da circa tre ore. E Dean era ancora lì
seduto nel punto in cui le loro strade si erano separate. Si domandava
come aveva potuto lasciarlo andare via cosi...Facendo finta di essere
d'accordo anzi affermando che era quello che voleva anche lui
già da molto tempo.... La risposta era dentro di lui: era
stanco. Stanco di combattere per tutti e due... l'apocalisse era ormai
iniziata. Dean aveva dato la spinta iniziale...Sam aveva fatto
sì che la spinta si tramutasse in un salto nel vuoto...senza
possibilità di far ritorno. Ormai erano fregati...tutta
l'umanità lo era. E se in un primo momento aveva pensato che
gli angeli sarebbero stati di aiuto ....beh adesso non lo pensava
più....quegli stupidi figli di puttana l'avevano incastrato
in un destino superiore,dicevano,un destino che Dean non avrebbe mai
accettato di attuare.
L'auto si fermò davanti a un pub lontano dalla
città. La ragazza dentro la macchina esitò a
uscire. Un pensiero le attraversò la mente e la
riportò a circa quattro anni prima. Era poco più
che una vent'enne...dentro a un motel...sola...sconvolta...ricordava
solo un rumore...e un odore....come di zolfo....e poi la porta della
sua stanza si aprì e entrò un uomo...aveva gli
occhi completamente neri e...sapeva il suo nome: "Finalmente ti ho
trovata dolcezza" disse con tono suadente...Lei era terrorizzata...non
sapeva cosa fare per l'ennesima volta quel giorno...
"Exorcizamus te, omnis immundus spiritus..." disse
improvvisamente una voce alle spalle dell'uomo con gli occhi neri, che
subito si girò gridando di dolore. "...omnis satanica potestas, omnis incursio..." continuò la voce. Dalla bocca dell'uomo
improvvisamente uscì una colonna di fumo nero...l'uomo cadde
a terra...la ragazza urlò chiuse gli occhi e poi il buio.
Quando riaprì gli occhi era sul letto...doveva essere
svenuta...davanti a lei un uomo le chiese: "stai bene?". Era la stessa
voce di prima....
Aveva bruciato tutte le sue carte di credito e documenti falsi...Era
deciso più che mai ad allontanarsi da tutto...sapeva di aver
sbagliato...di aver ceduto...di essere stato debole....e di doverne
pagare le conseguenze... Perciò Sam a lavare bicchieri e
pulire banconi e tavoli non si sentiva poi così
male...almeno stava facendo qualcosa di normale...qualcosa in cui non
avrebbe potuto combinare casini...
"state chiudendo?" una ragazza si affacciò alla porta del pub
"veramente sarebbe già chiuso" rispose Sam con tono garbato
"ah ok...allora dovrò tenermi la mia sete ancora per qualche
miglio" la ragazza strizzò l'occhio "buona serata" aggiunse
chiudendosi la porta alle spalle.
"aspetta" si sorprese a dire Sam. La ragazza riaprì la porta
sorridendo e entrò come se fosse sicura che quella notte
avrebbe avuto la sua birra ghiacciata tanto desiderata...
"grazie" disse lei sedendosi al banco. "una birra chiara e apritene una
anche per te offro io...." aggiunse allungando i soldi a Sam. Vedendo
quest'ultimo guardarla con aria strana lei subito disse: "beh se vuoi
puoi offrirla tu a tutti e due...però fammi compagnia non mi
piace bere da sola"
"ok ok..." rispose Sam sorridendo. Tirò fuori da sotto il
bancone due birre...le aprì e ne porse una alla
ragazza...alzò la bottiglia in segno di "salute" e se la
stava portando alla bocca quando la ragazza disse: "Non brindiamo?"
Sam si bloccò sorpreso e rispose: "e a che cosa vorresti
brindare?"
"beh per esempio all'aver trovato un pub aperto in piena notte nel
nulla più assoluto...e con un barista gentile" la ragazza
sorrise. Sam non potè far altro che sorridere di rimando e
rispose: "allora brindiamo a quello che hai appena detto..."
"questo è il mio brindisi...tu a cosa brindi?" disse la
ragazza come per stuzzicarlo.
Sam pensò a tutta la sua vita....a cosa poteva mai brindare?
Decise di dire semplicemente: "brindo alla birra ghiacciata"
"ahahhaha...beh non si può dire che tu sia un tipo creativo"
ridacchiò la ragazza e cosi facendo prese la birra e si
alzò.
Sam la seguì con lo sguardo...aveva un giubbotto di pelle
nero corto...un paio di jeans stretti che a un primo impatto si sarebbe
potuto credere che gli fossero piccoli...ma in realtà
esaltavano perfettamente le sue curve...capelli castani lunghi
mossi...e un tatuaggio in basso sulla schiena che si intravedeva a ogni
passo...e.... "aspetta un attimo ma quello è..."
pensò Sam
"...è stato un piacere conoscerti...ci si vede..." disse la
ragazza aprendo la porta senza girarsi verso Sam
"ehi aspetta stò chiudendo magari potresti darmi un
passaggio fino al mio motel" disse Sam prendendo la giacca e
avvicinandosi a lei