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Autore: bibabirba   Capitolo: 1
Emma, 30 anni sposata con Denny da 4 e con un bambino di 2, parte alla volta di New York con la sua migliore amica Jenny. L'intento è quello di festeggiare i loro primi trent'anni, un'unica promessa per entrambe: quel che accade a New York rimane a New York. Emma parte per ritrovare se stessa e forse per mettere definitivamente alla prova il suo già complicato rapporto con il marito ma se invece di ritrovarsi, trovasse l'amore? E se non fosse capace di ripredere la sua normale vita dopo quell'incontro folgorante? Rinuncerebbe a tutto per inseguire un sogno? Il sogno dell'amore puro e incondizionato sarà più importante dell'amore di madre?
Una storia che è nata in una notte agitata, una prova per una donna-mamma costretta a scegliere tra il suo bene e quello del figlio, tra un amore puro e uno tormentato. Dal capitolo 3:
- Non mi hai detto come ti chiami. - Dice facendomi nuovamente sentire quel suono melodioso che è la sua voce.
- Emma. - Rispondo toccandomi il lembo dell'accappatoio. Mi dimentico di tutto e come se fossi guidata da una forza sovrannaturale, mi avvicino ancora di più a lui. Continua a guardarmi. Adesso posso quasi sentire il suo respiro sulla mia faccia. Il suo odore mi fa stranamente sentire a casa. - Scusa. - Sussurro prima di accarezzargli una guancia ispida per il filo di barba. Non indietreggia e non si ritrae dal mio tocco. Fa la stessa cosa ed entrambi sospiriamo. Non so cosa stia provando lui, ma io mi sento come in paradiso. Sono improvvisamente euforica e al settimo cielo. Tutti i miei problemi da quando ho incontrato i suoi occhi, sono scomparsi. Il mio cuore continua a pompare il sangue nelle vene, ma io rabbrividisco spaventosamente. Ogni singola cellula del mio corpo brama il suo tocco. Mi sento quasi come una ragazzina alla sua prima cotta. Una forza misteriosa continua a spingermi verso di lui e a farmi tenere la mano sul suo viso. La sensazione di pace e tranquillità è prepotente in me e non riesco a non approfondire quel contatto. Muovo il pollice carezzandogli la guancia, mentre il resto della mia mano resta saldamente ancorata sul suo volto.
Spero di avervi incuriosito.
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