Mistakes
And everything under the Sun is in tune…
Rein
strizzò gli occhi: la luce del Sole la stava accecando senza pietà.
-Io,
penso… Penso che non verrò.-
-Ma
come, sorellina? Stavi aspettando con così tanta ansia il pic-nic, ci sarà
anche il principe Bright!-
[Già. Bright.]
-Non
mi sento molto bene.-
-Allora
rimarrò con te, ti farò compagnia, e…-
-No.-
Resasi
conto del tono brusco con cui l’aveva detto, si affrettò a rimediare.
-Non
ce n’è bisogno, davvero.- sorrise alla sorella -Sono solo un po’ stanca… Mi
riposerò. Ma tu va’, divertiti! Specialmente con Shade.-
Fine
divenne di tutti i colori e non obiettò più; sua sorella sapeva essere
terribilmente pungente quando ci si
metteva.
Quindi
la salutò e, dopo averle raccomandato di prendere anche un po’ di Sole, che le avrebbe certamente giovato,
la salutò e sparì sulla mongolfiera.
[Sole…
Tsk.]
La
principessa andò a ritirarsi nelle sue stanze, con l’intenzione di passare
l’intero pomeriggio a leggere romanzi melensi che giacevano ormai da mesi sul
suo comodino e bere litri e litri di tè alla rosa.
-Il
Sole sciupa la pelle…- sbuffò, sdraiandosi sopra la coperta turchina e
sistemandosi il cuscino dietro la schiena.
[…e poi non va d’accordo con la Luna.]
-È
così triste che tu non sia venuta, Rein:
le formiche stavano aspettando soltanto te.-
La
ragazza s’impietrì nel sentire quella voce,
ma cercò di mascherare il suo stato d’animo.
-Oh,
mi spiace così tanto! Ma sono talmente oberata d’impegni che devono per forza
richiedere un appuntamento per incontrarmi…-
Le
labbra sottili del ragazzo s’incresparono in un sorriso, quel sorriso velato di malizia che le piaceva così tanto.
Rein
scosse la testa e uscì sul terrazzino, dove il ragazzo la stava aspettando.
-Noto
che non hai ancora perso il vizio di arrampicarti in luoghi non proprio adatti
a questa disciplina, principe Shade.-
-Noto
che non hai ancora perso il tuo notevole sarcasmo caustico, principessa Rein.-
La
ragazza si morse la lingua, rimproverandosi mentalmente di aver fatto una
battuta di fronte a lui: Shade sapeva come tenerle testa.
-Beh,
che ci fai qua? Mia sorella è al
pic-nic, dovresti saperlo.-
-Infatti,
lo so. Non stavo cercando tua sorella.-
Rein
aggrottò le sopracciglia sottili, che per un attimo parvero unirsi, cercando di
decifrare il senso di quella frase.
Shade
era famoso per il suo parlare piuttosto difficile da interpretare, e lei
non doveva lasciarsi cogliere impreparata.
-E
allora… Che sei venuto a cercare?-
-Te.-
Rein
avrebbe tanto voluto ridere, la situazione era così irreale…
Ma
Shade sosteneva sicuro il suo sguardo e lei credette
di non averlo mai visto, prima d’allora, così serio.
Ed
era uno sguardo così simile al suo,
solo un
po’ più scuro, solo un po’ più disperso nelle iridi più a
mandorla, solo un po’ più deciso, ma velato di un uguale alone di malinconia… e fascino.
Era
la sua tattica per braccare le prede, lo sapeva, e avrebbe dovuto rispondergli
a tono; ma allora perché riusciva solamente a balbettare il suo nome?
Shade
riprese a fissarla con più convinzione, quasi volesse attirarla nella tana del
leone.
E
Rein, nonostante i suoi recenti cambiamenti, era sempre rimasta un docile e
ingenuo agnellino.
Shade
non aprì bocca, non fece nemmeno in tempo a farlo, anche perché Rein gli aveva
ormai lambito le labbra.
Non
si accorse nemmeno del sorrisetto soddisfatto che era scappato a lui, prima di avvicinarla a sé e
approfondire il bacio: era troppo concentrata a non voler pensare a niente, a
volere la mente leggera come i palloncini con cui da piccole giocavano sempre
lei e sua sorella.
[Già. Mia sorella…]
Le labbra di Shade erano sporche, le
sue mani erano sporche, la sua
lingua era sporca, e poteva
sentirlo, tutto quello sporco, strisciarle fin sotto la pelle, fin sotto
le ossa.
Era
qualcosa di sbagliato, lo sapeva, ma non poté fare a meno di gridare di
piacere sotto di lui.
Era
qualcosa di sbagliato, lo sapeva, e se lo ripeteva nel salutarlo facendo
danzare nuovamente insieme le loro lingue.
Era
qualcosa di sbagliato, lo sapeva, e continuava a pensarlo mentre la
sorella le raccontava che doveva esserci qualche virus in circolazione, perché perfino Shade è stato a casa, pensa un po’!
[Ma, d’altronde, sbagliando
s’impara, no?]
...but the Sun is eclipsed by the Moon.
Prima
volta in cui scrivo una cosa del genere.
Ma
stavo ascoltando una canzone, una splendida
canzone, i cui due ultimi versi sono riportati rispettivamente all’inizio e
alla fine di questo pasticcio.
Guardo
il titolo. Eclipse.
Sorrido e apro Word.
Prima
volta in cui Rein sta con qualcun altro diverso da Bright (perché tanto lei ce
la vedo bene pure con Fango e Shade, è così puccia ^^
Al contrario, non concepisco altri pairing all’infuori
del BrightxRein:
è già tanto se lo presto a lei, tzé è.é)
Questa
cosa è venuta fuori per caso, (grazie, déi Pink Floyd!) ma anche perché volevo
farvi un regalino, dato che era un po’ di tempo che non pubblicavo qualcosa in
questa sezione: con 4Seasons; sono
costretta a rimanere ferma causa mancanza d’ispiration,
ma volevo farvi sapere che sto bene (se vi importa x’’’’DD) e che vi penso
sempre (:
Quindi
questo è tutto per voi.
Bacioni,
Dazed;