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Autore: DazedAndConfused    31/08/2010    4 recensioni
-Non ce n’è bisogno, davvero.- sorrise alla sorella -Sono solo un po’ stanca… Mi riposerò. Ma tu va’, divertiti! Specialmente con Shade.- Fine divenne di tutti i colori e non obiettò più; sua sorella sapeva essere terribilmente pungente quando ci si metteva.
Genere: Introspettivo, Malinconico, Song-fic | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Rein
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Mistakes

 

And everything under the Sun is in tune…

 

 

Rein strizzò gli occhi: la luce del Sole la stava accecando senza pietà.

-Io, penso… Penso che non verrò.-

-Ma come, sorellina? Stavi aspettando con così tanta ansia il pic-nic, ci sarà anche il principe Bright!-

 

 

[Già. Bright.]

 

 

-Non mi sento molto bene.-

-Allora rimarrò con te, ti farò compagnia, e…-

-No.-

Resasi conto del tono brusco con cui l’aveva detto, si affrettò a rimediare.

-Non ce n’è bisogno, davvero.- sorrise alla sorella -Sono solo un po’ stanca… Mi riposerò. Ma tu va’, divertiti! Specialmente con Shade.-

Fine divenne di tutti i colori e non obiettò più; sua sorella sapeva essere terribilmente pungente quando ci si metteva.

Quindi la salutò e, dopo averle raccomandato di prendere anche un po’ di Sole, che le avrebbe certamente giovato, la salutò e sparì sulla mongolfiera.

 

 

[Sole Tsk.]

 

 

La principessa andò a ritirarsi nelle sue stanze, con l’intenzione di passare l’intero pomeriggio a leggere romanzi melensi che giacevano ormai da mesi sul suo comodino e bere litri e litri di tè alla rosa.

-Il Sole sciupa la pelle…- sbuffò, sdraiandosi sopra la coperta turchina e sistemandosi il cuscino dietro la schiena.

 

 

[…e poi non va d’accordo con la Luna.]

 

 

-È così triste che tu non sia venuta, Rein: le formiche stavano aspettando soltanto te.-

 

La ragazza s’impietrì nel sentire quella voce, ma cercò di mascherare il suo stato d’animo.

-Oh, mi spiace così tanto! Ma sono talmente oberata d’impegni che devono per forza richiedere un appuntamento per incontrarmi…-

Le labbra sottili del ragazzo s’incresparono in un sorriso, quel sorriso velato di malizia che le piaceva così tanto.

 

Rein scosse la testa e uscì sul terrazzino, dove il ragazzo la stava aspettando.

-Noto che non hai ancora perso il vizio di arrampicarti in luoghi non proprio adatti a questa disciplina, principe Shade.-

-Noto che non hai ancora perso il tuo notevole sarcasmo caustico, principessa Rein.-

La ragazza si morse la lingua, rimproverandosi mentalmente di aver fatto una battuta di fronte a lui: Shade sapeva come tenerle testa.

-Beh, che ci fai qua? Mia sorella è al pic-nic, dovresti saperlo.-

-Infatti, lo so. Non stavo cercando tua sorella.-

Rein aggrottò le sopracciglia sottili, che per un attimo parvero unirsi, cercando di decifrare il senso di quella frase.

Shade era famoso per il suo parlare piuttosto difficile da interpretare, e lei non doveva lasciarsi cogliere impreparata.

-E allora… Che sei venuto a cercare?-

 

-Te.-

 

Rein avrebbe tanto voluto ridere, la situazione era così irreale…

Ma Shade sosteneva sicuro il suo sguardo e lei credette di non averlo mai visto, prima d’allora, così serio.

Ed era uno sguardo così simile al suo, solo un po’ più scuro, solo un po’ più disperso nelle iridi più a mandorla, solo un po’ più deciso, ma velato di un uguale alone di malinconia… e fascino.

 

Era la sua tattica per braccare le prede, lo sapeva, e avrebbe dovuto rispondergli a tono; ma allora perché riusciva solamente a balbettare il suo nome?

Shade riprese a fissarla con più convinzione, quasi volesse attirarla nella tana del leone.

E Rein, nonostante i suoi recenti cambiamenti, era sempre rimasta un docile e ingenuo agnellino.

 

Shade non aprì bocca, non fece nemmeno in tempo a farlo, anche perché Rein gli aveva ormai lambito le labbra.

Non si accorse nemmeno del sorrisetto soddisfatto che era scappato a lui, prima di avvicinarla a sé e approfondire il bacio: era troppo concentrata a non voler pensare a niente, a volere la mente leggera come i palloncini con cui da piccole giocavano sempre lei e sua sorella.

 

 

[Già. Mia sorella…]

 

 

Le labbra di Shade erano sporche, le sue mani erano sporche, la sua lingua era sporca, e poteva sentirlo, tutto quello sporco, strisciarle fin sotto la pelle, fin sotto le ossa.

 

Era qualcosa di sbagliato, lo sapeva, ma non poté fare a meno di gridare di piacere sotto di lui.

 

Era qualcosa di sbagliato, lo sapeva, e se lo ripeteva nel salutarlo facendo danzare nuovamente insieme le loro lingue.

 

Era qualcosa di sbagliato, lo sapeva, e continuava a pensarlo mentre la sorella le raccontava che doveva esserci qualche virus in circolazione, perché perfino Shade è stato a casa, pensa un po’!

 

 

[Ma, d’altronde, sbagliando s’impara, no?]

 

 

...but the Sun is eclipsed by the Moon.

 

 

 

Prima volta in cui scrivo una cosa del genere.

Ma stavo ascoltando una canzone, una splendida canzone, i cui due ultimi versi sono riportati rispettivamente all’inizio e alla fine di questo pasticcio.

Guardo il titolo. Eclipse. Sorrido e apro Word.

 

Prima volta in cui Rein sta con qualcun altro diverso da Bright (perché tanto lei ce la vedo bene pure con Fango e Shade, è così puccia ^^ Al contrario, non concepisco altri pairing all’infuori del BrightxRein: è già tanto se lo presto a lei, tzé è.é)

Questa cosa è venuta fuori per caso, (grazie, déi Pink Floyd!) ma anche perché volevo farvi un regalino, dato che era un po’ di tempo che non pubblicavo qualcosa in questa sezione: con 4Seasons; sono costretta a rimanere ferma causa mancanza d’ispiration, ma volevo farvi sapere che sto bene (se vi importa x’’’’DD) e che vi penso sempre (:

Quindi questo è tutto per voi.

 

Bacioni,

 

Dazed;

   
 
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