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Autore: amy    20/10/2005    3 recensioni
è tutto ancora stampato nella mia mente...è tutto marchiato sul mio cuore....l'inizio della grande storia d'amore che sto per raccontarvi vi lascerà senza fiato....o forse no..giudicate voi....amy
Genere: Generale, Introspettivo, Malinconico, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Era un pomeriggio piovoso…tutta Vienna era coperta da una fitta nube e tante piccole goccioline che bagnavano i pochi e silenz

Era un pomeriggio piovoso…tutta Vienna era coperta da una fitta nube e tante piccole goccioline che bagnavano i pochi e silenziosi passanti…..

Per quanto fosse appena arrivata sentiva già che qualcosa in quella città l’avrebbe colpita profondamente restando nella sua mente e magari nel suo cuore per sempre…

 

Erano arrivate da circa un ora ma anche se il percorso dall’aeroporto all’albergo non er stato lungo, ancora non avevano visto l’ombra di una stanza né tantomeno di un letto dove poter finalmente rilassarsi…erano ferme da mezz’ora in quella hall senza capire il perché…o meglio il perché lo sapevano; era lei il perché…una antipatica e dall’aria non troppo intelligente ragazza della reception che tra scartoffie e computer cercava di convincere sua madre che aveva ragione…

 

A proposito, ancora non abbiamo detto nulla della nostra protagonista……il suo nome è Miyu Kozuki, una ragazza di 17(veramente 16, ma quasi 17) anni che aveva accompagnato la madre Miki Kozuki a Vienna dove si sarebbe tenuto un congresso di astronauti sul problema del”_____________”.

Ed era proprio la signora kozuki che stava discutendo con la rossa della reception, cercando di mantenere la calma….

Era da un po’ ormai che la nostra Miyu si era estraniata da quell’estenuante discussione, aveva cominciato a far vagare lo sguardo per la hall e aveva notato una bacheca con piccoli oggetti e souvenir di ogni forma e materiale…le piacevano i souvenir, ma ora quelli le trasmettevano solo un idea di sfruttamento delle menti già provate dei poveri turisti che, sfortunati, erano capitati in quell albergo…continuò a far vagare lo sguardo ancora per un po’, poi tornò vicino al bancone della reception e vicino a sua madre. Vedendo che quella discussione cominciata ormai venti minuti prima non aveva per niente l’aria di una discussione che stava per finire si girò dando le spalle alla madre e alla receptionist(la signorina della reception) e scorse una cosa che ancora stranamente non aveva notato, proprio davanti ai suoi occhi c’era una colonnina rettangolare in mogano scuro con al centro uno strano riquadro(forse una scultura d’arte moderna) all’interno del quale scorreva della fresca, limpida acqua. Nel complesso quella “scultura” non era per niente bella, ma l’acqua….oddio quanto le piaceva l’acqua… vederla, sentirla scorrere,quasi immaginare di potercisi tuffare, erano solo dei piccoli rivoli d’acqua, ma le facevano un effetto quasi calamitativo… e difatti si era completamente isolata dal resto del mondo, concentrata solamente sull’acqua, su quei pochi rigagnoli……poi qualcosa la riportò sulla terra…: Miyu, santo cielo, dammi una mano! – non ricevendo risposta la signora kozuki ripetè :Miyu insomma! Aiutami!- allora, e solo allora, Miyu si riprese dal suo stato di trance e disse:

-si mamma, che ti serve?-

- ti prego vuoi cercare di spiegare a questa signorina che ci serve un adattatore di corrente? Sono ore che ci provo, ma non ci riesco…- lo disse con un finto sorriso sulle labbra e un’aria di disperazione

Miyu un po’ perché era stata commossa per l’espressione della madre e un po’ perchè voleva andare in camera, e sapeva che se la questione adattatore non si fosse risolta non sarebbero mai andati oltre la hall di quell’albergo, disse: e va bene……

si girò un po’ verso la receptionist che stava blaterando qualcosa in austriaco, e disse: exscuse me, i don’t want to interrupt you, butis it possible to have an adapter please?- e tornò alla sua attenta osservazione della”scultura”. A volte si stupiva da sola di come il suo inglese fosse tanto buono…considerando poi la sua prof che era una vera crapa pelata…

fatto sta che ogni problema, dubbio o chissà che altro, scompariva quando guardava quella ipnotica scultura…

ma finalmente qualcosa riuscì a distogliere la sua attenzione…

- hi!-

dall’altra parte della scultura un ragazzo più o meno della sua età si era affacciato e dopo averla salutata era di nuovo scomparso.

Quei pochi istanti le erano bastati per sconvolgerla…

le ci volle un po’ di tempo per realizzare  che il ragazzo era dall’altra parte della lastra di marmo…

Ora dite voi che cosa ci sarebbe di male nello sporgersi dall’altro lato e continuare quella conversazione?

Niente, ovviamente se fosse stata una ragazza normale…

Ma lei non lo era…

Lei era Miyu Kozuki.

Lei era timida.

 

Nota dell’autrice:

ciao a tutti….chi ha già letto le mie ultime ff sa che ho passato un momento non proprio felice, e devo dire che ora piano piano sto tornando alla vita.

Innanzitutto mi scuso con chi voleva leggere il continuo delle mie precedenti ff, ma ancora non ho completato un cap da aggiungere, e poi volevo spiegare come mi era nata l’idea per questa ff… quel momento brutto di cui vi ho già parlato è stat la morte del migliore amico del mio fidanzato e in questo momento buio ho pensato e ripensato a come incontrai fabio(il mio fidanzato)… bene direte voi, e che ce ne’importa a noi?

Semplice Vienna in love altro non è che l’inizio della mia storia con fabio ovviamente riadattata ai miei personaggi preferiti e un po’ cambiata, ma la maggior parte delle cose sono di sano ricordo (il che vuol dire che sono vere)

Per ora un grande grande kiss

Bye

Amy

  
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