Ecco una nuova one-shot su i
pensieri della nostra amica Herm!
Cosa potrà mai pensare di sera, nella Sala Comune, sola, con un
angelo che le dorme davanti?
Leggete!
THINK...
ATTENZIONE
SPOILER SESTO LIBRO
L'unica cosa che illumina la stanza, è la flebile luce che
emana il camino, grazie alle ultime fiamme che vanno a spegnersi. L'atmosfera si fa sempre più
calda, nonostante sia inverno e il fuoco stia morendo
tra scoppiettati fruscii che si susseguono veloci. Sembrano riprodurre il
battito del mio cuore, alla sua vista. Alla vista di lui.
E' sdraiato sul divano della Sala Comune, tutta
raggomitolato accanto al mio gatto Grattastinchi. Il micio ha imparato a conoscere
lui meglio che chiunque altro. Guardando con quei felini occhi azzurri, sembra
guardarti nell'anima.
Infatti,
vedendomi, Grattastinchi si stiracchia e, prima di
scappare verso la mia stanza, mi fa un paio di fusa, strusciandosi vicino alle
gambe, poi fugge via.
Mi
avvicino con cautela, cercando di fare meno rumore
possibile. Lo osservo con gli occhi che brillano d'amore e le mani cominciano a
sudare mentre sento dentro di me qualcosa che si muove (non è "the monster in the cest ^_-), come
miriadi di farfalle nello stomaco. E' così bello...è qualcosa di raro e
prezioso e ogni volta che si allontana pe run attimo da me, mi sembra di perderlo per sempre. Non
potrei vivere senza.
Ma poi torna, e mi sento, ogni volta, liberata da un enorme
fardello che le mie spalle non riescono a sopportare.
Vederlo
con un'altra è lacerante,se poi si tratta di Ginny, è
insostenibile.
Dice di
sentire qualcosa di strano per lei, qualcosa di inspiegabile.
Ma non me ne parla quasi mai, si limita ad alzare le spalle e dirmi:- Non so...so solo che lei è tutto ciò che voglio. Scusa,
ma devo andare da lei.-
E così,
mi frantuma il cuore ogni volta. Lo manda in pezzi che si sparpagliano nella
mia anima e rimetterli insieme è un’atroce agonia. Quanto vorrei
urlargli di capire cosa prova veramente per lei e guardare per una volta quello
che provo io per lei.
Certo,
anche io, sono una campionessa di stranezze negli ultimi tempi. Cioè dall’inizio della scuola, il mio sesto anno.
Ogni
volta che vedo il nostro migliore amico, Ron, sento che lui è l’unica persona
che potrebbe occupare i miei pensieri e stare al mio fianco. Cose da matti!
Gli voglio un gran bene, ma...quando lo trovo nei paraggi, sono
ossessionata dalla sua presenza!
Ma appena
volta l’angolo e scompare dalla mia vista, la vera persona che amo rifà
capolino tra i miei pensieri, insistenti e dolorosi.
E so che
quello provo per Harry, è ciò che voglio veramente
provare. Nient’altro.
Sono
sempre più confusa. Oggi Ron si stava baciando con Lavanda e gli ho fatto una orribile scenata di gelosia, quando avrei solo voluto
stuzzicarlo un po’, visto che era il suo primo bacio...invece...
Gli ho lanciato un incantesimo, ho urlato e ho pianto. Per Ron.
Perché aveva baciato una ragazza.
Cosa che l’anno scorso non mi sarei mai sognata di fare. Ma nemmeno ora...
Non so
cosa mi stia accadendo.
Mentre,
ciò che provo per il Bambino Sopravissuto, è reale e
inequivocabile. Non serve che mi passi davanti o che baci
un’altra ragazza.
Sono
davanti a lui. Siamo soli. E’ notte, e gli unici rumori che
si odono sono il lontano russare di Ron e lo scoppiettare del fuoco. Mi inginocchio davanti al suo viso e lo osservò incantata.
Il volto pallido e rilassato
era semi sommerso nel bracciolo del divano. I capelli scuri erano, come
sempre, spettinati e sembrava che in qualche modo, avesse tentato di
acconciarseli all’indietro. Per Ginny...
Il risultato non era altro che una marmaglia di capelli
sparsi ovunque.
E questo mi piace.
Le labbra non sono altro che una piccola linea rossa, tra le
gote candide. Ricordava un bambino, e la sua espressione angelica e così calma,
fece scivolare una lacrima sul mio volto.
Le
palpebre di lui fremevano, stava sognando.
Improvvisamente sorrise e lasciò cadere un braccio
accanto a lui, spostandolo dal suo fianco.
Gli presi
istintivamente la mano e la strinsi. Quella mano
apparteneva a colei che credevo un’amica. Colei che mi aveva
detto che lui era veramente innamorato della sua migliore amica. Colei
che si era fatta da parte perché non lo avrebbe mai
amato quanto me.
Così
aveva detto. Così non aveva fatto.
Mi aveva tradita. Beh, ma anche Harry, si
era improvvisamente ritrovato pazzo della piccola Weasley, nonostante mi avesse
sempre detto che la considerava la semplice sorellina di Ron. Cosa era cambiato? Cosa ci è successo?
Cos’ha lei che io non ho? (una lista di ragazzi come un elenco telefonico?Una
bella pozione a portata di mano?)
Vorrei
rimanere per sempre così, con la mia mano tra la sua, al sicuro, senza che
nessuno potrebbe urtarci o fargli del male.
E’ così
fragile. Sotto quella spessa scorza da duro, nasconde un’infinita voglia
d’affetto e ricerca di un luogo sicuro dove vivere al
riparo dai problemi che un adolescente non dovrebbe avere.
E invece
tutto si aggrava su di lui e quando sei sua amica, ogni problema che ti si pone
sembra sempre leggero in confronto ai suoi. E riesco a superarlo.
Lui dice
che è una cosa orribile essere suo amico. Ma è il contrario. Senza di lui
vivrei affogata nelle paure e nella solitudine. Ma c’è
lui e tutto sembra meno difficile da affrontare.
Mi
verrebbe da svegliarlo e dirgli quanto
lo amo...ma è un paradosso. Un paradosso è un’idea che si
distrugge da sola.
Posso
solo tacere e soffrire. Se lui si accorgerà di me, di ciò che provo, sarò la persona più felice del mondo.
Ma fino ad allora, non posso far altro che tenermi tutto dentro e
lasciar scorrere tutto, sorridendo e far finta che ciò che fa mi importi solo
in modo oggettivo.
Non
esiste nemmeno un modo per soffrire di meno.
Ops...lo ho svegliato.
Cerco di
allontanarmi con cautela, ma una mano mi ferma il
braccio e mi impedisce di scappare nella mia camera e rifugiarmi nel mio dolore.
-Hermione...- il modo con cui pronuncia il mio nome è così
incantevole che mi pietrifica e mi costringe a voltarmi verso di lui.
-Scusami,
Harry, non intendevo svegliarti...buonanotte...-
-ehi,ehi,ehi...mi abbandoni così?!-
Mi guarda
con gli occhi socchiusi, ancora mezzo addormentato. Sembra quasi ubriaco.
Ubriaco di sonno.
E io sono
ubriaca di amore per lui.
Gli
sorrido e mi siedo accanto al ragazzo-che-mi-farà-morire-di-pazzia.
Gli accarezzo i capelli con fare materno, cosa che mi è sempre venuta spontanea;
sembra gradire, credo che se avesse un paio di baffi e
una coda, comincerebbe a fare le fusa.
Oddio...non
connetto più. Sto solo sparlando. O probabilmente spensando.
(l’avete capita? Non preoccupatevi, io sono la prima a
non capirla XD)
Tra di noi non c’è mai stato bisogno di parlare. Uno sguardo, un
sorriso e stavamo bene, sapevamo che c’eravamo per
l’altro e la cosa mi aveva sempre rassicurato.
Harry ha
cominciato a guardare le foto sul camino. Si ferma a
quella nostra. Si ferma su Ginny. Dapprima la guarda
indifferente, poi, improvvisamente sorride a quel pezzo di carta e mi domanda
apprensivo.
-Dov’è Ginny?-
Ecco, lo
sapevo. Ginny.
-Non ne
ho idea...penso sia a letto.-
-Grazie
dell’informazione...beh, io vado a letto, ‘notte...” si alza e cammina barcollando leggermente, con i capelli
usciti molto male dal mio intervento.
Gli
auguro la buonanotte...con il cuore in frantumi. Guardo anche io la foto,
scorrendo lo sguardo sui fratelli Weasley.
Maledetto
Ron, la prossima volta che ti sbaciucchierai Lavanda,
assicurati che al posto della faccia non abbia un bel paio di chiappe...
Ohh!!!
Ma cosa
importa a me di lui!
Lui è
solo Ron...se provo qualcosa quando lo vedo, dovrei
provare qualcosa anche quado non lo vedo. Invece
niente. E poi quello che provo è stranissimo, come se
qualcosa dentro di me, ma che non appartiene a me...come se fosse un’altra
persona...perchè io amo Harry...semplice. Riguardo la
foto pensando a ciò che vedo con i MIEI occhi e con il MIO cuore.
Maledetta
Ginny.
MARIPOTTER
SPERO VI
SIA PIACIUTA!!! DITEMI COSA NE PENSATE!