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Autore: Ggigia    01/09/2010    2 recensioni
Una one-shot sul dolore di Andomedra per la perdita del suo amato marito Ted.
Genere: Triste | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Andromeda Black
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Una piccola One-shot su Andromeda e il suo dolore per Ted il suo unico amore. Commentate in numerosi e Buona lettura. Ggigia







L'unico desiderio era morire. Morire con lui.
Riuscivo a pensare solamente a lui e a tutti i nostri ricordi insieme.
Non riuscivo a pensare di non poter riprovare felicità o amore come l'avevo provata con Ted, non riuscivo a pensare ad una vita senza di lui.
Ad ogni minimo movimento alla minima azione che svolgevo, nella mia testa rimbombava quell'unica domanda: "e se lui fosse ancora vivo?".
Per questo stavo ferma immobile, per fare in modo che quella voce stesse zitta.
Volevo prendere un coltello e affondarlo nella carne morbida e bianca del mio petto, per provare a far uscire quel peso, che mi bloccava l'anima. Per tentare di   far sbocciare quel fiume di sentimenti, che invece, non ne volevano sapere di mostrarsi.
Quell'amore mai provato prima, non era scomparso.
Quella venerazione, quell'ammirazione e quella dipendenza che mi attaccava a lui, c'era, era lì, era quella che più di tutto mi faceva soffrire.
Eppure la felicità, quella non c'era.
Non accompagnava quel amore irrazionale, come invece era sempre stato.
Forse anche l'amore che pensavo di provare per lui sarebbe scomparso?
No, quello non sarebbe morto.
Ma l'avrei provato, verso colui che mi baciava appassionatamente e non per quello che oramai aveva labbra immobili e prive di vita.
L'avrei provato, verso quel ragazzo che mi portava di corsa nelle classi vuote, solo per dirmi quanto mi amava, non per quello che ora era fermo in una bara.
Per quello che mi abbracciava con calore, e non per quello che aveva ormai la pelle fredda come il ghiaccio.
Volevo odiarlo. Odiarlo come una egoista, perché aveva promesso di proteggermi e di non lasciarmi mai, mentre ora era li, morto.
Si, lo odiavo. Eppure.. eppure lo amavo così tanto.
Eccole. Finalmente le lacrime. Per l'uomo morto. Lo ricorderò fino alla fine dei miei giorni.
Eccola. Finalmente la sofferenza. Per me. Che dovrò cavarmela da sola.
Ed eccolo. Finalmente l'odio. Per il mostro. Lui che mi ha portato via tutto.
L'amore, la famiglia e gli amici.
E poi?
E poi Ninfadora, il pensiero delle persone che ancora mi vogliono bene, il ricordo delle manine paffute di Teddy il mio nipotino e il suo sorriso, c'è ancora qualcuno con me, qualcuno che sarà sempre pronto a consolarmi, a rialzarmi quando cado.
Il mostro c'è ancora ma non riuscirà ad avere anche me. Ne il resto della mia famiglia. Mi ha già tolto così tanto, non può chiedere ancora, non può strapparmi quello che ho di più caro.
Non lo può fare.
Ma lo farà.
  
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