Socchiudo gli occhi alle ombre del passato
buia è la notte,
sporadici lampi e brezza tempestosa mi sfiorano.
Affacciata al parapetto delle mie paure e consuzioni
attendo l'onda che si infrange,
che ghermisce i frammenti della disperazione e dell'Utopia che il Cavaliere dell'Intento mi ha mostrato...
Osservo cieca l'Oscurità.
Troppe lacrime mi hanno privata della gioia di reagire.
Scalo la mia vetta, saguinano le palme dei miei piedi
e con esse il cuore che hai maciullato sotto al tacco...
Cadevano le stelle e tu, Stolto,
giocando hai carpito la mia vita
stracciandola davanti al mio viso.
Mi ribello...
Mi dibatto come un pesce prossimo alla morte.
Non mi arrendo.
Non posso...non devo.
Qualcuno sta lottando per salvarmi.
Egli sorge come il Guerriero Arcangelo.
La spada nella dritta fiammeggia.
Il Fulgore dei cieli lotta contro l'Astro più Oscuro,
lotta contro di Lui per salvare i miei brandelli...
Le mie piume sanguinanti,
le mie ali lacere e stanche
penzolano morenti alle mie spalle.
Grida furente il Pio...si abbatte la sua collera.
Lacera il petto dell'Oscuro.
...le fiamme divampano e ardono bruciando alte, ghermendo il cielo con adunche dita...
Tentano di afferrare le mie ceneri stanche, morenti.
E da esse, sul far dell'alba, sorge nuovamente la Fanciulla.
Rossa la veste per il sangue versato dal cuore,
brillante per le lacrime cadute dal cielo...
forte perché ha superato il suo Inferno.
Plana su di lei il Pio Arcangelo,
il Guerriero dei cieli allunga le mani.
Possessivo abbraccia la sua Fenice...

"Risorgi Juliet"