Il nomade

Vanno… vengono… ogni tanto si fermano. E quando si fermano sono nere come il corvo. Sembra che ti guardino con malocchio.

La sete bruciava nella gola del segugio. Attendeva la sua vittima appostato in un vicolo. Sapeva che un cadavere ritrovato in un vicolo destava pochi sospetti. E attendeva.

Era un nomade. Viaggiava per il mondo, andava e veniva per città, villaggi, paesi. Si fermava quando era molto assetato. Si fermava e cercava, tra tante persone, la vittima designata, quella dall’odore più soave, la più attraente. La conquistava, la seduceva. La fanciulla – perché il segugio prediligeva le giovani donne – era ammaliata dai suoi pericolosi e affascinanti occhi neri. E James la ingannava, la illudeva. E poi colpiva. Attaccava. Beveva. La possedeva, come solo lui. Era un cacciatore nato, il lampo di gioia folle nei suoi occhi mentre beveva era letale e attraente.

Si nutriva e se ne andava.

E i suoi occhi crudeli affascinavano le fanciulle. E le fanciulle che se ne invaghivano erano perdute. Perdute in uno sguardo d’ossidiana.

Ebbene sì, sono io!!! *tutti si nascondono impauriti*

xD chiedo scusa a chi la preferiva/seguiva/aveva recensito, mi dispiace infinitamente ma sono negata completamente con l'informatica.

Chi vuole chiedermi qualcosa/coprirmi di insulti può farlo anonimamente su formspring (http://www.formspring.me/LilithLioncourt) , potete contattarmi anche su Anobii (** adoro quel sito) (http://www.anobii.com/lilithlioncourt/books)