Anime & Manga > One Piece/All'arrembaggio!
Ricorda la storia  |      
Autore: Rinalamisteriosa    04/09/2010    5 recensioni
Bankina aveva una fervida immaginazione e il sole negli occhi.
Il momento che preferiva in assoluto nel corso delle sue giornate all'aria aperta era il potersi sedere da qualche parte in silenzio, oppure sdraiarsi sulla soffice erba di un prato a fissare il cielo azzurro e sconfinato, e intanto fantasticare, fantasticare su ogni cosa.
Elaborare storie impossibili da poter raccontare in giro per la sua cittadina di montagna.
Perdersi in altri mondi, magici e sconosciuti.
Solo allora i suoi occhi neri e vivaci si accendevano, brillavano di luce propria e gioivano della vita che la circondava.

- Quarta classificata al Contest "Il Cielo sopra Berlino [Multifandom e Originali] - 1°edizione" indetto da hotaru -
Genere: Fluff, Generale, Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Altro Personaggio, Usop
Note: AU | Avvertimenti: nessuno
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
nuova pagina

Autore: Rinalamisteriosa
Titolo: Vivere e fantasticare
Fandom scelto: One Piece
Frase scelta: frase numero uno [Quando il bambino era bambino, se ne andava a braccia appese: voleva che il ruscello fosse un fiume, il fiume un torrente... e questa pozza, il mare.]

Personaggi: Altro Personaggio, Usop
Rating: verde
Genere: generale, fluff, slice of life
Avvertimenti: AU, One-shot
Introduzione: Bankina aveva una fervida immaginazione e il sole negli occhi.

Il momento che preferiva in assoluto nel corso delle sue giornate all'aria aperta era il potersi sedere da qualche parte in silenzio, oppure sdraiarsi sulla soffice erba di un prato a fissare il cielo azzurro e sconfinato, e intanto fantasticare, fantasticare su ogni cosa.

Elaborare storie impossibili da poter raccontare in giro per la sua cittadina di montagna. Perdersi in altri mondi, magici e sconosciuti.

Solo allora i suoi occhi neri e vivaci si accendevano, brillavano di luce propria e gioivano della vita che la circondava.

Note dell'Autore: One-shot AU su One Piece. Il finale credo sia aperto. Senza troppe pretese, perché non è venuta esattamente come immaginavo, ma mi piace anche così ^^

Nel manga/anime la madre di Usop muore, e non è possibile stabilire il suo carattere dall'unica scena in cui l'ho vista comparire.

Così io l'ho immaginata simile ad Usop, sia d'aspetto che caratterialmente. Diciamo pure che ho dato una seconda possibilità all'infanzia di questo membro della ciurma di Rubber, una più felice e giusta ^_^

Ci ho provato, spero che per quanto breve questo lavoretto vi piaccia!

 

 

 Image and video hosting by TinyPic

 

 

 

Bankina aveva una fervida immaginazione e il sole negli occhi.

Il momento che preferiva in assoluto nel corso delle sue giornate all'aria aperta era il potersi sedere da qualche parte in silenzio, oppure sdraiarsi sulla soffice erba di un prato a fissare il cielo azzurro e sconfinato, e intanto fantasticare, fantasticare su ogni cosa.

Elaborare storie impossibili da poter raccontare in giro per la sua cittadina di montagna. Perdersi in altri mondi, magici e sconosciuti.

Solo allora i suoi occhi neri e vivaci si accendevano, brillavano di luce propria e gioivano della vita che la circondava.

 

Bankina aveva un carattere solare ed estroverso e molti amici, amava scherzare e riusciva a coinvolgere le persone che conosceva o incontrava in discorsi innocui e incredibili al tempo stesso.

Però era una gran fifona, e questo difetto non riusciva in alcun modo a trasformarlo in pregio.

 

Bankina aveva un marito. Un orgoglioso compagno di vita che era rimasto talmente colpito dalla sua meravigliosa immaginazione da lasciarsi convincere a partire, alla ricerca di attraenti avventure in giro per il mondo.

E aveva un figlio.

Un bambino che aveva ereditato i suoi stessi capelli color pece e lo stesso nasone buffo.

Una creatura a cui trasmettere gli stessi sogni, la stessa simpatia e gaiezza nel vivere, lo stesso desiderio di fantasticare che aveva sempre animato il suo spirito, la sua mente, il suo cuore.

 

Bankina voleva essere fiera di lui, come ogni madre che si rispetti.

Voleva insegnargli ad essere sempre se stesso, a convivere con le sue paure - e Usop ne aveva parecchie, a volte si spaventava per una sciocchezza! - e a non vergognarsi mai della sua fantasia, perché non tutti potevano capire quanto potesse essere meravigliosa.

I più confondevano quelle mirabolanti storie con delle frottole belle e buone, e Bankina voleva evitare ad Usop di sentirsi in colpa quando lo scambiavano per un bambino bugiardo, specie se ne parlava in prima persona.

 

Un bel giorno, prima di metterlo a letto, lo prese in braccio e gli sussurrò dolcemente all'orecchio: "Me lo prometti, Usop? Prometti alla mamma che non te la prenderai se gli altri non capiranno il senso di tutto ciò che racconterai?"

Il piccolo si stropicciò pigramente un occhio e annuì piano.

"Sì, mamma. Ci proverò! Ah, sai una cosa?"

"Cosa?"

Usop sorrise - un largo sorriso capace di scaldarle il cuore - e le riferì la bella notizia con tono enfatico.

"Oggi ho incontrato una bambina, mamma. Si chiama Kaya. Le ho raccontato la nostra storia preferita, quella del pirata che affronta un mostro enorme e con l'astuzia salva tutta la sua ciurma, e lei si è divertita moltissimo. Ha detto che sono bravo e che spera di rivedermi ancora per ascoltarne un'altra!"

"Ma... ma è fantastico, tesoro! Hai trovato una buona amica, allora", si congratulò, sorridendo intenerita. Poi aggiunse: "Adesso ti racconto una nuova storia, okay?"

"Sì!"

Bankina portò Usop a letto e con una sola mano riuscì a disfare le coltri per farlo stendere. 

"Quando la mamma era bambina..." riprese, con voce morbida e soave "se ne andava a braccia appese: voleva che il ruscello fosse un fiume, il fiume un torrente e una pozza d'acqua il mare. E non le importava se tutto ciò che vedeva non rispecchiasse perfettamente la realtà, perché per lei i suoi sogni e le sue fantasie erano la cosa più importante; non c'erano giorni che non vi si immergesse, anche solo per qualche minuto".

"E poi? Succede qualcosa d'interessante, vero?"

"Beh, ecco... questa grande sognatrice è cresciuta, si è sposata e ha avuto un bambino tale e quale a lei..." gli rispose, rimboccandogli le coperte e accarezzandogli la testolina crespa. "E credimi, mio piccolo tesoro, non passa giorno in cui la mamma non si penta di averti al suo fianco. Perché adesso, dato che tu sei così bravo, puoi continuare l'entusiasmante storia della nostra vita!" esclamò, gli occhi che brillavano d’emozione.

"Io, mammina?" mormorò confuso e stupito. "Ma... ma sei sicura? Io… io dico invece che tu sei più brava! La continueresti meglio!"

Bankina si sedette sul letto e abbracciò il figlioletto di appena sei anni.

"Non dico che devi continuarla adesso. O domani. O nei prossimi giorni. Prima vivi la tua vita, Usop. Sogna. Ama. Divertiti. Diventa un uomo, come tuo padre. Poi la racconterai. Ma finché non sarai pronto, continua ad inventare, proprio come ti ho insegnato!"

Lo sentì annuire prima di vederlo sprofondare la testa sulla sua spalla e chiudere gli occhietti. Si era appena addormentato, perciò dovette adagiarlo nuovamente sul lettino e fermarsi a guardarlo, tenendo le mani incrociate sul grembo, con il volto sempre più intenerito e incantato di una madre premurosa.   

 

Bankina adorava vedere suo figlio dormire. Ma, ancor più, adorava vederlo vivere serenamente e stringere vere amicizie.

 

 

 

FINE

 

 

 

 

 

*-*-*-*-*-*

Ulteriore nota: Salve.

Era da tanto che non scrivevo nulla su One Piece, è stato bello tornarci grazie a questo contest!

Perciò ringrazio la giudice hotaru, ringrazio chi leggerà e recensirà e mi congratulo nuovamente con tutte le altre partecipanti ^O^

 

Alla prossima!

 

Un bacione!

Rinalamisteriosa

 

 

 

  
Leggi le 5 recensioni
Ricorda la storia  |       |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Torna indietro / Vai alla categoria: Anime & Manga > One Piece/All'arrembaggio! / Vai alla pagina dell'autore: Rinalamisteriosa