A Sakineh, al mondo, alla vita, all'Iran
Libera, libera vita
in libero mondo,
liberi cuori
in liberi porti
la volontà scuote
le pareti del mio corpo
ma il coperchio del pozzo
dove la bestia vi preme
ancor troppo è pesante.
Mi rimangono solo i lamenti.
I lamenti e l'attesa:
la strega perversa
che col suo ticchettare
scandisce il ritmo
all'ascia della pena
a picchiar sul tronco
del nostro dolore.
Libero, libero cuore
a zonzo sul mondo
non esita, intanto,
a poggiarsi per un attimo
al tuo fianco
a porti una carezza
a stendere di rabbia uno sfondo.