04/09/2010
2 recensioniPairing: B26 – Belphegor x Fran
Rating: Verde
Avvertenze: One Shot; Shounen'ai
Disclaimers: Tutti i diritti sono di Akira Amano-sensei! (Tranne i pensieri di Belphegor, quelli credo siano solo frutto della mia mente malata, per nostra disgrazia...)
Note: In questa Fic sono presenti Belphegor e Fran. Sembra una cosa idiota da far notare, ma lo dico perché non ho voluto segnare la fic come SPOILER!, anche se, forse, il personaggio di Fran lo è. Il problema è che non seguo il manga italiano, quindi non so esattamente a che punto sono hehe
Ora, tornando a noi, questa roba fa schifo lol l'ho scritta ieri notte tra la mezza e l'1.00, praticamente dormivo, ma mi era venuta l'idea e l'ho scritta. Poi ho pensato che oggi avrei potuto aggiustarla un po', ma come sempre mi è passata la voglia ed ora eccola qui, in tutta la sua tristezza hohoho è una fic pessima. Non so nemmeno perché la posto, forse giusto perché mi dispiacerebbe non farlo? Alla fine, ultimamente, posto tutto ciò che riesco a finire, quindi vi tocca anche questa... fatemela passare!
Ah, è piena di ripetizioni. Lo dico qui perché a qualcuno potrebbe dar fastidio, ma è una cosa che ho fatto volontariamente, per quanto stessi in realtà dormendo XD
Ne approfitto per ringraziare AlexielFay e Rota che recensiscono senza eccezione ogni mia singola fic, ragazze, non sapete quanto vi amo!
Knowledge
Fran aveva quelle due strisce di trucco viola sotto le ciglia, che facevano sembrare avesse gli occhi un po' all'ingiù.
Fran aveva le palpebre quasi sempre semichiuse, che facevano sembrare avesse gli occhi sottili.
Fran aveva le iridi verde acqua davvero chiaro, che facevano sembrare avesse gli occhi sempre vacui.
Fran, in realtà, aveva gli occhi grandi e perfettamente dritti, attenti e precisi.
Fran aveva la voce calma e piatta, che faceva sembrare non provasse mai nessuna emozione.
Fran aveva il vizio di allungare la fine delle parole mentre parlava, che faceva sembrare ragionasse davvero tanto su ciò che diceva.
Fran aveva la voce bassa e diceva sempre ciò che seriamente pensava, che faceva sembrare come se parlasse solo quando interpellato e mai a sproposito.
Fran, in realtà, nelle sue parole monocordi nascondeva ogni più piccola sfumatura del proprio animo.
Fran, in realtà, non pensava mai a ciò che diceva.
Fran, in realtà, parlava spesso in eccesso e, soprattutto, quando a chiunque avrebbe fatto sicuramente più piacere che avesse tenuto la bocca chiusa.
Fran aveva i capelli lisci e curati che gli arrivavano fino a poco sopra le spalle, che facevano sembrare avesse il viso sottile, come quello di una ragazza.
Fran aveva il corpo longilineo, era basso di statura ed aveva le spalle piccole, che facevano sembrare avesse un fisico davvero fragile, come quello di una ragazza.
Fran aveva le dita sottili ed affusolate e la pelle chiara, che facevano sembrare avesse le mani forse troppo piccole, come quelle di una ragazza.
Fran, neanche a dirlo, era indubbiamente un ragazzo.
Ma, dopotutto, Fran era un illusionista.
Blephegor lo pensava spesso, mentre si trovava costretto a missioni in sua compagnia. Pensava che anche Mammon sembrava un bambino indifeso ed invece era tra i sette più forti in assoluto, pensava che forse era normale per quelli della nebbia confondere così tanto.
E pensava anche che con Mammon aveva imparato, sapeva come trattarlo, lo conosceva, riusciva a comprenderlo e vedere oltre la sua figura.
Pensava che di Fran c'erano ancora tanti aspetti e comportamenti che non riusciva a capire, ed anche che il fatto che il principe non capisse era quasi indecente.
Quindi aveva deciso che avrebbe capito Fran, iniziando dallo scoprire le sue reazioni mentre veniva colpito dai suoi coltelli o il minimo variare della sua espressione alla valanga di inviti all'andare ad uccidersi o morire nei modi più fantasiosi possibili.
E poi, magari, se fosse diventato più che una vaga curiosità, se fosse arrivato a ritenere necessario il saperlo, sarebbe anche potuto arrivare a scoprire e comprendere quanti e quali sapori diversi potesse avere la sua pelle, o forse come ed in base a cosa variasse il suo profumo.
“Bel-senpai, potrebbe smetterla di lanciarmi coltelli alla schiena, per favore?”
Oppure quali note potesse raggiungere quel “Bel-senpai” che tanto amava ripetere a seconda delle situazioni in cui si trovava...
Sempre se gli fosse interessato, certo.
Perché, che il principe non capisse, era davvero qualcosa di indecente.