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Autore: Arshatt    05/09/2010    7 recensioni
Breve one-shot introspettiva sull'ultimo ipotetico incontro tra Snake e Meryl. E' ambientato all'interno del finale di Mgs4 quindi contiene un alto contenuto di spoiler sul gioco.
Genere: Introspettivo | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Si era intrufolato furtivamente in quella camera dove sapeva che avrebbe trovato anche lei.  Meryl era li dinnanzi a lui, di spalle, indossava l’abito bianco e aveva i capelli appuntati, fissava la sua immagine riflessa nel grande specchio davanti a lei. “Era davvero bellissima” pensò tra sé David , avvicinandosi timidamente alla donna. Portava con sé un mazzo di giunche bianche, quello sarebbe stato il suo augurio di nozze per la giovane ex compagna. Pensandoci bene era la prima volta che le regalava dei fiori da quando si conoscevano. Lui non era mai stato un  compagno particolarmente affettuoso, anzi, spesso l’aveva lasciata da sola la notte, andando via in preda a pensieri angoscianti causati dagli incubi che di tanto in tanto lo tormentavano nel sonno.  Quando tornava la mattina da chissà quale avventura notturna, puzzando di alcool alle volte, trovava sempre Meryl ad aspettarlo, con gli occhi rossi e gonfi e i segni sul volto dell’ennesima notte insonne. David si odiava profondamente per questo, sapeva bene che Meryl non si meritava un uomo come lui che riusciva a darle solo sofferenze. Tutte le volte che tornava a casa sperava con tutto se stesso di non trovarla lì ad attenderlo. Nonostante l’amasse molto , spesso si era ritrovato a desiderare che lei lo odiasse e lo lasciasse per sempre,  forse questo  l’avrebbe aiutato a sentirsi meno in colpa per tutto il male che le stava facendo questa relazione. Ma lei era sempre li, pronta a perdonarlo per ogni sua mancanza , decisa a portare avanti una storia in cui sembrava credere solo lei.  Lui ci aveva provato davvero a cambiare ma non era mai riuscito a liberarsi dai sensi di colpa per l’uccisione dell’uomo che, pochi istanti prima di smettere di respirare per sempre, si era dichiarato essere suo padre. Inoltre gli assassini di Shadow Moses, il sacrificio dell’amico Grey Fox, lo scontro e le terribili rivelazioni del fratellastro Liquid e la questione del Fox die avevano contribuito a turbarlo ulteriormente. Continuava a chiedersi quando il suo cuore avrebbe smesso di battere improvvisamente, come era successo al direttore della Darpa e a Baker, uccisi da un letale arresto cardiaco dovuto al virus che Naomi aveva iniettato, a sua insaputa, nel suo corpo.

Quando il suo pensiero andava a Meryl, si domandava che futuro avrebbe mai potuto offrirle un uomo come lui, che non era nemmeno un normale essere umano tanto per cominciare, lui era il “clone di qualcun altro” e chissà quali ripercussioni questo avrebbe potuto portare nella sua vita futura, sempre ammesso che fosse riuscito a viverla senza venir stroncato prima dal Fox die. E se un giorno il virus avesse infettato anche lei? La stessa Naomi aveva dichiarato di non essere a conoscenza di quali mutazioni il Fox die avesse subito all’interno del suo corpo e quando questi si fosse attivato uccidendo di nuovo.

Era stata proprio la visione di Meryl inerme tra le sue braccia, durante un incubo una notte, che lo aveva convinto a compiere un passo decisivo e a dargli la forza di non voltarsi mai più indietro.

Cosi un giorno Dave smise di tornare a casa e questo gli costò molto più di quanto lei e chiunque altro avrebbe mai potuto immaginare.

Nei mesi successivi alla rottura definitiva con la donna, David era ritornato nella sua vecchia baita in Alaska dove aveva trascorso sei mesi d’inferno in perfetta solitudine dal mondo , in compagnia solo del fumo e dell’alcool. Colui che Meryl reputava un eroe, una leggenda, altri non era che un ubriacone, debole , triste e solo.

Se non fosse arrivato Hal, suo unico vero grande amico, a risollevarlo, probabilmente adesso lui sarebbe ancora li con la sua bottiglia di wisky e la sua squallida vita in isolamento.

Questo vortice di pensieri venne interrotto dall’incrocio di sguardi tra i due ex amanti. Meryl si era voltata di scatto non appena si era accorta della sua presenza, lo fissava piena di piacevole stupore.

“David.. non avrei mai pensato di vederti qui” disse appena la donna, andando incontro all’uomo.

“ Io.. beh.. ero venuto per congratularmi con te, immagino sia doveroso in questi casi “ disse Snake , abbassando lo sguardo imbarazzato e porgendole delicatamente i fiori tra le braccia.

“.. Sono bellissimi” la donna ebbe appena la forza di constatare . Da quel gesto così inconsueto per un uomo come lui, capì che quello che temeva stava per realizzarsi.

“ Tu lo sei di più..” disse Snake, abbassando lo sguardo e voltando il capo dal lato opposto verso il quale i suoi occhi avrebbero desiderato perdersi.

“Non verrai, non è cosi..?” disse Meryl con voce triste , intuendo che quello doveva essere un vero addio. In cuor suo sapeva che quel momento prima o poi sarebbe arrivato, era inevitabile ormai. Eppure le faceva cosi male accettare il pensiero dell’addio.

“I .. i matrimoni non fanno per me. Lo sai che non mi sono mai piaciute le feste”

“ E’. ..solo questo?..Tutto qui..?”

“ Ti auguro tutta la felicità che meriti.. Meryl.. io .. sono sicuro che il piccoletto saprà renderti felice. Al massimo se non fa il bravo  puoi sempre farmi un fischio cosi questo vecchio veterano provvederà a metterlo in riga”  sentenziò sarcasticamente l’uomo, abbozzando un leggero sorriso.

“Oh e ti pare che Meryl Silverburgh abbia bisogno di un omone che la difenda ? con questi bicipiti?”

I due risero sonoramente, era da tanto che non scherzavano come in quel momento. Eppure dietro quest’apparente serenità d’animo si nascondeva molta malinconia nel cuore dei due giovani.

“Bene .. è giunto il momento che io vada.. c’è ancora qualcosa che devo sbrigare” David aveva rapidamente mutato umore  pronunciando quelle parole. Sapeva bene che quella sarebbe stata l’ultima volta che si sarebbero visti. Per nulla al mondo le avrebbe mai rivelato il suo intento, il vero scopo della sua missione, la sua ultima battaglia, porre fine alla sua esistenza e cancellare per sempre i geni di Big boss dalla faccia della terra.

Si era voltato di scatto , deciso  a lasciare rapidamente quella stanza. Anche se non voleva ammetterlo, gli faceva male cedere la donna che amava ad un altro ma sapeva che era la cosa giusta da fare. Mai come in quei mesi in cui l’aveva rivista, si ero convinto che aveva fatto la scelta migliore quando se n’era andato 8 anni fa , permettendole di rifarsi una vita e non bruciando la sua giovinezza dietro uno come lui.

“David.. aspetta!”  Meryl lo trattenne, afferrandogli il polso

“….Cosa? ”

“ Io.. pensavo davvero che non ce l’avremmo fatta stavolta.. “

“Anch’io.. ma adesso siamo tutti qui, per fortuna. Dimentica quello che è successo Meryl, ormai è passato”

“Ma.. io.. Quando sei andato via per attraversare  quel maledetto corridoio a microonde , ero terrorizzata dall’idea che non potessi farcela.. Ero convintissima che non saremmo usciti vivi da lì.. Ero rimasta senza munizioni e le frogs avanzavano ad oltranza e..” ripensare a quei momenti, la fece ricadere nell’angoscia provata in quegli istanti.

“Meryl..”

“ Ero cosi demoralizzata.. io volevo solo proteggerti.. volevo solo che fossi orgoglioso di me, per una volta volevo provare ad essere all’altezza della leggenda. Ma.. non avevo più proiettili ..ed ero cosi in pena, per te .. per la missione ed ero confusa, disorientata.. non sapevo che fare e“

“Meryl basta cosi..” Tentò invano di zittirla. Quei ricordi lo ferivano, non aveva mai smesso di sentirsi in colpa per averla coinvolta in quell’inferno, lei che non c’entrava nulla e che aveva sempre cercato di proteggere.

“All’improvviso è arrivato lui.. Johnny mi ha ridato speranza, non solo per via dei caricatori…  C’era qualcosa nei suoi occhi, nelle sue parole.. che mi hanno dato la forza di rialzarmi e combattere.. Nonostante quello scenario apocalittico lui è riuscito a farmi sentire protetta ..e amata..”

“…..”  quell’ultima parola ebbe il peso di un macigno. Non fu capace di dire nulla.

“ Era tutto quello che avevo sempre desiderato.. volevo sentirmi amata, Dave.  Volevo solo provare ad essere felice..”

“Perché mi dici tutte queste cose..adesso? Sembra quasi che tu voglia giustificarti per le tue scelte..”

“Volevo solo che sapessi che, per quanto possa voler bene a Johnny e per quanto lui possa rappresentare  quel futuro di certezze e stabilità che tanto ho desiderato, il mio cuore ti apparterrà per sempre.

Lui si è preso i miei sogni e le mie speranze , ma.. l’amore è un’altra cosa. Non basta che qualcuno ti ami per poterlo ricambiare, ora l’ho capito. Quando ti ho rivisto in quel letto d’ospedale, subito dopo che ci hanno recuperato sull’Outer Heaven , mi sono resa conto che non ti avrei mai dimenticato.

Non importa quanto tu sia vecchio o quante volte tu mi abbia spezzato il cuore allontanandomi, conta che quello che provo non sparirà mai. Come si può riuscire a smettere di amare qualcuno che ami da tutta la vita..? Mi sono innamorata di te ancora prima di incontrarti, quando ero solo una bambina. Forse allora amavo davvero solo la leggenda dietro il tuo nome ma quando ci siamo incontrati sul campo di battaglia, per la prima volta ho visto cosa si celava veramente dietro quello sguardo impenetrabile..”

“ E cosa avresti visto..?”  replicò l’uomo con un sorriso amaro

“ Ho visto un uomo fragile.. in collera con se stesso per aver commesso qualcosa di imperdonabile.. Ho visto un uomo spaventato da quello che era diventato … che si vergognava talmente tanto di se stesso da non saper reggere più il peso dell’amore e dell’affetto di chi gli era accanto. Ho visto un uomo stanco di scappare ma senza alternative..”

“.. suppongo che l’immagine dell’eroe impavido fosse più eccitante! Come puoi constatare tu stessa, non è stato un grande affare venirmi dietro”

“E’ l’umanità dietro le debolezze che mi ha bendato gli occhi e mi ha aperto il cuore..”

Quell’ultima frase lo spiazzò. Rimase immobile a fissarla per qualche minuto, avrebbe voluto dirle tante cose  ma le parole gli si spezzarono in gola e non fu in grado di dire nulla. Avrebbe voluto gridarle quanto si sentiva fragile e vulnerabile da quando il destino si era imposto sulle sue scelte e le sue speranze, costringendolo ad assumere un aspetto in cui non si ritrovava. Ogni volta che si guardava allo specchio e vedeva quei capelli bianchi, quel volto rugoso e la pelle raggrinzita si sentiva profondamente umiliato dal destino, aveva solo 42 anni eppure ne dimostrava almeno 30 di più. Si vergognava di mostrarsi alla gente in quello stato. Da quando era cominciato quell’invecchiamento precoce, cosi apparentemente innaturale eppure cosi dannatamente naturale per lui che era solo un clone, aveva iniziato ad uscire sempre più di rado, cercava di evitare il più possibile perfino Otacon, suo amico da sempre. Non riusciva più a sopportare gli sguardi compassionevoli di chi aveva accanto. Una sola cosa aveva imparato da questo dramma: non si può sfuggire da se stessi, non ci si può opporre al proprio codice genetico. Per quanto , dopo gli eventi di Shadow Moses, si fosse sforzato di essere un ‘ altra persona e di rifarsi una nuova vita, si era sempre ritrovato faccia a faccia con quel maledetto destino che aveva sempre detestato e dal quale aveva cercato di scappare, prima con liquid, poi con i patriots, ed infine con suo padre Big boss.

E adesso che aveva compiuto la sua missione, ciò che il destino aveva scritto per lui, cosa gli rimaneva? Una desolante immagine di se stesso, un passato costellato di scelte sbagliate, rimorsi , rabbia e angoscianti ricordi, e un futuro colmo di solitudine e amarezza. Mai come in quel momento aveva realizzato di non essere riuscito a costruire nulla di concreto nella sua vita, per troppo tempo aveva lasciato che fossero gli altri a scegliere al posto suo e quando si era reso conto che quello che stava facendo in realtà non era quello che voleva, era ormai troppo tardi perché da certe strade non si può tornare indietro.

Solo a pochi mesi dalla morte era riuscito finalmente a comprendere quanto desiderasse davvero vivere, non più sul campo di battaglia ma con affianco una donna da cui tornare tutte le sere dopo una faticosa giornata di lavoro e con la quale battibeccare per cose futili , come l’ennesima ciabatta mordicchiata dai suoi cani, e con la quale scherzare riscaldandosi davanti al camino d’inverno. Ma era troppo tardi per qualunque cosa ormai.

Adesso l’unica donna con la quale era riuscito a condividere più di qualche ora di piacere, l’unica che fosse mai riuscita a penetrare la sua maschera di uomo freddo e duro, e  che, per quanto non avesse mai avuto il coraggio di dirle, l’unica che era riuscita ad entrare nel suo cuore e a rimanerci, tra qualche ora si sarebbe legata per sempre ad un altro uomo e probabilmente da li a poco avrebbe portato in grembo i suoi figli. Quell’uomo le avrebbe dato tutto quello che lui non sarebbe mai stato in grado darle, nonostante l’avesse intimamente desiderato da sempre. Meryl con lui non avrebbe mai avuto una vita felice e questa era una dura realtà che aveva dovuto imparare ad accettare già da molti anni.

Tutti quei pensieri si fecero spazio nella mente di David, trascinandolo in un vortice di sentimenti ed emozioni contrastanti. Il peso del dolore era cosi forte che , per la prima volta dopo tanti mesi , i suoi occhi celesti come il cielo e freddi come il ghiaccio divennero lucidi, costringendolo ad abbassare lo sguardo.

Il silenzio che da alcuni minuti era sopraggiunto nella stanza, fu interrotto dalle movenze di Meryl. La donna avvicinò il suo volto a quello di snake , quasi a volergli imporre di guardarla e sfiorò le sue mani.

“ David.. io..” gli occhi della ragazza si fecero sempre più umidi e lucidi. Nel suo cuore stava per esplodere una verità taciuta da troppo tempo. L’emozione era cosi forte che le parole le si bloccarono a metà strada , come un nodo in gola.

L’uomo prese il piccolo e delicato volto della giovane tra le sue mani e poggiò la fronte sulla sua, le loro labbra quasi si sfiorarono tanto erano vicini i loro volti. David porse un dito sulla bocca della ragazza  per farle segno di non proseguire oltre e scosse la testa.

“Non dirlo.. perché dopo non riuscirei più a mentirti e … non posso. Ti prego non rendere tutto più difficile … voglio solo vederti felice”

Meryl non riuscì più a trattenere le lacrime che scesero copiose rigandole il volto. La sofferenza si trasformò presto in singhiozzi.

“Promettimi che sarai felice , almeno tu. Devi promettermelo Meryl!”  insistette l’uomo scuotendole il viso.

Quelle parole trafissero il cuore della ragazza come mille lame appuntite sulla pelle, come poteva chiederle di essere felice se lui stesso le negava la possibilità di esserlo, rifiutandola? Nonostante comprendesse il punto di vista dell’uomo e si stesse per accingere ad intraprendere una nuova vita con Johnny, il dolore per il loro addio la straziava, era cosi forte che le sembrò quasi di soffocare. Riuscì solo a trovare la forza di porgere le labbra sulle sue per un breve ma intenso ultimo bacio che avrebbe decretato per sempre la fine della loro travagliata storia d’amore.

 

 

“ Abbi cura di te..” fu tutto ciò che ebbe la forza dirgli prima di allontanarsi dal suo abbraccio e varcare quella porta che tra meno di cinque ore l’avrebbe condotta all’altare.

*** Spazio dedicato ai chiarimenti per i recensori ***

XD Essendo nuova su efp, ho scoperto solo adesso che non è possibile commentare/dare chiarimenti a chi recensisce la storia, quindi inserisco questo piccolo spazio che all'occorrenza aggiornerò nel caso in cui mi possa essere richiesto da qualcuno in qualche recensione.

* Per Poldovico: per prima cosa ti ringrazio per esserti soffermato a leggere il mio one-shot =). Ho cercato di estrapolare, attraverso il mio racconto, uno dei tanti aspetti drammatici della vicenda di Snake che consiste nell'impossibilità di avere un futuro sia per via del fox die mutato sia per via dell'invecchiamento precoce dovuto alla sua condizione di clone. Meryl rappresenta simbolicamente quel futuro che avrebbe desiderato realizzare, con accanto qualcuno da amare e per cui vivere. Questo è un pensiero che possiamo immaginare che Snake sviluppi alla fine degli eventi di mgs1, quando fa quel bel discorsetto sulla vita e sui caribù =), e va via con Meryl. Successivamente a causa di eventi in parte noti e in parte sconosciuti, perde la convinzione di poter cambiare il suo destino e si lascia quasi sottomettere dallo stesso, rinunciando ad ogni possibilità di sfuggirgli. La mia personale interpretazione di snake in mgs4 è che lui, per quanto malconcio fosse, non avrebbe mai pensato al suicidio, se non fosse stato costretto dalla paura di poter diventare un'arma di distruzione di massa. La stessa scena in cui si infila la pistola in bocca, si sente lo sparo e poi lo si rivede per terra col viso provato è ambigua. Non si capisce se ha tentennato nel momento di farla finita e alla fine ha sparato per aria, oppure ha avuto un malore che gli ha fatto estrarre la pistola dalla bocca prima di sparare.. Ad ogni modo alla fine la scelta simbolica di snake di smettere di fumare, nonostante i suoi soli 3 mesi di vita, sta a significare che ha scelto la vita.
Dunque ricapitolando, il mio intento con questo one shot non era certo quello di mostrare uno snake geloso di un rivale in amore XD, piuttosto l'oggetto della sua gelosia è l'impossibilità di poter lasciare qualcosa di se al mondo attraverso qualcuno da amare, una progenie,  e l'impossibilità di poter scegliere da se come vivere. Questo racconto si può interpretare come una riflessione amara di snake sulla sua vita e su quello che non ha potuto realizzare.

  
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