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Autore: il_moicano    05/09/2010    0 recensioni
Tratto da un sogno realmente fatto.
Genere: Introspettivo | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Si è fatto tardi, forse è l’una di notte, forse le due, puoi accendere tutte le luci che vuoi ma sai che fuori c’è buio ed è ora di andare a dormire. Sei pigro, non hai voglia di far le scale ed andare a dormire in camera, al piano di sopra. Ti fai sopraffare dall’inerzia, sai che se anche iniziassi a fare le scale, rimarresti lì, a metà strada tra l’inferno ed il paradiso, tra il bianco ed il nero, tra la realtà ed il sogno, e rischieresti di addormentarti sul decimo scalino. Decidi allora di fregartene, di sbattertene del fatto che forse un materasso è molto più comodo di un divano e ti stendi sul sofà che tanto caruccio arreda il tuo soggiorno. Adesso sei più tranquillo, sai di aver fatto la scelta giusta, è questo il posto che avresti dovuto scegliere senza neanche pensarci. Hai già spento le luci, spostato tutti gli oggetti che potrebbero emettere degli strani rumori durante la notte, messo a tacere il tuo cellulare e chiuso per bene tutte le finestre. Sembrerebbe tutto pronto, adesso puoi chiudere gli occhi, hai creato così tanta suspense che se non li chiudessi tu da solo potrebbe sbucare qualcuno dal buio a tapparteli. Li hai appena chiusi e stai tentando di spegnere il cervello,ed invece, tac, un soffio di vento sbatte alla finestra per neanche un secondo e tu li hai subito riaperti. Ed allora, insomma, a che razza di gioco stai giocando, una volta chiusi non vale riaprirli! Te ne sei reso conto ed allora questa volta ti riprometti di non riaprirli neanche se qualcuno bussasse alla porta. Ma aspetta un attimo, dove sei finito, tutto ha cambiato colore, tutto è più sfumato, anche le immagini sembrano avere un sapore, ah, forse ho capito, stai già sognando! Si, non ci sono dubbi, adesso sei tu a decidere come devono andare le cose. Inizi col voler rivedere una scena vissuta non meno di 10 anni fa quando frequentavi le scuole medie, poi ti concentri, tenti di andare più indietro, vuoi vedere un bel replay di quella volta che all’età di 6 anni facesti il tuo primo giro in bicicletta senza rotelle, non ci riesci, non ti sei concentrato abbastanza. Sei amareggiato, ci tenevi tanto a rivivere la tua prima caduta in bici, ma vabè, te ne fai una ragione,smetti di concentrarti. Hai smesso di tentare di disegnare con la mente ciò che vuoi vedere e subito ti appare una nuova scena, siete tu, e lei, siete in macchina, ora litigate, ora ridete, ora litigate, ora ridete, c’è una gran confusione però ti stai divertendo. Ma lo spasso dura poco, la strada davanti a te si apre in due, la macchina vola giù, urli, chiudi gli occhi, li riapri, sei al mare!Stai nuotando, sei sempre il solito, sei sott’acqua, devi smetterla di nuotare in apnea con gli occhi aperti, brucia, brucia, devi salire in superficie, non vorresti perché sai che forse il tuo sogno sta giungendo al termine, ma qualcosa ti trascina, vedi la luce del sole sopra di te che ti attira, quasi fosse una calamita, e in un attimo hai riaperto gli occhi, ma questa volta è stata quella decisiva. Sei ancora assonnato ma la luce del mattino ti ha inevitabilmente svegliato. Ti alzi dal divano, stai barcollando, in realtà i tuoi occhi sono ancora semichiusi, hai paura che tutta quella luce ti traumatizzi, ma devi essere forte, coraggioso, su, dai, non fare lo scemo, sappiamo tutti che dovrai anche andare a fare i tuoi bisogni, fare colazione, vestirti, non puoi pretendere di riuscirci in queste condizioni. Ok, ok, ti sei convinto, ti avvicini alla finestra, la spalanchi e contemporaneamente anche le tue palpebre riprendono vita. Ma guarda! E’ una splendida giornata, immagini già cosa ti aspetta, ma va bene così, sei pronto a tutto e tutti, in fin dei conti adesso ricordi che sai andare in bici anche senza rotelle!

 

 

  
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