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Autore: dubious3    05/09/2010    4 recensioni
Le ultime riflessioni del signore degli Inferi sulla sua vita con una canzone di Vecchioni.
Genere: Introspettivo, Song-fic, Triste | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato
Note: OOC | Avvertimenti: nessuno
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La morte del signore dei morti

Era si lamentava spesso del fatto che Efesto fosse brutto fin dalla sua nascita,per questa lo scaraventò dall'Olimpo quando era ancora in fasce.

Ma egli era più splendente di Febo paragonato a me.

Io,un orribile dio deforme,più simile ai demoni del posto su cui regnavo che agli olimpici miei pari.

Vedevo infatti negli occhi dei miei fratelli un forte senso di disgusto,come se non riuscissero a credere di avere me come fratello.

Per questo mi regalarono nel buio oltretomba,ove avrei schifato solo le anime morte.

Per questo divenni l'invisibile,perché nessuno potesse mai ammirare le mie grottesche fattezze.

Poi un giorno vidi lei,Persefone,figlia adorata di mia sorella Demetra.

I suoi lineamenti severi e il suo fisico slanciato mi colpirono come un fulmine di Zeus.

Per questo la rapii con l'aiuto di una ninfa, e la portai nel mio regno,

e lì la temetti così tanto di perderla che con l'inganno le feci mangiare una melagrana,così da legarla all'Ade per sempre.

Persefone.

L'avevo amata così tanto,e ora l'ho perduta per sempre.

Tutto per colpa di Kratos,il sanguinario uxoricida,il fantasma,il mostro assassino.

Il maledetto che ha anche osato profanare la tomba della mia adorata!

E adesso egli è qui,davanti a me,nel tentativo di fuggire dall'Ade e uccidere Zeus.

Ma non glielo permetterò.

Gliela farò pagare per il dolore che ho sofferto a causa sua!

"Kratos,che bello avere del tempo tutto per noi. Sai,ci serviva. Vedi,avverto qualche.......attrito tra noi,Kratos. Oh,quanti ricordi. Sono struggenti,davvero. Vediamo.......quali sono i tuoi peccati contro me? Oh giusto,hai ucciso mia nipote Atena! Poi,vediamo che altro........hai ucciso mio fratello Poseidone! E non ho certo dimenticato che fosti tu a massacrare la mia splendida regina! Ti farò soffrire quanto io ho sofferto! La tua anima è mia!"

Si,Fantasma di Sparta,preparati!

I miei artigli caleranno su di te e divoreranno il tuo spirito corrotto!

 

Che strano però.

Mentre cercavo di assimilare la tua anima,ho sentito una fortissima sofferenza in te,il dolore dell'uomo che ha perduto tutto ed è odiato da tutti.

Proprio come me.

Persefone infatti mi detestava più di ogni altra cosa al mondo.

Essa odiava stare con me,essere mia moglie,e la repulsione nei miei confronti trasudava da tutti i suoi pori.

Cercavo di essere in un buon marito in tutti i modi.

Permisi persino a quel mortale,Piritoo,di usare il mio talamo come giaciglio con lei,cosa che io non potei mai fare.

Ma il disprezzo di Persefone non si attenuava,anzi cresceva sempre di più.

Credo che infondo l'unica persona che mi abbia mai amato sia stata Menta,graziossissima ninfa dai piedi candidi.

Ella mi fece passare la notte più bella della mia vita,e dimenticai per poco i miei dispiaceri.

Ma Persefone,folle di rabbia non per gelosia,ma per il fatto che stetti con un'altra mentre la tenevo relegata con me,distrusse la poveretta,ed io di rimando imprigionai Piritoo .

Persefone,Piritoo,Menta.

Forse ho sbagliato a trattarvi così,e vorrei rimediare.

Ma non può tornare indietro.

Devo comunque lottare,e morire se necessario,per i fratelli che mi hanno rifiutato.

 

Ormai è finita.

Kratos mi ha strappato gli uncini,e sta per riservare a me lo stesso destino che ho riservato tante volte hai miei nemici.

Mi avrebbe strappato l'anima dal corpo.

Ora ho capito i miei sbagli.

Ora so di essere il vero responsabile della morte di Persefone.

Piritoo,perdonami!

Non avrei dovuto imprigionarti nell'Ade da vivo.

Menta,perdonami!

Avrei dovuto amarti e proteggerti come meritavi.

Persefone,perdonami!

Ti avrei dovuto lasciare libera,accanto a tua madre.

Ora il velo di rabbia che offuscava la mia mente si è dissolto.

Per tutta la vita ho cercato di tenere appresso la anime degli altri;per sentirmi vicino a qualcuno,per sentirmi protetto,per nutrirmi di esse come del latte materno che non ho mai potuto bere!

Ma non ci si può nutrire di anime,nemmeno se si è il loro re,perché la tua non ne beneficerà.

E mentre sento scivolare il mio spirito nell'oblio, inaspettatamente mi sovvengono dei versi di Orfeo,meraviglioso cantore che ha intrattenuto la mia corte per fare ritornare in vita la sua amata Euridice.

E finalmente mi è chiaro il motivo della sua scelta finale.

 

Morirò di paura a venire là in fondo,
maledetto padrone del tempo che fugge,
del buio e del freddo;
ma lei aveva vent'anni e faceva l'amore,
e nei campi di maggio, da quando è partita,
non cresce più un fiore...

E canterò, stasera canterò,
tutte le mie canzoni canterò,
con il cuore in gola canterò:
e canterò la storia delle sue mani
che erano passeri di mare,
e gli occhi come incanti d'onde
scivolanti ai bordi delle sere;
e canterò le madri che
accompagnano i figli
verso i loro sogni,
per non vederli più, la sera,
sulle vele nere dei ritorni.

E canterò, canterò finché avrò fiato,
finché avrò voce di dolcezza e rabbia
gli uomini, segni dimenticati,
gli uomini, lacrime nella pioggia,
aggrappati alla vita che se ne va
con tutto il furore dell'ultimo bacio
nell'ultimo giorno dell'ultimo amore;
e canterò finché tu piangerai,
e canterò finché tu perderai,
e canterò finché tu scoppierai
e me la ridarai indietro.

Ma non avrò più la forza
di portarla là fuori,
perché lei adesso è morta
e là fuori ci sono la luce e i colori;
dopo aver vinto il cielo
e battuto l'inferno,
basterà che mi volti
e la lascio alla notte,
la lascio all'inverno...

E mi volterò
le carezze di ieri
mi volterò
non saranno mai più quelle
mi volterò
e nel mondo, su, là fuori
mi volterò
s'intravedono le stelle
mi volterò perché l'ho visto il gelo
che le ha preso la vita,
e io, io adesso, nessun altro,
dico che è finita;
e ragazze sognanti m'aspettano
a danzarmi il cuore,
perché tutto quello
che si piange non é amore;
mi volterò perché tu sfiorirai,
mi volterò perché tu sparirai,
mi volterò perché già non ci sei
e ti addormenterai per sempre.

Se ami davvero qualcuno,devi lasciare andare la sua anima.

 

 

(I versi sono di Euridice,di Roberto Vecchioni,mentre le frasi in corsivo sono di GOW3)

Angolo dell'autore:

ecco a voi una One-shot atipica su Ade,il signore dei morti. Forse vi sembrerà un po' troppo sdolcinata e Ade è sicuramente molto OOC,ma i fondo egli nella mitologia greca non era tanto cattivo(e nemmeno brutto,infatti Persefone era davvero innamorata di lui). Ho scelto la canzone di Vecchioni,oltre perché è davvero bellissima,perché si addice bene al messaggio finale. Ho inserito poi alucne pause nel teso sottoforma di spazi maggiori,per divedere il racconto in tre parti.

  
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