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Autore: SLAPPYplatypus    06/09/2010    2 recensioni
hey, mi trovo costretta a scrivere qui ciò che avrei voluto scrivere in fondo al capitolo. questa one-shot è ispirata alla canzone "Airplanes" di B.O.B. ft Hayley Williams, i due personaggi non hanno un nome, ed è il primo ed ultimo capitolo che scriverò con loro, credo :) è un po' la storia che potrebbe esserci dietro, ma in un modo molto distante, dal momento che ho preso in considerazione solo il ritornello per realizzarla. con questo, vi saluto. se vi va di leggerla..
Genere: Song-fic | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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«Andiamo a vedere le stelle comete, ti va?»

Così un ragazzo cammina lentamente nella boscaglia, stringendo la mano della piccola sorella, perchè lo sanno tutti, gli opposti si attraggono. Un giovane, vestito di nero e borchie, come artigli dei vestiti; gli occhi cerchiati da marcate righe nere, un paio di Converse scolorite e una grossa scritta bianca stampata sulla maglietta: Dream. Vicino a lui, una piccola bambina bionda, con onde e onde di morbidi ricci che cadono fluentemente dalle sue spalle, il fragile corpicino fasciato da un delicato vestito rosa confetto, stretto alla vita da un grosso nastro dello stesso colore.

Avanzano lentamente, lei esitando su ogni singolo passo, per il piccolo che sia, e lui aspettando la piccola, assicurandosi che non si faccia mai del male, come una guardia attenta sorveglia che niente possa mai ferire la sua protetta, la sua piccola principessa.

Si fermano solo in un piccolo prato libero da ogni albero, per poter vedere meglio le stelle, per osservare meglio l'universo.

«Guarda! Guarda! Una stella cadente, visto?» grida entusiasta la piccola, con gli occhi che brillano come due piccoli diamanti, eppure molto più preziosi.

«Mi dispiace, tesoro. Vedi? Ha delle piccole lucine rosse ai lati, è solo un aereo. Ma non ti preoccupare, ne troveremo di sicuro delle altre.» risponde gentile il fratello, abbassandosi e carezzandola gentilmente.

«E quella è una stella cadente, invece? Non è un altro aereo, vero?» chiede ancora la piccola, speranzosa ma in qualche modo consapevole di essere presto delusa, eppure godendosi a fondo quel momento di incertezza, come solo i bambini sanno fare davvero.

«No, cara. Mi dispiace, ma è sempre un aereoplano. Ma se ci provi abbastanza, sono sicuro che-» dice il ragazzo, per poi interrompersi quando il suo sguardo si posa nfine sulla sorellina, con la testa bassa e le guancie rosse, gli occhi lucidi. «Hey, tesoro, che c'è che non va? Che succede?» chiede il giovane preoccupato.

«Non vedremo mai una stella cadente, vero? Non le vedremo mai.» sussurra la bambina, singhiozzando. «Non potremmo fare finta che gli aerei siano stelle comete? Solo per questa volta, ti prometto che poi non lo farò più, davvero. Ma adesso mi servirebbe davvero, dovrei davvero esprimere un desiderio. Solo uno.» conclude la piccola, guardando negli occhi il fratello, bloccando quegli oceani azzurri nelle verdi foreste di lui per un istante.

«Certo, piccola mia, certo che possiamo. Tutte le volte che vuoi.» bisbiglia gentilmente il fratello, stringendo la sorellina in un abbraccio, lo stesso abbraccio che li lega assieme dalla sua nascita.

E mentre, strizzando gli occhi, una lacrima nera scorre sul viso del ragazzo, come un piccolo sentiero del suo dolore e del suo amore, una sola, piccola stella cadente saetta veloce su di loro.

 

   
 
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