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Autore: AcidBee    06/09/2010    5 recensioni
Questa non é una storia d'amore. Questa é solo la storia di una ragazzo e una ragazza.
«Esiste un anniversario di due ragazzi che non stanno insieme?
Di certo, ne esiste uno di due che sono troppo idioti per accorgersi di quanto starebbero bene insieme...»
«Era errato dire, come invece sosteneva il suo migliore amico Zabini, che se Scorpius Hyperion Malfoy non aveva tre sigarette in tasca e una in bocca andava in crisi. No, lui ne teneva anche una nella tasca del mantello, per le emergenze, si sa.»

STORIA SOSPESA A TEMPO INDETERMINATO, SONO DESOLATA.
Genere: Generale, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Albus Severus Potter, Nuovo personaggio, Rose Weasley, Un po' tutti | Coppie: Lily/Scorpius
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Nuova generazione
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Attenzione: se siete patiti di Rose/Scorpius NON leggete questa Fanfiction. Oppure si, ma vi ho avvertito.
Lettore avvisato mezzo salvato, no?

• Note tecniche & disclaimer:
EDIT 09/09/2010: in seguito alle numerose richieste di allungamento della trama, l'autrice si sta ingegnando per darle maggior sostanza :)
Il pairing é essenzialmente Lily/Scorpius, ma é un intreccio molto particolare, un po' diverso dal solito :)
Il rating é Arancione, perché é sempre meglio abbondare, su.
Il personaggio di Helios Zabini é in parte di mio ©. I suoi genitori, parenti vari ecc. sono però della Zia Rowl.
Il resto dei personaggi non mi appartengono, sono sempre di quella geniale donna, ci ho messo solo un po' del mio nel delinearli :D

She will be loved.


• First Act •



Just gonna stand there and watch me burn,
But that’s alright because I like the way it hurts.
Just gonna stand there and hear me cry,
But that’s alright because I love the way you lie,
I love the way you lie.
Eminem feat. Rihanna, Love The Way You Lie


Helios Zabini era decisamente un ragazzo strano.

Innanzitutto, l'assurdo nome appioppatogli dai genitori faceva sì che chiunque gli si presentasse doveva trattenere risatine sotto i baffi. Oh, certamente, Zabini padre doveva aver fumato una gran quantità di erba come ai tempi di Hogwarts per imporre quella sofferenza al pargolo che sua moglie teneva in braccio subito dopo il parto.
Ma il capofamiglia era stato inflessibile su questa decisione, magari al fumo aveva aggiunto anche un bicchiere di Firewhiskey.

In ogni caso, ogni tentativo di derisione veniva bruscamente interrotto dal ragazzo con uno sguardo glaciale e minaccioso.
Oh, già, anche i suoi occhi erano strani.
Tutti riuniti per l'apertura degli occhi del rampollo Zabini-Greengrass, c'era chi scommetteva che il bimbo avrebbe avuto gli occhi di ghiaccio della famiglia materna, chi il castano intenso del padre.
Ma quando Helios dischiuse gli occhi per la prima volta con una risata cristallina, tutti rimasero impietriti.
Gli occhi erano banali occhi castani con screziature di verde intenso intorno alla pupilla, ma erano un inconfondibile marchio del padre di Blaise, morto nella Grande Battaglia.
Era forse una sua maledizione lanciata al figlio per il tradimento subito?
Nessuno lo seppe mai.
Fatto sta che Zabini senior doveva sopportare lo sguardo del figlio ogni giorno, svegliando dentro di lui ricordi addormentati pronti a distruggerlo un'altra volta.
Per il resto, nel complesso, Helios era cresciuto sempre migliorando, diventando un bel ragazzo.
Alto, muscoloso pur non giocando a Quiddich, la pelle sempre color caffélatte, miscuglio tra padre e madre, con un fascino misterioso che aveva del proibito.
Il classico ragazzo che non ti aspetteresti in grado di provare affetto o alcun sentimento.
E invece era qui che tutti si sbagliavano. Zabini non concedeva molta confidenza a nessuno tranne ad alcune Serpi compagne di stanza, ma aveva un cuore pulsante e vivo nel petto.
Che l'aveva portato a provare una folle attrazione per Lilian Luna Potter.
Così, dopo settimane di corteggiamento, baci rubati e sguardi intensi, la fredda Serpe aveva fatto coppia fissa con la bella e sveglia Grifoncina.
Se c'era amore tra loro non si poteva dire, ma sicuramente apparivano chiare a tutti la forte complicità ed intesa che legava i due, e se ci aggiungiamo una forte passionalità allora possiamo comprendere cosa spinse i due a gettarsi in questa storia.

Secondo la ragazza, però, c'era un solo ma non piccolo impiccio.
Il ragazzo soffriva di personalità multipla.
In ogni caso, questo era quello che pensava la sua testolina bacata.
Fattostà che appena il ragazzo aveva la luna storta (Lily le prime volte aveva ipotizzato che fosse un Lupo Mannaro mal riuscito) diventava intrattabile, e tirava fuori assurdi argomenti che mettevano a dura prova i nervi della Grifondoro, sempre sul procinto di avere una crisi isterica.
Certo, questi momenti erano ampiamente colmati da dolci frasi che le sussurrava tra un bacio e l'altro quando stavano insieme, cose che la rossa non avrebbe mai pensato di sentir uscire dalla bocca di un ragazzo della Casa del buon vecchio zio Salazar.
Ma a volte era veramente troppo.
Si ricordava di quella volta in cui lui aveva insinuato che lei frequentasse un certo Dereck Conrner, Tassorosso del settimo anno e finché non si era fatta somministrare Veritaserium non si era placato, usando come prova il fatto di averli trovati insieme nella serra numero diciassette intenti recuperare la Puffola Pigmea di Lily, scappata in preda al panico inseguita da un gatto del castello.

Compagno di camera di Helios era Albus, il fratello di Lily, con la quale era molto in sintonia, poiché entrambi mal sopportavano James, anche lui giovane rosso-oro.
Un ragazzo chiuso il secondo della nidiata Potter-Weasley, sempre sulle sue ma molto saggio e maturo.
In effetti era il solo, oltre all'amato cugino Hugo, compagno di Casa e marachelle, che Lily sopportava di parenti e cugini vari.
Le cugine francesi, boriose e piene di sé.
Le figlie di Zio Percy, noiose, ingenue e sempre sui libri.
James, sbruffone ed egocentrico.

Ed infine c'era lei, l'incubo della rossa.
Rose Weasley, Corvonero.
Su di lei ci sarebbe stato da scrivere un romanzo, non certo di pregi ed odi al suo delizioso carattere.
Tremendamente competitiva, cercava di fare tutto quello in cui Lily riusciva per batterla. Il che era a dir poco infantile e fastidioso, anche perché la maggior parte Rose usciva di scena fumante d'invidia per il risultato non raggiunto.
Una volta aveva partecipato ai provini di Quiddich di Corvonero nel ruolo di Cacciatrice, lo stesso della cugina. Per prepararsi alla prova, non essendo mai salita su una scopa, aveva studiato tattiche ed esercizi a memoria. Il risultato? Il libro non spiegava come reagire ad un forte colpo di vento, e la malcapitata Rose rovinò dalla scopa dopo venti secondi di goffo volo.
Dopo che la notizia aveva fatto il giro della scuola, la ragazza era stata lo zimbello di tutti per un mese intero.
Insomma, le due ragazze non si potevano vedere.
Oltretutto avevano anche ben poco in comune, visto che la mora Weasley aveva ereditato la dedizione allo studio made-in-Hermione e il caratteraccio del padre.
Se sommiamo il fatto che fosse un po' bruttina, saputella e non disposta a far copiare o ad aiutare, possiamo immaginare come fosse ben voluta da tutti.

Soluzione migliore? Evitarla.

*

Lily stava appoggiata ad una colonna aspettando il suo... accompagnatore, ecco.
Lei e Lios, come lo chiamava affettuosamente lei, non avevano un'etichetta che descrivesse cosa fossero. Insomma, nessuno dei due aveva usato frasi stereotipate che implicassero fidanzamenti e derivati, semplicemente lei aveva accettato di uscire con lui dopo un po' di tempo.
A lei, per carità, andava bene così.
Aveva rinunciato da tempo alla favola del principe azzurro Babbano e dell'amore perfetto, nonostante i suoi smielatissimi genitori ne fossero la prova.
Genitori che, saputa la notizia di chi frequentasse Lily - opportunamente riferita da Rose -, avevano dato di matto, causando furiose liti familiari da cui la rossa era uscita indenne solo alle opportune rassicurazioni di Albus.

Immersa nei suoi incartati pensieri, la rossa sobbalzò al sospiro che ricevette nell'orecchio, e il suo viso andò immediatamente a fuoco.
«Ciao, piccola Grifondoro»
Scomparso il rossore, Lily si ricompose e mise un finto broncio.
«Sei in ritardo, infima Serpe. Non so se potrò perdonarti oggi.»
«Ah davvero?» continuò a sussurrarle sul collo il giovane, facendola impazzire «conosco un metodo particolare per cancellarti quell'antipatico broncio da viso...» e così dicendo prese a baciarle lentamente il lembo di pelle sensibile sotto l'orecchio, al ché la ragazza si girò e lo coinvolse in un bacio che ardeva come il fuoco, allo stesso calore degli spiriti dei due ragazzi.
Quando un certo numero di occhi prese a fissarli con fin troppa insistenza, Helios trascinò la rossa in camera sua attraversando di corsa corridoi e sotterranei, per poi chiudersi dentro e catturarle le labbra in un bacio dolcissimo, privandola lentamente di ogni indumento, finché anche le piccole mani della ragazza non arrivarono a slacciargli la camicia e a farla sparire dalla circolazione, dedicando svariate attenzioni al petto muscoloso del ragazzo.
Bruciante di passione ed affetto, il ragazzo la prese e, in quel momento, furono una cosa sola.

*

«Potresti smetterla di fumare?» chiese Lily infastidita, seduta sul letto del ragazzo con indosso una sua camicia verde-argento.
Avevano fatto l'amore diverse volte diverse volte, mai stanchi, sempre pronti ad abbracciarsi.
«Oh andiamo rossa, non ti hai mai dato fastidio, non sono mica Scorpius che se non ne ha tre in tasca e una in bocca va in crisi!» rispose Helios pacatamente, ancora sdraiato.
«Infatti, ma io detesto la menta» ribatté lei alludendo all'aroma proveniente dal mozzicone che si stata diffondendo in tutta la stanza.
«Oh, già. Dai, almeno fammela finire... lo sai che porta sfiga!»
«Zabini, non me ne frega niente delle tue stupide superstizioni che ti servono solo a pararti il culo» disse ammiccando «e potresti dedicare più attenzioni a me che a un mozzicone quasi spento» aggiunse con finta aria stizzita.
«Hai ragione, oh adorata Lils, smetterò per te!» la sbeffeggiò con aria teatrale.
Il volto della ragazza prese subito un'aria truce.
Oh.
Oh, no.
L'aveva chiamata Lils. L'odioso nomignolo datole da Rose.
Una furia rossa armata di cuscino si avventò contro la sprovveduta serpe, che prontamente afferrò anche lui un cuscino e si diedero alla pazza gioia finché la camera non fu piena di piume, e in quello che sembrava un sogno di zucchero a velo i due si abbracciarono ed addormentarono felici.
Ignari del fatto che, appena un piano più in su, c'era chi ingegnosamente macchinava qualcosa di veramente perfido.




Little girl, little girl why are you crying?
Inside your restless soul your heart is dying!

Little one, little one your soul is purging.
Of love and razor blades your blood is surging...

Green Day, ¿Viva La Gloria? (Little Girl)


[Il giorno dopo]
Esiste un anniversario di due ragazzi che non stanno insieme?
Di certo, ne esiste uno di due che sono troppo idioti per accorgersi di quanto starebbero bene insieme, pensò Albus mentre si dirigeva nell'aula di pozioni.

*

Ci aveva messo ore a decidere se chiederglielo o no.
Ore di confidenze con altre compagne Grifondoro, ore di pettegolezzi e risate tra amiche, ore di assurde macchinazioni e folli previsioni.
E Lily aveva optato per il coraggio che contraddistingueva la sua casa.
Avrebbe chiesto a Helios Zabini se voleva essere il suo ragazzo. Sarebbero bastate poche parole, o forse un lungo discorso, un balbettio, magari un solo sguardo...
Insomma, due mesi di frequentazione erano tanti.
Forse era giunto il momento di questo piccolo grande passo.
Ma la giovane rossa aveva paura. Si, una fottuta paura che a lui non andasse bene, che non la volesse, aveva timore di non essere alla sua altezza.
Perché in fondo era una serpe fighissima come avrebbe detto da piccola, aveva un anno più di lei e uno stuolo di ragazzine urlanti più belle e facili di lei.

Ma disperarsi e affliggersi così era inutile.
Aveva tempo per cambiare idea, certo, ma non la voglia.
Così, si diresse a passo di marcia e a testa alta verso il dormitorio di Serpeverde e si piazzò davanti alla camera di lui, conscia del fatto che fosse lì a studiare.
Stava per bussare, quando da dentro sentì una risata.
Sciocca, svenevole, femminile.
E un nome.
«Oh Rose...»
No.
No, no, no.
Non voleva crederci, doveva esserci qualcun altro in quella camera, non lui, era tutto un fottuto erro... ed involontariamente spalancò la porta e trovò ciò che sospettava e che non avrebbe mai voluto vedere: Helios, a petto nudo, stringeva un'altra tra le sue forti braccia, quelle che un tempo avevano cullato lei...
Ma non un'altra qualsiasi, no, sua cugina Rose.
Che la guardava con aria vittoriosa, che urlava soddisfazione e riscatto per anni di inferiorità.
La rossa non versò una lacrima.
Non si scompose.
Assunse una maschera cerea e sputò ogni parola con acidità preoccupante.
«Beh Helios, almeno vorrei essere tradita con qualcuna che... ecco, riesce ad eguagliarmi in qualcosa. E tu, Weasley, sei solo una lurida puttana. Dovresti essermi grata che non ti Cruci qui, perché sarebbe troppo veloce come morte. Spero vi godiate il pomeriggio, non sarò certo d'intralcio!» e così dicendo uscì sbattendo la porta, correndo via, senza voltarsi indietro, lasciando dietro di sé una ragazza sconvolta e un ragazzo altrettanto basito.

*

Era errato dire, come invece sosteneva il suo migliore amico Zabini, che se Scorpius Hyperion Malfoy non aveva tre sigarette in tasca e una in bocca andava in crisi.
No, lui ne teneva anche una nella tasca del mantello, per le emergenze, si sa.
Aveva iniziato a fumare a tredici anni, la prima gli fu offerta da suo padre, troppo ubriaco per capire cosa stesse facendo.
Un'infanzia difficile, quella del giovane rampollo in casa Malfoy. Una madre che lo proteggeva dal resto del mondo, un padre sempre ubriaco per dimenticare gli anni di Voldemort, i sensi di colpa... gente che lo chiamava il figlio del rinnegato.
Il vantaggio era che aveva imparato dagli errori altrui. A scuola era piuttosto riservato, aveva levigato certi pregiudizi Purosangue e riparato errori commessi dai Malfoy.

Insomma, aveva tanto sofferto ma era riuscito a diventare diverso dai suoi predecessori.
Nei momenti di lucidità, Draco gli aveva raccontato la storia della Grande Guerra, il suo ruolo, che gli errori si possono sempre rimettere a posto, come aveva fatto Lucius salvandolo, e quanta sofferenza aveva portato.
Aveva fatto crescere il figlio enormemente, e Scorpius era riuscito ad apparire anche una persona normale. Certo, una Serpe si, ma in pace con sé stesso.

Unica cosa irrimediabilmente tramandata geneticamente da genitori appartenuti alla sua stessa Casa era l'odio per i Grifondoro.
Gli facevano salire i nervi, quegli orgogliosi spocchiosi sempre pronti a salvare il prossimo, gli unici che ricevevano meriti e grandi parole... sempre dalla parte giusta, quei dannati piccoli eroi.
Dal nervoso che provocavano questi pensieri, si accese l'ennesima sigaretta e si accorse di essere vicino al bagno femminile di Hogwarst.
Come diamine ci sono arrivato? Pensò. Sarà meglio tornare indietro concluse.

Stava per tirare dritto verso luoghi più abitati quando sentì un singhiozzo proveniente dal suddetto bagno.
Normalmente se ne sarebbe fregato, ma quando vide chi stava uscendo dal bagno si fermò, leggermente stupito: Lily Potter usciva dal bagno piangendo.
Lunghi solchi sul viso, il mascara leggermente sbavato...
Lily non piangeva mai. E questo Scorpius lo sapeva bene.
Stava per andare via definitivamente piuttosto scioccato quando lei gli finì addosso, probabilmente non si era accorta della sua presenza. E poi, accadde il finimondo:
lei lo guardò negli occhi.





• SPAZIO AUTRICE:
Buongiorno! Questa é la mia prima vera Fic, nonostante io ne legga moltissime e ne scriva altrettante.
Non voglio perdermi in numerose ciance, avete già letto all'inizio del capito le "Note tecniche", quindi passo ad altri dettagli che potrebbero esservi utili se siete riusciti ad arrivare fino a qua senza chiudere la finestra :D

PER AMORE DEL CANON:
- Dunque, il personaggio di Scorpius é leggermente diverso dal solito, ho già accennato a diversi suoi atteggiamenti spiegandoli, ma lo vederete svilupparsi in seguito.
- Rose Weasley così stronzetta e particolare? SI. Le ho messo un mix di difetti di Hermione e Ron. Perché io proprio non la reggo, insomma, da quando ho letto il suo nome l'ho odiata. Quindi non sarà il solito diligente angioletto.
- Lily così sboccata? SI. Ok che si é data un contegno, ma la rabbia e la frustrazione non si riescono a controllare totalmente, no?
- Draco caduto in depressione post-Guerra? Eh si. Insomma, aveva un peso troppo grande sulle sue spalle, e purtroppo crollato. Ma c'é Astoria con lui, non é in terribili mani. Sappiate che in ogni caso lo adoro :3

PER AMOR MIO, E VOSTRO:
Questa storia NON é betata. Quindi perdonate qualsiasi tipo di errore lessicale e/o morfosintattico.
Ah, e se trovate il passaggio di una certa Mary Sue, avvisatemi, la sopprimerò al più presto!
Ultimo avviso:


Campagna di Promozione Sociale - Messaggio No Profit:

Dona l’8% del tuo tempo alla causa pro recensioni.
Farai felice milioni di scrittori.

(Chiunque voglia aderire al messaggio, può copia-incollarlo dove meglio crede)
(© elyxyz)

 

Grazie a tutti coloro che aderiranno, a presto!
— Bee <3

 

   
 
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