Bene, questa è l'ultima della trilogia di one shot dedicate a Nami-san per il suo compleanno!!!

AUGURIIII NAMI-SAAAAAN!!!!!! TI VOGLIO UNA MAREA DI BENE!!!!!

Bene... E anche per la mia felicità... Una Ashe/Balthier! Oh yeaaah!!!!! E' stata difficile per me una parte perchè stavo diventando tutta rossa!!!! ihihihi xDDD

*svieneeee*

kiss kiss

martola

Pioveva a dirotto. Una regina dai corti capelli d'oro osservava lo scrosciare dell'acqua sul balcone del suo palazzo. In mano, un anello. L'anello restituitole dall'uomo che aveva capito di amare, troppo tardi per poter condividere con lui quei nuovi sentimenti.

In lontananza, nascosta in gran parte dall'oscurità, intravedeva la cima di Bahamut, la fortezza celeste in cui credeva che quell'uomo fosse morto per lei. Credeva, ma, un anno dopo quel fatto, le sue tristi certezze furono cancellate dall'arrivo di un biglietto accompagnato da un anello.

Aspetto a Bervenia.

Bervenia. Un nuovo continente, troppo lontano per una giovane Regina intenta a consolidare il proprio potere.

Ashe sospirò, pensando che in quel momento Balthier era tutto ciò che le mancava. Voleva che il cielo fosse sereno e che una stella cadente passasse lì, sopra Rabanastre, e che lei potesse esprimere il desiderio di rivederlo in quel momento.

Le scese una lacrima. Non aveva mai pianto per lui. Era stata male i primi giorni dopo la sua scomparsa, ma poi il suo tempo libero divenne così poco che non ebbe più modo di pensarci e di soffrirne. Si asciugò la guancia bagnata... Poi sentì qualcosa bussare sul vetro. O meglio, qualcuno.

Non ci credeva.

Era lui.

Davvero... Lui...

Ashe aprì in fretta la porta che dava sul balcone e si gettò, piangendo, tra le braccia di Balthier. Lui la guardava teneramente, come se quello fosse il contatto che aspettava da mesi. Non le tante donne che volevano essere sue, ma lei. Lei era l'unica donna che lo prendesse davvero.

La regina, dopo la felicità iniziale, gli tirò un schiaffo. -Come hai potuto?! Sei pazzo? Potevi davvero morire!- piangeva, disperata all'idea, sotto la pioggia.

Balthier rise amaramente. -Principessa, hai dimenticato che ruolo ho io in questa storia?

Lei lo guardò negli occhi. -Sono il protagonista. E lo sai cosa si dice del protagonista?

Ashe riabbassò lo sguardo, stringendosi a lui. -...Non muore mai- concluse la frase.

L'aviopirata le prese il viso la le mani e lo avvicinò al suo, poi le sussurrò all'orecchio. -Vieni con me... Vieni a Bervenia...

Per la regina quello era un tono così invitante... Poteva lasciare tutto. Il regno, il trono, i suoi doveri da regina, tutto... E scappare via con l'uomo della sua vita.

Ma ormai lei aveva quasi 21 anni e aveva già riordinato le sue priorità. -No, Ffamran. Non posso. Ho dei doveri verso il mio popolo.

Lui rimase colpito dal sentirsi chiamare con il suo vero nome. -Ffamran... E' da tanto che non mi chiami Balthier...

Lei ignorò quell'osservazione e tornò al discorso precedente. -Sai cosa potrei proporti. Ma tu non accetteresti, vero?- Ashe sperava che Balthier volesse rimanere con lei, come suo amante, come suo fidanzato, come suo marito...

-No- ammise l'altro, alzando lo sguardo verso le nuvole scure -No, non accetterei. La libertà è tutto ciò che mi rimane...

Ashe smise di piangere. -Tornerai a Bervenia?

-Sì.

-Allora...- si asciugò il volto, ma fu inutile dato che pioveva a dirotto. Entrami erano fradici e si stringevano dolcemente sotto la pioggia battente. -...questo è un addio?

Lui baciò la fronte di lei, per poi scendere e posare ancora un caldo bacio sul suo naso e infine sulla bocca di Ashe. Restarono così alcuni minuti, giocando l'uno con la lingua dell'altro, poi lui interruppe l'unione. -No, è solo un arrivederci- disse, teneramente -Quando ti rivedrò, fra qualche mese...- prese fiato -Voglio che tu sia solo mia...

-Io sono già tua- disse lei, ansimando -Non potrei mai pensare ad un uomo che non sia tu... Balthier...

Lui ansimò, felice, nel sentire il suo nome pronunciato dalla dolce voce della sua donna.

-Vieni dentro, ti prego... Voglio che questa notte sia indimenticabile...- disse Ashe al giovane. Allora lui la spinse dentro con delicatezza e cominciò a toglierle i vestiti, ma lei lo fermò e lo trascinò nel bagno, dentro la doccia. Ashe aprì l'acqua calda e cominciò a togliere la camicia a Balthier, che intanto toglieva il candido abito bianco della regina, che, bagnato, non lasciava nulla all'immaginazione. Quando entrambi furono liberi dagli abiti, lui tentò subito di soddisfarsi, ma Ashe non glielo permise, anzi, si mise a stuzzicare l'aviopirata facendo certi giochetti con le mani dalle parti del suo inguine e lui gemette di piacere, e la dimostrazione di questo fatto si era già fatta vedere da un po'. Lei rise divertita nel vedere Balthier con la faccia tutta rossa e dall'aria stordita dal piacere. Allora la situazione si ribaltò: l'aviopirata prese il comando della situazione e spinse la giovane contro il muro. Cominciò allora a entrare lievemente in lei, ma non completamente per evitare di soddisfarla subito. Quando vide che ormai Ashe era al limite della sopportazione, lui decise che aveva già sofferto abbastanza e la accontentò. La regina, in tutta risposta, avvinghiò le sue gambe contro il bacino di Balthier e lo lasciò fare, finchè i due, stremati, ma felici, non uscirono dalla doccia.

Ashe fece portare un cambio di vestiti a Balthier, che se ne andò poco dopo.

Lei, dentro di sé, sperò che qualcosa di lui le fosse rimasto. Ancora non sapeva quando l'avrebbe rivisto.