- mi disgusti-
I sogni di una ragazza si infrangono, in mille pezzi come la lettera d’amore che Malfoy ha strappato. Mi disgusti piuttosto dura come frase. Tanto da far deprimere una ragazza e costringerla a quasi tagliarsi le vene. Come molte ragazze Hermione è stata affascinata da questo baldo giovane che l’ha rifiutata senza alcun preambolo. Ma lei non si è data per vinta. Non se ne fregata di nulla e ha continuato ad amarlo silenziosamente. Le provocazioni le scivolano via come acqua su di lei.
- se io ti piaccio perché non cerchi di sedurmi?-
Giornata normale, compiti normali, tema di storia della magia, sua frase che non ci azzecca un cavolo.
- amare qualcuno non vuol dire andarci a letto insieme. –
- uhm… ottima risposta.-
Silenzio
- e se ora ti dicessi che per stare insieme devi fare sesso con me, quale sarebbe la risposta?-
- che dobbiamo farci storia della magia e che tu stai a zero. -
- dai rispondimi.-
Lei posa la penna, guarda il ragazzo che ha davanti e sospira
- ti risponderei che preferisco sognarti semplicemente.-
Rimase un po’ stupito dalla risposta data ma poi riprese a studiare.
Un giorno qualsiasi, senza un motivo apparente, Draco Malfoy prese Hermione Granger, la trascinò nella prima aula libera, con violenza bruta, la sbatté contro un armadietto e, con le mani di lei bloccate e con la propria mano nei suoi capelli, la baciò. Come in un sogno, vedendo che non opponeva resistenza, la liberò e le pose la mano sulla sua schiena per avvicinarla. Respiro affannato. Il suo sguardo truce.
- mi disgusti-
Labbra fredde, passionali, avide, rabbiose.
- perché sei così…buona?-
Non voleva una risposta. Voleva solo sfogarsi, urlarle contro…
- non ti sopporto-
…Solo baciarla, vedere la paura nei suoi occhi.
- perché non ti difendi, perché non mi spingi via, perché cerchi sempre di proteggere gli altri e non proteggi te stessa?-
Si bloccò a pochi centimetri dalle sue labbra aspettando che qualcosa uscisse fuori da quelle labbra. Inaspettatamente lei lo baciò teneramente, lasciandolo di stucco. Si sciolse, tolse quella maschera costruita, la incatenò in un abbraccio lasciando che pupille di ghiaccio si sciogliessero in presenza del sole.
- che razza di sortilegio mi hai fatto? Perché mi hai difeso e non hai battuto occhio dopo l’offesa che ti ho scagliato contro? Perché mi hai sorriso e mi hai rivolto parole dolci? Perché nonostante io ti sfrutti per i compiti tu ancora ti lasci sottomettere? Perché mi da così rabbia vederti insieme a quel Weasley quando gli sorridi, gli dai uno schiaffo scherzoso , un bacio sulla guancia e gli lanci quei dolci sguardi che invidio? Sono patetico…-
Si scostò, la guardò.
- sono patetico… sono qui e sto cercando scuse per perdonare il mio assurdo comportamento. Non riesco ad ammetterlo… Sei importante-
L’abbracciò di nuovo. Piccoli baci. Collo, guancia e poi man mano verso la bocca, quando si incontrarono, labbra e labbra, lei le dischiuse lentamente e in quell’attimo l’amore sbocciò come i fiori in primavera, scoppiettò come un falò d’ estate , esitò come una foglia sull’albero in autunno indecisa se cadere o meno e tremò tenero sotto la neve d’inverno come un cucciolo appena nato. Il tempo potrà passare, il sole tramontare, le stagioni passare via via ma i sentimenti che legano una persona all’altra non svaniranno mai, potranno essere dimenticati ma basta un’occhiata e tutto si riaccende.
Il bianco e nero… una miscela perfetta di bene e male, veleno e medicina, sogno e realtà.