Film > L’apprendista stregone
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Autore: Bebbe5    07/09/2010    6 recensioni
I pensieri di Balthazar Blake, poco prima che Dave faccia il suo ingresso nella bottega, sulle note de "L'apprendista stregone" di Angelo Branduardi
Genere: Introspettivo, Malinconico, Song-fic | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno
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Note dell’autrice: di recente, al cinema, ho visto il film “l’apprendista stregone”. So che è la classica americanata, ma devo dire che mi è piaciuto molto. Il personaggio di Balthazar poi è veramente affascinante. Ho pensato dunque di scrivere una song fiction con le parole del menestrello d’Italia, Angelo Branduardi. Spero che vi piaccia, in fondo vi lascio il link della canzone, per chi volesse ascoltarla.

Mi dirai di sì?

Sono passati ormai mille anni. Secoli di ricerca, fatica, notti insonni, ma anche di rimpianti, rabbia, solitudine.

Un tempo, quando il fervore di trovare il Sommo Merliniano scorreva nelle mie vene come fuoco incandescente, tenevo ogni cosa a portata di mano: l’anello, l’Encantus, la Grimhold… la sua collana. Ora giace tutto in un cassetto nello scantinato di questa bottega, che ho preso in affitto per favorire la mia copertura. Non che nessuno crederebbe alla mia storia, il mondo di oggi è troppo scettico, troppo abituato a fittizzi mondi fantastici e troppo immaturo per credere a ciò che ha di fronte agli occhi.

Comunque, anche degli ottusi, comunissimi esseri umani che riescono ad utilizzare solo il 10% del loro cervello si accorgerebbero un tipo strano come me, che si aggira per strada fermando i ragazzini e chiedendo loro di toccare un gioiello a forma di drago per vedere se reagirà al loro contatto. Attirare l’attenzione è proprio l’ultima cosa di cui ho bisogno, ci manca solo che un altro Morganiano venga a cercare rogne per tentare di liberare la sua padrona.

Non posso permetterlo.

Non ora, almeno.

Arriverà il momento in cui l’erede di Merlino potrà provare a sconfiggere quella strega. Arriverà il momento in cui potrò rivedere colei che amo, Veronica.

Sbatto il pugno a terra. Quante volte mi sono sentito impotente. Quante volte sono stato sul punto di aprire la Grimhold per tentare di dare il benservito a quei Morganiani e a Morgana stessa. L’unica cosa che mi ha fermato è stata la fede cieca che ho sempre riposto nel mio mentore. Se lui ha detto che solo il Sommo Merliniano riuscirà a sconfiggere la nostra mortale nemica, allora io non posso fare altro che seguire le sue ultime volontà e cercare questo benedetto ragazzo.

Col mio soffio di vulcano cancellerò
il gelo di questa stanza
e col volo di una freccia trafiggerò
quella pallida luna a distanza;

Più di una volta mi sono chiesto: a cosa serve saper creare del fuoco dal nulla, a cosa serve cancellare il gelo di una notte invernale da una stanza, a cosa serve mutare gli oggetti in modo tale che mi consentano di andare lontano, anche di raggiungere la Luna se voglio, se poi non posso salvare coloro che amo?

ci sarò e non ci sarò,
continuerò
la mia invisibile danza,
senza tracce sulla neve lieve sarò,
mi dirai di sì o mi dirai di no.

Eppure, nonostante questi momenti di tenebroso sconforto, la luce della mia missione, del mio dovere, mi ha sempre portato, come una musica travolgente, a continuare a viaggiare per ogni terra, in una danza sfrenata con il tempo, che ogni volta mi sottraeva l’erede di Merlino prima che io riuscissi a scovarlo.

Entrambi abbiamo sempre sembrato possedere il dono dell’invisibilità, nessuno ha mai lasciato un segno, un ricordo nella memoria del mondo, nessuno ha mai lasciato una traccia.

Il mio più grande interrogativo, però, non è mai stato:

“Riuscirò a trovare il ragazzo?” oppure 

“Riusciremo a sconfiggere Morgana?” o ancora

“Riuscirò a rivedere Veronica?”. No, mi fidavo e mi fido del mio mentore, ragion per cui sono più che sicuro che la rivedrò.

La mia incognita più grande, che ancora tormenta i miei incubi è: “Veronica ricambierà i miei sentimenti?”

Avrà il silenzio la voce che ho,
e mani lunghe abbastanza,
sarà d'attesa e d'intesa, però
saprò quello che ancora non so.



Già mi immagino il momento del nostro incontro. Basterà il silenzio per dirci ogni cosa. Le mie mani decoreranno finalmente il suo collo con il gioiello che comprai per lei mille anni or sono. Scorreranno poi attimi d’attesa e di piccoli gesti che solo noi riusciremo a comprendere. Finalmente avrò la risposta che bramo e temo allo stesso tempo.

mi dirai di sì o mi dirai di no,

Col mio cuore di matita correggerò
gli errori fatti dal tempo
e con passo di guardiano controllerò
che si fermi o che avanzi più lento;

Se incontrassi per strada una persona qualsiasi e, in un impeto di follia le raccontassi la mia vita per filo e per segno; se questa persona non si mettesse a ridere o ad urlare; se questa persona mi credesse e sapesse qualcosa su noi stregoni, probabilmente mi direbbe:

“Perché, tu che hai il potere di riscrivere gli eventi, non torni indietro e li cambi? Perché non rimedi agli errori fatti dal tempo?

Perché non controlli che non corra troppo e che ci dia abbastanza spazio per vivere?”

Risponderei:

“Ho questo potere, come tu giustamente mi fa notare, ma non ho l’autorità per farlo. La vita è bella perché scorre in fretta e perché riusciamo appena a percepirla. Perché è fatta di rimpianti, ma anche di gioie momentanee, che si imprimono nella memoria e che non possono essere rivissute, perché perderebbero la loro grandezza.”

Di questo ne so qualcosa, ho vissuto per oltre mille anni. La mia esistenza è stata costellata di piccoli momenti di luce. Veronica, Merlino, e mille altri che si sono susseguiti nei secoli. E’ vero, ho sofferto molto quando hanno lasciato questo mondo, per sempre o temporaneamente, ma di certo è valsa la pena conoscerli.

ci sarò e non ci sarò, ti parlerò
con ogni fragile accento
e sarò traccia sulla neve, neve sarò,
mi dirai di sì o mi dirai di no.
Sul manoscritto l'inchiostro sarò
e mi avrai nero su bianco,
saranno gli occhi o i tarocchi, però
saprò quello che ancora non so;
mi dirai di sì o mi dirai di no.


Vivo ogni giorno pensando non tanto al tempo felice che ho passato con Veronica, ma quanto a quello che passeremo insieme, una volta che sarà libera. Le dirò cosa provo, in ogni lingua se necessario. Glielo scriverò se vorrà, mi metterò nero su bianco.

Sarò molto attento con i movimenti, perché so che non serviranno ad esprimerle il mio amore. E sarà solo allora, non prima, non usando tarocchi o previsioni assurde, ma solo lo sguardo, che saprò se tu, cara Veronica, mi accetterai oppure no.

Sarai sola nel tuo sole
o solo sarò,
mi dirai di sì o mi dirai di no,

Quando arriveremo alla resa dei conti, giuro che farò di tutto per salvarti, mia dolce amica. Anche se dovessi risucchiare nel mio corpo l’anima di quella maledetta, come hai fatto tu, mille anni fa, per salvarmi. Se le cose dovessero mettersi male, o tu rimarrai sola, fulgida stella, ad illuminare, seppur con una triste fiamma, questo mondo oscuro, oppure sarò io a rimanere ancora una volta senza la tua dolce compagnia.

Sono due alternative a cui non voglio nemmeno pensare. Perché sono sicuro che tutto si risolverà, che il Sommo Merliniano vincerà e che potremo finalmente vivere l’esistenza che abbiamo sempre sognato.

Il suono del campanello della porta di entrata mi distoglie dal mio pensare. Vado nell’ingresso e trovo un ragazzino di circa dieci anni che si aggira per il negozio, all’evidente ricerca di qualcosa. Mi vede, sobbalza e poi, balbettando, comincia a spiegarmi di essere venuto a riprendersi un biglietto giallo che, per una coincidenza, è finito qui dentro.

Sorrido.

Ormai non credo più alle coincidenze.

Forse, la mia attesa è finalmente terminata.

FINE

Che ve ne pare? Io non ne sono molto convinta, ho sempre paura di non rendere molto bene le parole del mio cantante preferito nelle songfiction.

Fatemi sapere.

Spero che vi sia piaciuta

Bebbe5

Link alla canzone:

http://www.youtube.com/watch?v=HkvvxCoriHo

 

  
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